Studentessa multata per disinformazione….del controllore

Studentessa multata per disinformazione….del controllore

ELENA DE PASQUALE

Studentessa multata per disinformazione….del controllore

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lunedì 19 Dicembre 2011 - 12:46

Lo scorso 3 dicembre una studentessa è stata verbalizzata perché secondo il controllore la convenzione in vigore con l’Università non è valida di sabato: vero ma con l’eccezione per chi frequenta le lezioni al Policlinico, come nel caso della malcapitata

In tempi di crisi, si sa, è necessario raschiare il fondo del barile. Spesso però si rischia di “esagerare” lì dove non sarebbe necessario. La vicenda che di seguito vi racconteremo ha come protagonista, Serena Dottore, studentessa del II anno della corso di laurea specialistica in “Scienze delle professioni sanitarie e della riabilitazione”, le cui lezioni si tengono al Policlinico universitario. Prima di entrare nel merito dei fatti, va fatta una specificazione. Sulla base della convenzione stipulata tra Atm e Università (valida dall’8/11/2010 fino al 7/11/2012 – vedi download) per facilitare lo spostamento degli studenti, quest’ultimi, così come assegnisti, dottorandi e borsisti, hanno la possibilità da lunedì al venerdì di viaggiare gratuitamente tutti giorni feriali, esclusi il sabato, i festivi e tutto il mese di agosto. Unica eccezione per coloro che frequentano il Policlinico per i quali la convenzione è valida anche il sabato.

Questi i fatti raccontati direttamente della protagonista con cui ci siamo messi in contatto telefonico. «Lo scorso 3 dicembre – racconta Serena – come ogni sabato ho utilizzato il tram per recarmi al Policlinico. Trattandosi infatti di un corso per studenti lavoratori, esami e lezioni sono calendarizzati il venerdì e il sabato. Stavo tornando a casa, a piazza Cairoli sono saliti a bordo l’ispettore e il controllore. Quest’ultimo mi ha avvicinato e mi ha chiesto di favorirgli il biglietto. Gli ho spiegato che essendo studentessa usufruivo della convenzione, gli ho mostrato patente e modulo freccia, ma non ha voluto sentire ragioni, sostenendo che la l’accordo non fosse valido per il sabato. Gli ho spiegato e rispiegato che per gli studenti del Policlinico era esplicitamente prevista un’eccezione, ma nulla di fare. Allora – continua Serena – ho uscito fuori un biglietto che, per sicurezza, porto sempre cin me, ma il controllore mi ha risposto che ormai era troppo tardi e mi avrebbe dovuto multare. Così è stato. Mi è stata verbalizzata un’ ammenda di venti euro, mi è stato detto che avrei potuto pagare subito o entra giorni, ma sul momento è stata tanto e tale il fastidio che il sol pensiero di dovermi recare all’Atm mi ha spinto a pagare e chiuderla lì. A quel punto sono scesa. Qualche giorno dopo, consultandomi con alcuni amici, mi è stato consigliato di parlare con il mio avvocato per contestare la multa e così ho deciso di fare. Il problema non sono certo i venti euro in meno nel portafoglio, lo dimostra il fatto che ho preferito liquidare subito la pratica, ma il fatto di essere trattata con presunzione e soprattutto di avere davanti una persona che probabilmente non era neanche a conoscenza della convenzione. Questo non mi va giù, soprattutto perché, di questi tempi, 20 euro fanno la differenza, soprattutto per uno studente/ studentessa».

Parole sacrosante quelle di Serena che oltre ad essere supportate da quanto riportato nel comunicato presente sul sito dell’Università e che vi proponiamo in download, trovano conferma anche nelle parole del direttore d’esercizio dell’Atm, l’ing. Guglielmo La Cava, a cui ci siamo rivolti: «La convenzione è valida tutti i giorni, tranne il sabato, tranne che per gli studenti del Policlinico».

La ragazza, che nei prossimi giorni con il suo avvocato si recherà all’Atm per risolvere la questione, forse più per ottenere delle scuse che un vero e proprio “risarcimento”, si è trovata a fare i conti con un solerte controllore, sicuramente ligio al proprio dovere, ma forse poco informato sull’attività dell’azienda di cui è dipendente. (ELENA DE PASQUALE)

21 commenti

  1. perchè sti soldi, insieme alle spese sostenute dalla studentessa per dimostrare il contrario e quelle tolte all’amministrazione ATM per vie procedurali, non li defalcate dalla tredoicesima di questo benefettore, che con l’aria da scheriffo dice solo che non vuol sapere nulla in caso di multa. Chiudilo un occhio che è Natale.

