Cardaci conferma in blocco il gruppo che ha ben figurato in Coppa Italia con l'unica incognita legata proprio all'utilizzo dell'uruguayana Cherone

Riparte il massimo campionato di pallamano femminile con la prima giornata di ritorno. Dopo la parentesi dedicata alla Coppa Italia (disputata a Verona) e la pausa di fine anno, le formazioni di serie A1 danno il via al girone di ritorno di un torneo dominato, almeno fino a questo momento, da Sassari e Leadercop Teramo. Proprio queste due squadre sono attualmente in testa alla classifica e anche in Coppa Italia sono giunte all’epilogo finale dando vita ad una finalissima dai contenuti tecnici molto elevati. Il ritorno inizia, dunque, in trasferta per le siciliane dell’H.C. Messana che sabato sera (fischio d’inizio fissato per le ore 19.00) saranno opposte proprio alla compagine sarda.

Una gara dal pronostico difficile per il team allenato dal prof. Cardaci che in ogni caso proverà a giocarsi tutte le sue chance per tentare di mettere in difficoltà le quotate avversarie imbattute davanti al pubblico amico da diverse stagioni. In questa prima parte di campionato le due squadre si sono già affrontate in due diverse occasioni con la prima di campionato che ha visto la netta vittoria di Onnis e compagne al palasport S. Filippo (34 a 21), mentre in Coppa si è assistito ad una gara più equilibrata con le sarde che sono riuscite ad imporsi con il puntegtgio di 28 a 22.

Due gare che sono servite ad evidenziare l’evoluzione in positivo della Messana che avendo quasi totalmente rivoluzionato l’organico rispetto alle passate stagioni ha certamente bisogno di tempo e tanto lavoro per trovare la quadratura tattica giusta.

Una rosa giovane con diverse giocatrici come Santina Sanò, Rosaria Triolo, Francesca Franco, Alice Piffer e Simona Romano al debutto assoluto in serie A1 nazionale come titolari. Una scelta coraggiosa da parte del sodalizio del presidente Spadaro che ha decisamente puntato sul ringiovanimento della rosa in prospettiva futura. -Una scelta coraggiosa, ma probabilmente anche quasi obbligata – sottolinea il massimo dirigente della Messana – nella rosa degli scorsi anni erano diverse le atlete esperte e questo, probabilmente, ci ha consentito di superare delle difficoltà nei momenti topici dei vari campionati anche se quel gruppo era abbastanza spremuto e forse aveva già raggiunto il suo apice. In ogni caso, l’estate scorsa, si è deciso di comune accordo con lo staff tecnico di puntare sulle giovani per iniziare a costruire un gruppo omogeneo che in prospettiva possa ridurre il gap attualmente esistente con le formazioni che lottano per lo scudetto-.

In quest’ottica s’inquadra anche l’ultimo arrrivo in -casa Messana- con una ventiduenne uruguayana che sin dai primi giorni di allenamento ha fatto vedere di avere le qualità giuste per emergere. Stiamo parlando di Sofia Cherone Marega (classe 1988) nazionale della -Celeste- chiamata a rimpolpare l’organico siciliano, dopo alcune defezioni che hanno indebolito la squadra.

-Non mi va di parlare di chi per ragioni diverse non fa più parte del nostro progetto sportivo – dice il direttore sportivo messinese Giovanni Luciano – ma di questa ennesima scommessa della nostra dirigenza. La Cherone magari non sarà la fuoriclasse che risolve i problemi di una squadra, ma credo possa tranquillamente dare il suo apporto alla causa ed in prospettiva lo staff tecnico crede di poter -costruire- una giocatrice di buon livello. Proseguiamo insomma con fiducia seppur tra tante difficoltà verso la strada che porta alla valorizzazione delle giovani e penso che i risultati non tarderanno ad arrivare-.

Per la trasferta in terra sarda il tecnico Salvo Cardaci ha deciso di confermare in blocco il gruppo che ha ben figurato in Coppa Italia con l’unica incognita legata proprio all’utilizzo dell’uruguayana Cherone che, in ogni caso, sta allenandosi con molto impegno e presto potrebbe esordire in campionato.