Tensione sociale, l’appello del segretario generale della Cisl Genovese: «No agli scontri caciarosi, sì al dialogo»

Tensione sociale, l’appello del segretario generale della Cisl Genovese: «No agli scontri caciarosi, sì al dialogo»

Tensione sociale, l’appello del segretario generale della Cisl Genovese: «No agli scontri caciarosi, sì al dialogo»

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martedì 15 Maggio 2012 - 13:23

Il rappresentante sindacale interviene sulla situazione di disagio che sta interessando la comunità messinese, a tutti i livelli,ed invita tutti a fare un passo indietro per il bene della collettività

Che la tensione sociale sia alle stelle è ormai un dato di fatto. Lo dimostrano le continue proteste, le manifestazione indette in quasi tutti i giorni della settimana, i botta e risposta fra amministratori e sindacati. Non ultimo quello fra il sindaco Buzzanca e i rappresentanti della Cgil, Oceano e Crocè. Sullo stato di crescente disagio che anima la comunità messinese, interviene anche il segretario generale della Cisl, Tonino Genovese. Quest’ultimo ha scritto una lettera aperta in cui invita tutti a moderare i toni aprendosi al confronto. Di seguito il testo della lettera:

“Sento il dovere e l’esigenza di invitare ancora una volta le Istituzioni e la comunità intera a stringersi e a dialogare perché ci sono esigenze reali, forti e che determinano il comune sentire. Si sta inasprendo, in questi ultimi giorni, la contrapposizione sterile e improduttiva e ciò, dobbiamo dirlo, rischia di “distrarre” l’attenzione e le forze che, invece, devono essere tutte indirizzate al costruire, piuttosto che allo sfasciare.
Messina è una citta nel caos, è vero. Un caos occupazionale, sociale, civico. Aggiungerne altro porta solo alla definitiva implosione dei problemi che, va da sé, restano irrisolti perché sepolti dal populistico primeggiare e voler fare audience. Non ci serve, non serve ai lavoratori che aspettano gli stipendi arretrati, non serve a coloro che hanno perso il posto, non serve a chi ha vertenze pendenti, non serve a chi sta perdendo la dignità perché non sa più come gestire il quotidiano. A queste persone dobbiamo rispondere e, data la responsabilità di cui siamo investiti, dobbiamo dare risposte individuate anche temporalmente. Rivolgo quindi un ulteriore invito al Sindaco per incontrarsi e discutere in merito all’emergenza che stiamo vivendo e a come poterla affrontare con le risorse a disposizione, per avere l’opportunità di esprimere il proprio pensiero, ognuno il suo, e dopo averlo messo in campo individuare punti in comune sui quali ripartire. Avere, istituzioni e parti sociali, l’occasione per sgombrare il campo da personalismi di ogni genere. Avere l’occasione per eliminare gli ostacoli che impediscono anche un solo piccolo passo in avanti nelle vertenze sospese che ammazzano il lavoro. Avere un incontro di civiltà, se pur diverse, con uguali obiettivi: la salvezza della città. Il confronto, la volontà di costruire, il dialogo sono ormai cose ritenute dal pensiero comune l’unica via possibile, l’unica scelta da intraprendere per portare fuori il paese intero dalla crisi. L’unione e la comunione d’intenti, la rimozione degli ostacoli, il fare sistema, il bene comune sono necessari e, ormai, la gente sa e mal sopporta gli scontri inutili e “caciarosi”, perché è più urgente trovare soluzioni condivise. Tutti si stanno rimboccando le maniche per fare perché tutti capiscono che è vitale e prioritario. Chi ancora preferisce lo scontro sperando di attirare attenzione appartiene al passato. Cose così non si vogliono più. Chi non lo capisce è, decisamente, fuori tempo massimo”.

8 commenti

  1. bravo genovese.Intanto comincia a pagare tramite CISL le bollette dei disoccupati e di chi ha perduto il lavoro. poi combatti gli sprechi comunali andando a vedere le consulenze,le spese per gli amici e gli abbuffini di turno e poi parli .

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  2. liliana parisi 15 Maggio 2012 14:36

    In effetti i “muro contro muro” non hanno mai risolto i problemi,anzi hanno aggravato quelli più semplici.

