Crisi a Palazzo Zanca, “congelata” la nomina del nuovo assessore. Prima l’esito della sfiducia

Crisi a Palazzo Zanca, “congelata” la nomina del nuovo assessore. Prima l’esito della sfiducia

Danila La Torre

Crisi a Palazzo Zanca, “congelata” la nomina del nuovo assessore. Prima l’esito della sfiducia

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sabato 04 Febbraio 2017 - 23:45

Secondo quanto deciso nella Conferenza dei capigruppo, la votazione dovrebbe avvenire tra il 13 ed il 15 febbraio. Per scongiurare la fine anticipata della sua esperienza amministartiva, nei giorni scorsi, il sindaco Accorinti ha inviato un appello al Consiglio comunale per un patto di fine mandato

Nessun nuovo assessore al bilancio verrà nominato prima di conoscere l’esito della mozione di sfiducia. Dopo la crisi aperta dalle dimissioni di Luca Eller Vainicher e complicata dalla rinuncia da parte dell’esperto a titolo gratuito Giuseppe Cannizzaro (vedi qui), il sindaco Renato Accorinti ha deciso di prendere tempo.

Il posto in giunta lasciato vacante da Eller al momento resta dunque libero e le tante e pesanti deleghe che erano state affidate al toscano, vale a dire bilancio e programmazione, risanamento finanziario, tributi, patrimonio, personale, aziende partecipate, provveditorato, economato e controlli interni, rimangono per adesso in capo al primo cittadino, che le ha avocate a sé mediante lo stesso decreto con cui ha “licenziato” con effetto immediato Eller, senza concedergli i 10 dieci giorni richiesti per il disbrigo delle ultime pratiche.

In queste ore, le consultazioni” per scegliere il successore di Eller sono comunque andate avanti anche e ci sono già due, tre profili ritenuti idonei per assumere la guida del settore finanziario di Palazzo Zanca (anche se fonti attendibili raccontano di un Signorino scalpitante per riprendere la delega al bilancio). Tuttavia, per evitare di coinvolgere persone che potrebbero avere giusto il tempo di mettere piede al Comune per poi dover uscire pochi giorni dopo, Accorinti preferisce “congelare” la nomina e aspettare di vedere se il Consiglio comunale voterà la sfiducia o gli consentirà di proseguire il mandato elettorale sino a scadenza naturale, ovvero giugno 2018.

La mozione di sfiducia dovrà essere discussa entro il 18 febbraio e secondo quanto deciso nella Conferenza dei capigruppo la seduta dovrebbe tenersi tra il 13 ed il 15 febbraio. La prossima settimana, infatti, la priorità verrà data alla delibera sulla costituzione della nuova società di rifiuti, la “Messina Servizi Bene Comune”, destinata a prendere il posto di Messinambiente.

Come noto, la delibera sulla sfiducia arriverà in Aula con la firma di 17 consiglieri comunali ma per avere effetti pratici saranno necessari 27 voti favorevoli. Al fine di scongiurare la fine anticipata della sua esperienza amministrativa, nei giorni scorsi, il sindaco Accorinti ha inviato un appello al Consiglio comunale per un patto di fine mandato sulle priorità da portare a termine in un clima di "partecipazione".

Nonostante il calumet della pace offerto da Accorinti, vanno dritti come un treno sulla strada della sfiducia i cinque consiglieri ex Udc (oggi Centristi per la Sicilia) e i due Ncd Daniela Faranda e Nicola Crisafi, ai quali si aggiunge Nicola Cucinotta, da mesi vicino al deputato Nino Germanà ma ancora componente del gruppo consiliare Progressisti democratici, dove siedono i colleghi ex Pd passati a Forza Italia. Anche i quattro consiglieri di Sicilia Futura dovrebbero votare sì compatti. Ad essere spaccato è invece il Pd, dove solo la capogruppo Antonella Russo, sedicesima firmataria della mozione, non ha dubbi sul voto favorevole, mentre i tre colleghi Iannello, Cardile e Gennaro hanno più di qualche perplessità. I leader dei partiti del centro-sinistra si riuniranno domani e dall’incontro potrebbe venire fuori una posizione unitaria, che darebbe certamente più forza allo schieramento ma non garantirebbe i numeri necessari per sfiduciare Accorinti.

I voti determinanti per far passare o meno la sfiducia saranno infatti quelli dei “genovesiani”, che però al momento hanno seguito percorsi diversi. Se infatti Barrile, Santalco, Scuderi, Sindoni e Cantali hanno firmato la mozione di sfiducia, dandole un’accelerazione improvvisa e inaspettata; Vaccarino, Contestabile, Pagano e Carmelina David sono rimasti alla finestra a guardare. E c’è chi pensa che la “spaccatura” in Forza Italia sia frutto di una strategia per mettere sulle corde Accorinti, non per sfiduciarlo davvero ma per dimostrargli quanto pesano i voti degli azzurri, in un’ottica di do ut des. Peraltro, la presidente del Consiglio comunale, che aveva già annunciato l’intenzione di astenersi, sembra aver accolto con favore l’appello del sindaco.

