Ha denunciato tutto ai carabinieri della Stazione dell'Arcivescovado. Non riusciva più a sostenere le chiamate, gli appostamenti ed i pedinamenti della sua ex. Lei, una ventiduenne, è finita in manette con l'accusa di stalking.

Negli ultimi trenta giorni, lo aveva chiamato al telefono più di mille volte. Un assillo, un tormento, un’ossessione, la sua, per quella relazione amorosa finita male. Non riusciva a farsene una ragione la 22enne arrestata ieri con l’accusa di stalking nei confronti del suo ex.
Una storia dalla trama ormai conosciuta, ma dai ruoli invertiti, quella che si è consumata negli ultimi mesi nel pieno centro di Messina. La vittima, un ragazzo la cui unica colpa sembrerebbe esser solo quella di aver scelto di terminare una relazione in cui non credeva più. Ed è esattamente da quel giorno, più o meno risalente a quattro mesi fa, che la ragazza ha iniziato a perseguitarlo. Chiamate, appostamenti, pedinamenti a casa e al lavoro. Un incubo che, ultimamente, era divenuto insostenibile tanto che il giovane si è visto costretto a rivolgersi alla stazione dei Carabinieri dell’Arcivescovado e denunciare tutto. Le indagini dei militari dell’Arma sono cominciate immediatamente e, nel giro di breve, hanno appurato come le preoccupazioni del ragazzo fossero fondate.
Adesso la 22enne è finita in manette, dovrà rispondere di atti persecutori.