"In ritirata" sul Regolamento Tares: Signorino riscriverà la delibera

“In ritirata” sul Regolamento Tares: Signorino riscriverà la delibera

Francesca Stornante

“In ritirata” sul Regolamento Tares: Signorino riscriverà la delibera

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venerdì 08 Novembre 2013 - 17:57

Doveva essere il giorno del voto e invece colpo di scena durante l'ennesima seduta fiume sul regolamento Tares. Il vicesindaco aveva preparato le modifiche suggerite dai consiglieri ma si rischiava di andare incontro a una delibera "viziata" e dunque attaccabile. Si torna in aula settimana prossima.

Tutto rinviato. Di nuovo. Doveva essere la giornata del voto sulla delibera che contiene il regolamento Tares, la nuova tassa sui rifiuti che ha monopolizzato per tutta la settimana i lavori del Consiglio Comunale. Ma se nella prima mattinata il voto sembrava ormai vicinissimo, il colpo di scena è arrivato alla fine, dopo un’altra lunghissima mattinata trascorsa più che altro ad attendere.

La seduta era stata convocata alle 9, aperta intorno alle 10 e sospesa pochi minuti dopo. In aula doveva arrivare il “maxi emendamento” che il vicesindaco Guido Signorino aveva concordato ieri sera insieme ai consiglieri che si erano ritrovati tutti i pareri dei Dirigenti negativi alle modifiche proposte. Il lungo dibattito di ieri pomeriggio aveva invece portato ad un accordo: Signorino, in quanto assessore proponente, avrebbe presentato lui stesso le modifiche suggerite dai consiglieri e oggi il regolamento sarebbe stato votato.

Quando la seduta è stata aperta però tutti i documenti necessari non erano ancora pronti. Sono trascorse diverse ore, in aula non sono mancati momenti di dibattito acceso tra i consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso e il resto dei colleghi, solo nel primo pomeriggio il vicesindaco ha fatto ingresso in Consiglio con il tanto atteso maxi emendamento corredato da tutti i pareri necessari, e qui il colpo di scena. Quando infatti sembrava non ci fossero più ostacoli per aprire la votazione, a fermare tutto l’intervento del consigliere Pd Paolo David che ha fatto notare all’aula che si sarebbe andati incontro a un vizio di forma in quanto, per regolamento, gli emendamenti devono essere presentati almeno 10 minuti prima dell’apertura dei lavori d’aula. Dunque, votare l’atto avrebbe significato esporlo alla possibilità di ricorsi e contenziosi, un’ipotesi che il Comune non può permettersi. A confermare effettivamente la presa di posizione di David il segretario generale Le Donne, dunque la decisione annunciata da Signorino: ritirare la delibera, riscrivere il regolamento nelle parti che gli emendamenti avrebbero modificato, creare una nuova delibera e inviarla alla Presidenza per una nuova seduta di Consiglio. E’ dunque finita così la lunga settimana dedicata alla Tares. L’amministrazione Accorinti ha dovuto ritirare ancora una volta uno dei suoi atti, il regolamento sarà sistemato e tornerà in aula in seduta straordinaria non appena sarà trasmesso all’Ufficio di presidenza. Ci si potrebbe riunire già lunedì, al momento però non è ancora stato comunicato il giorno.

Certo, viene da chiedersi perché nessuno si sia accorto prima del fatto che oggi quel maxi emendamento non poteva essere votato e del perché sono rimasti tutti in aula per ore per poi segnalare che si poteva incorrere in un errore.

A questo punto si attenderà la nuova settimana. Le modifiche sostanziali saranno apportate agli articoli 20 e 21, quelli cioè che cioè prevedono le riduzioni per le utenze domestiche e non domestiche per chi fa la differenziata, riduzioni che nel regolamento erano a discrezione della Giunta e per le quali non erano stati definiti chiaramente i criteri.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità. Per le utenze domestiche è stato deciso che già per il 2013 per ottenere lo sconto ogni singolo utente dovrà dimostrare un limite minimo di conferimenti presso i centri di raccolta comunali di 7 kg al mese. Quindi, per esempio, una famiglia di cinque persone dovrà dimostrare di aver smaltito nelle isole ecologiche almeno 35 kg di differenziata. Raggiungendo tali quantità si avrà diritto al 25% di sconto sulla quota mensile. Le modalità con cui il cittadino dovrà dimostrare questi dati sarà definito in un secondo momento dalla Giunta.

Per le utenze non domestiche si prevede invece, già per il 2013, lo sconto del 15% per chi aderisce al “porta a porta” organizzato da Messinambiente e di un ulteriore 25% per chi dimostra di avviare al recupero almeno il 50% della quota di rifiuti prevista per legge dai coefficienti per categoria.

Novità anche per il famoso art. 13, quello che determina le tariffe. Era stato approvato l’emendamento del consigliere Zuccarello che inseriva l’obbligo di ripartire i costi in base alla quantità e qualità dei rifiuti prodotti, ma era stato vincolato al 2014. Signorino modificherà anche questa punto rendendolo effettivo fin da subito.

Infine chiarezza anche sulle rate. Saranno tre e avranno le seguenti scadenze: 16 dicembre, 16 febbraio e 16 aprile. Alla prima rata sarà versato il 33% dell’importo dovuto più la maggiorazione di 30 centesimi a metro quadro da versare allo Stato, 34% alla seconda e 33% alla terza.

Ma è ancora tutto da approvare. E viste le sorprese degli ultimi giorni meglio restare cauti.

Francesca Stornante

Un commento

  1. ipotizzando per una famiglia di 4 persone che vive in 100mq una tares di circa 400 euro, per ottenere 100 euro di sconto bisogna produrre in 12 mesi 336 kg di rifiuti da conferire in isola ecologica…

    quindi, ipotizzando di andare 2 volte al mese, si dovrà andare all’isola ecologica 24 volte con un costo medio calcolato in modo forfettario di circa 3 Euro a viaggio per un totale di 72 Euro (nei quali non sono comprese le ore impiegate per l’intera operazione).

    in pratica si tratterebbe di un vantaggio economico quasi inesistente (mi sono soffermato solo su una macrovoce, ma potrei dimostrare senza fatica che il costo per l’utente è ben superiore al beneficio).

    capisco che questo è il paese del “meglio di niente”, ma non prendiamoci in giro. differenziare è un nostro dovere, ma che non ci si prenda in giro sui numeri. si pensi invece a recuperare l’evasione e a individuare nuovi parametri di calcolo.

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