Ammesso che in Aula ci sia un numero sufficiente di consiglieri comunali (la media è di 20 -21) sembra quindi assai improbabile che si possa arrivare a quota 27. Tra i sì ci saranno sicuramente quello del capogruppo di Forza Italia, Pippo Trischitta, ormai scatenato contro l’amministrazione, a cui sino ad oggi ha votato tutto gli atti più importanti. Sempre restando nel centro destra, si profila un no condizionato da parte di Fratelli d’Italia, che ha come unica rappresentante in Consiglio comunale Elvira Amata. In un comunicato, il partito della Meloni chiede «l’azzeramento immediato della Giunta Comunale e la immediata sostituzione di tutti gli assessori con un “Governo tecnico” la cui formazione sia condivisa da tutte le forze presenti in seno al Consiglio Comunale e sia espressione della parte migliore delle professionalità e delle eccellenze messinesi». Anche Daniele Zuccarello ha chiesto nei giorno scorsi l’azzeramento della giunta, ma l’ipotesi che il sindaco Accorinti recepisca questo invito appare oggettivamente impossibile. Sarebbe l’ammissione di un fallimento e il primo cittadino – così come i suoi assessori – chiedono da giorni di poter continuare ad amministrare la città sino a fine mandato per poter raccogliere i frutti di ciò che hanno seminato in questi tre anni e mezzo.

Il sindaco avrà ovviamente dalla sua parte i quattro consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso, ma anche i due consiglieri del Gruppo Misto Carlo Abbate e Pippo De Leo.

Salvo sorprese clamorose, quindi, il sindaco e la sua giunta sono in una botte di ferro. E se la sfiducia non passerà, brinderanno – ne siamo certi – anche i consiglieri comunali, che potranno conservare la poltrona per un altro anno.

Danila La Torre

10 commenti

  1. La nomina sara’ data a un membro o affine di qualche grp consiliare con accordo sottobanco se no perche’ licenziare Eller.Gli serve un assessorato libero come asso prima della sfiducia per tirare avanti,quel poveretto che avra’ l’incarico sara’linciato in aula,mentre fuori lo aspetteranno per ringraziarlo e venerarlo calorosamente dell’aver fatto in modo che tutti arrivino a fine stipendi o fine mandato come dicono loro.Nel frattempo io lascero’per un po’ la giunta e mi dedichero’al consiglio comunale che se non vanno via ci son gia’ una serie di commenti pronti per tutti anzi li tiro fuori perché a quanto vedo so di doverli usare.Non impauriteci il commissario e’una manna,Eller ci insegna chi viene da fuori lavora e ama Messina piu’di noi

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  2. La nomina sara’ data a un membro o affine di qualche grp consiliare con accordo sottobanco se no perche’ licenziare Eller.Gli serve un assessorato libero come asso prima della sfiducia per tirare avanti,quel poveretto che avra’ l’incarico sara’linciato in aula,mentre fuori lo aspetteranno per ringraziarlo e venerarlo calorosamente dell’aver fatto in modo che tutti arrivino a fine stipendi o fine mandato come dicono loro.Nel frattempo io lascero’per un po’ la giunta e mi dedichero’al consiglio comunale che se non vanno via ci son gia’ una serie di commenti pronti per tutti anzi li tiro fuori perché a quanto vedo so di doverli usare.Non impauriteci il commissario e’una manna,Eller ci insegna chi viene da fuori lavora e ama Messina piu’di noi

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  3. La maggioranza dei Messinesi (tranne i 500 Messinesi) ,non vogliamo più Accorinti e sinceramente neanche la maggioranza dei consiglieri comunali .

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  4. La maggioranza dei Messinesi (tranne i 500 Messinesi) ,non vogliamo più Accorinti e sinceramente neanche la maggioranza dei consiglieri comunali .

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  5. SoloPerTeMessina 5 Febbraio 2017 15:32

    Non dovesse passare la mozione di sfifucia….questa, diventerà la giunta della rivoluzione trombata.

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  6. SoloPerTeMessina 5 Febbraio 2017 15:32

    Non dovesse passare la mozione di sfifucia….questa, diventerà la giunta della rivoluzione trombata.

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  7. Io veramente ho visto scendere in piazza contro il sindaco solo i 4 gatti della manifestazione di mesi fa.

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  8. Io veramente ho visto scendere in piazza contro il sindaco solo i 4 gatti della manifestazione di mesi fa.

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  9. Quel che e’ certo le idee sul da farsi sono alquanto pochine, ma tanto tanto confuse.

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  10. Quel che e’ certo le idee sul da farsi sono alquanto pochine, ma tanto tanto confuse.

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