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  3. Egregio dott. Tonino Genovese mi spiace contraddirla, io lavoratore di cooperativa le dico che in questi ultimi quattro anni siamo stati molto pazienti al confronto tra le parti, alle discussioni, alle belle parole ed alle false promesse. Non sono giovate a niente, siete stati tutti voi ed i nostri signori cari politici che amministrano e governano questa città a portarci alla disperazione; adesso basta! siamo incazzati neri! adesso bisogna usare le maniere forti, e guai chi si mette contro! Non possiamo più vivere, non abbiamo più come sostenere le nostre famiglie, al contrario vostro! Ed ancora parlate di dialogo? E poi mi spieghi, perché voi sindacati non siete unitari quando si parla di cooperative sociali? Perche? Qual è il vostro interesse? Lo possiamo immaginare benissimo!! Sa tra noi lavoratori si discute e spesso gli scheletri escono dai vostri armadi!!! Siamo stanchi, non ci basta più l’elemosina che voi ci offrite quando capita! Pane da togliere alle nostre famiglie per poter venire a lavorare e far vivere i vertici delle cooperative, voi sindacati ed i nostri politici che affollano il comune non ne abbiamo più. Quindi ora vogliamo i fatti, le parole non ci bastano. Le infrastrutture della città non si effettuano facendo morire una società di lavoratori! Avete anticipato con i nostri soldi, ora risolvete il grave problema se vi volete salvare!La faccia!!!

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  4. Soni un pensionato che aderisce alla Cisl alla quale ne ho fatto parte durante l’intera attività lavorativa. Anche i sindacati, nel tempo, maturano e crescono, e le relative risultanze sono, certamente, collegabili agli umori degli iscritti. Che la nostra città sia difficile da gestire, come le altre città siciliane, ma anche del resto del Paese, è pure vero, ma che le vertenze lavorative, in ogni settore sia del pubblico impiego che di quello provato non presentino possibilità positiva di soluzione è altrettanto vero. Vi siete battuti per eliminare l’Istituzione per i servizi sociali ritenendo, concorde la triplice sindacale, di dovere eliminare in carrozzone, pur sapendo che il vero “”carrozzone” era ed è il Comune di Messina, Avete affossato le cooperative sociali affidandoli ad una gestione incerta ed ingarbugliata con il bene placido dei politici dominanti. Vi siete distinti, in negativo nella gestione dell’Atm, mandando l”azienda alla sfascio più completo e che, allo stato. definisco irreversibile. Insomma, caro mio Segretario, mi dica qualcosa che di positivo avete fatto in questi ultimi anni, , oppure che cosa avete proposto ai politici, nel momento dominanti, commissari compresi ed organi di governo, di dovere fare a favore dei lavoratori messinesi, e che non hanno fatto. Chi protesta sia “molto incazzato” ne ha molte di ragioni ed hanno il diritto di essere compresi.. Noi, caro segretario, riusciamo ancora a vivere, ma quello che ci deve preoccupare che anche noi potremmo finire nella massa degli odierni contestatori.

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  5. puzza di bruciato 16 Maggio 2012 06:18

    A furia di stemperare i toni la cisl ha perso di vista quale è il suo ruolo; basta vedere negli archivi ai governi berlusconi e ai marchionni di turno ha sempre concesso di tutto e di più facendogli fare macelleria sociale….

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  6. per il signor tonono genovese metterei lui a lavorare nelle coop e’ non percepire gli stipendi per mesi vedremo poi cosa fara’ se parlera’ di dialogo mi faccia la cortesia di tare zitto ormai abbiamo i cog…ni pieni

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  7. Al signor segretario generale della cisl Tonino Genovese, che interviene chiedendo giustamente un abbassamento dei toni ed una maggiore disponibilità al dialogo ed alla collaborazione alle istituzioni che a vario titolo operano nell’interesse della città e dei suoi abitanti, vorrei chiedere qualcosa circa la formazione professionale. Una questione che vede numerosi lavoratori (uomini e donne) senza stipendi, in cassa integrazione permanente e senza alcuna prospettiva futura. La domanda principale è questa: perchè nel periodo di vacche grasse vi siete tenuto stretto lo IAL ed ora che le vacche sono smagrite lo avete mollato insieme ai suoi lavoratori (uomini e donne ovviamente)? E poi: Quali iniziative state ponendo in essere per garantire le dovute tutele ai lavoratori (uomini e donne)? Perchè Lei si sottrae al dialogo e non partecipa alle assemblee, così almeno risulta, di quei lavoratori (uomini e donne) che malgrado tutto continuano a pagarVi la tessera sindacale?

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  8. Invece di parlare di scontri inutili e “caciarosi” Genovese dovrebbe spiegare come mai in ogni manifestazione di protesta dei lavoratori delle cooperative dei servizi sociali non si vedono mai gli iscritti, della CISL …….
    VERGOGNA……… ma non dovrebbe stare dalla parte dei lavoratori?
    i cittadini sono stanchi di ogni forma di politica(compresa quella sindacale),

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