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  2. MessineseIncallito 19 Dicembre 2011 14:09

    In qualche modo bisogna risanare le finanze del servizio di trasporto…INDECENTE

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  3. Gli “sceriffi” con le brave persone, mentre con coloro che hanno “le carte giografiche” disegnate sul corpo… muti e pipa…. Che coraggiosiii!!!
    Sig.ina Dottore sono solidale con lei, ha fatto bene a farsi sentire.Brava!!

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  4. QUESTO CONTROLLORE NON SOLO VA MULTATO DALL’ATM MA DEVE PAGARE LE SPESE LEGALI E LA SOSPENSIONE DI 15 GIORNI DALLA STIPENDIO PER ARROGANTE IGNORANZA…

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  5. Ma perchè quando si tratta di andare contro l’ATM tutti e dico tutti non hanno nessun problema a infierire sempre più e a caratteri cubitali? Non pensate che forse sbaglia tutto l’università di Messina a non fare dei cartellini appropriati? Perchè l’utente non deve esibire un documento che dichiari che va al Policlinico? L’utente in generale può imbrogliare il controllore? Forse in generale nessuno sa cosa succede a bordo di ogni mezzo e se anche si sapesse certo non c’è una persona un giornale una tv che dice come stanno veramente le cose, troppe prese in giro, da tutti.
    E’ molto facile parlare per tutti, ma proprio tutte queste persone che che non fanno altro che muovere la bocca inutilmente dovrebbero essere insieme ai vari controllori per cercare di capire, tutto lo schifo e scusate il termine, che c’è sui mezzi.
    Potrei ancora continuare, ma mi fermo qui, forse è meglio-

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  6. Continuando ……………. mi sono dimenticato di dire quanto segue:
    il modello freccia che i vari universitari esibiscono al controllore non specifica l’indirizzo universitario quindi non si saprà mai sul mezzo se l’utente in questione va o viene realmente dal Policlinico.
    Sarà solo una questione di fiducia?
    Ma il controllore non lavora sulla parola.

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  7. Ci corre l’obbligo di informare l’amico Picchio e tutti, che chi non paga il biglietto sono più le persone con visi angelici e con gioielli addosso e aggiungo che molte di quelle persone che dici tu con pupi ecc molte volte sono quelli in regola rispettosi e che non creano i vari problemi ai controllori al contrario proprio di gente che si ritiene per bene.

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  8. Caro amico questa è una bella barzelletta: defalcare i soldi dalla tredicesima, ma quale tredicesima se ancora gli impiegati ATM devono prendere lo stipendio dei mesi normali.
    Forse nel 2012 e no si sa in quale mese potremmo defalcare questi soldi dalla tredicesima, quindi se la signorina vuole i soldi indietro dalla tredicesima deve aspettare un pò anche lei come aspettano i controllori ATM.
    Ahahahahahahahahah………………….

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  9. Massimiliano Milazzo 19 Dicembre 2011 23:54

    Prima difende gli zalli e poi dice che c’è lo schifo.. Che ridere!! Ma forse se tutti criticano l’atm ci sarà un motivo, no? Per caso l’atm è simbolo di efficienza, puntualità, trasparenza e cortesia? Per caso l’atm brilla per frequenza di corse e per l’innovazione dei mezzi? Per caso l’atm dispone di servizi che ti permettono di sapere quanto bisogna aspettare alla ferma e se l’autobus è in arrivo o meno? NO!! NON LO E’!! E DOBBIAMO TUTTI SCRIVERLO A CARATTERI CUBITALI PERCHE’ UN’AZIENDA MARCIA, FREGA SOLDI, SPRECONA, INEFFICIENTE, CON PERSONALE CHE NON FA’ IL PROPRIO LAVORO NON PUO’ CHE SUSCITARE IRA E SDEGNO DA PARTE DEI CITTADINI!!! Il riempirsi la bocca lo stai facendo pure tu rispondendo su un giornale anzichè sul luogo di lavoro! O forse l’atm con tutto il personale in esubero che ha annovera pure il delegato all’immagine sul web? Siete ridicoli! Egoisti e mangiasoldi! L’università non stampa il modulo freccia perchè è dell’Unicredit! L’università ha avuto i libretti con tutte le informazioni dello studente (e non i cartellini, che nemmeno i controllori usano) solo questa settimana per mancanze esterne all’università stessa! E anche se lo avesse avuto quel controllore se ne sbatteva tre cazzi perchè doveva fare “u masculu”!! Tutti sappiamo cosa succede nei mezzi perchè tutti abbiamo avuto la sfortuna di salirci per necessità e non certo per piacere! E lo vediamo che in controllori oltre ad essere assenti sono codardi e superficiali! L’autorità solo con chi ha l’educazione di seguirla, non con chi contribuisce a far fallire l’azienda, vero? Spero davvero, ma già so che la speranza vana, che oon la liquidazione a tanti inutili venga dato il ben servito

