Impianto di depurazione di Giammoro: verso la sospensione dei lavori

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giovedì 06 Settembre 2012 - 08:15

"Dal mese di luglio i lavoratori non percepiscono lo stipendio dall’impresa poiché il consorzio ASI della provincia di Messina non ha pagato i SAL (stato di avanzamento lavori) maturati fino ad oggi. Una cifra maturata pari a 3 milioni e 800mila euro sulla complessiva somma prevista dal contratto di 17 milioni 923 mila euro – spiega Giuseppe Famiano, segretario provinciale della Filca Cisl"

“Una burocrazia superficiale rischia di mettere sulla strada 15 lavoratori. E’ inconcepibile che, in un momento di così grave crisi, si debba assistere a una situazione del genere”. La Filca Cisl di Messina attacca il Consorzio Asi per la vicenda che vede coinvolti i dipendenti dell’impresa Costruzioni Dondi Spa di Rovigo impegnata nei lavori per il potenziamento e l’adeguamento al Decreto Legislativo 152/99 dell’impianto di depurazione di Giammoro con riuso delle acque reflue e dei fanghi. La vicenda è presto riassunta: “dal mese di luglio i lavoratori non percepiscono lo stipendio dall’impresa poiché il consorzio ASI della provincia di Messina non ha pagato i SAL (stato di avanzamento lavori) maturati fino ad oggi. Una cifra maturata pari a 3 milioni e 800mila euro sulla complessiva somma prevista dal contratto di 17 milioni 923 mila euro – spiega Giuseppe Famiano, segretario provinciale della Filca Cisl – di conseguenza l’impresa ci ha comunicato che nei prossimi giorni sospenderà i lavori e gli operai, che avevano riposto le loro aspettative occupazionali nell’esecuzione dei lavori, si ritroveranno dall’oggi al domani ad infoltire la lunga schiera dei disoccupati”.

La Filca ritiene necessario evitare il paventato blocco dei lavori anche perché l’opera rischia di rimanere una incompiuta. “I lavoratori rischiano il licenziamento per l’atteggiamento dell’A.S.I. – sottolinea ancora Famiano – che con il proprio agire sta decidendo del futuro di 15 famiglie”.

La Filca Cisl sta mettendo in atto ogni iniziativa per scongiurare il licenziamento dei lavoratori, chiedendo immediatamente un incontro ai vertici del Consorzio Asi.

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