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  10. Massimiliano Milazzo 20 Dicembre 2011 00:02

    sì in caso uno viene dal capolinea sud, con tutta la roba universitaria appresso, i documenti universitari addosso e magari frequenta la facoltà di… ah vero, tutte le altre si trovano dalla Tommaso Cannizzaro in poi e il sabato non c’è didattica. Ma giustamente uno che non è informato nemmeno su chi deve pagare il biglietto o chi è convenzionato che ne può sapere su dove si trovano le facoltà in città? Il modulo frecia viene utilizzato perchè c’è stato un ritardo nelle consegne dei libretti per cause esterne l’università ma da pochi giorni è in distribuzione in alcune facoltà. I modi per sapere se l’utente veniva davvero dal policlinico ci sono eccome! Quali siano le lascio alla professionalità (se vabbè) del controllore (che invece di insistere sulla ragazza poteva passare ai passeggeri successivi e sicuro come la morte beccava qualcuno senza biglietto nè documenti. Magari con atteggiamenti zalli. Sì è vero, meglio accanirsi con la ragazza e scippiamo questi 20 euro

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  11. assurdo

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  12. Chiedo scusa ma se una persona è arrestato, e può continuare a essere al proprio posto ogni mattina vedi ++++++ si sembrerebbe strano ma e cosi provare per credere questa e l’Italia……………

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  13. Amico non sai nemmeno di cosa parli, sei male informato soprattutto dall’università.

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  14. Il modello freccia non viene utilizzato, come dici tu, perchè l’università è in ritardo con la consegna dei libretti, ma è l’unico documento che attesta che tu puoi viaggiare.
    Informati bene …………

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  15. Inanzitutto tu non puoi sapere cosa succede sui mezzi con una o due corse al giorno che fai, ma cosa succede sui mezzi faglielo dire a chi sta intere giornate per lavoro e ti assicuro che veramente se ne vedono e se ne possono raccontare delle belle.
    Poi se il tram e l’autobus passa, non passa, se passa in ritardo, se è sporco e quant’altro, nel momento che tu usufruisci del mezzo fatti u bigliettu picchi si non ti piaci ta fai a peti, è semplicissimo.

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  16. Invece di liquidare l’azienda come dici tu, perchè non ti liquidi tu stesso.

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  17. Massimiliano Milazzo 21 Dicembre 2011 17:34

    veramente serve a pagare le tasse universitarie, non per viaggiare sui mezzi dell’atm. E siccome tutta la documentazione universitaria è online l’unico documento cartaceo disponibile è il modulo freccia.
    Informati meglio (come il tuo collega citato nell’articolo)

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  18. Massimiliano Milazzo 21 Dicembre 2011 17:36

    invece di rispondere in modo incolore perchè non argomenti le tue risposte? Ah già, l’atm è indifendibile e allora meglio fare attacchi personali, già già

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  19. Massimiliano Milazzo 21 Dicembre 2011 17:47

    Innanzitutto (che si scrive con la doppia “n”) tutti sappiamo cosa succede sui mezzi dell’atm perchè nel corso degli anni e nelle volte che passano o si riesce a salirvi si vede benissimo che non ci sono controllori, nemmeno alla partenza, e dunque nessuno che deve applicare le sanzioni. La cosa è molto semplice: se nessuno applica sanzioni allora nessuno è tenuto a vidimare il biglietto. Se poi ci sono tutti questi episodi (se vabbè, al massimo ve la scansate di largo) perchè non usate le telecamere che ci sono nei mezzi e denunciate i fatti a chi di dovere? Ma che?! Non vedo, non sento ma straparlo!
    Sull’ultima frase stendiamo un lungo e spesso velo pietoso… Errori di sintassi, uso barbaro della lingua italiana e di quella siciliana… Ma è la minima cosa! La cosa più importante di un servizio di mobilità è la puntualità e senza di questa si perde il disincentivo all’utilizzo del mezzo privato (motivo principale per cui tu hai un lavoro). Quindi piuttosto che preoccuparti se qualcuno rimane a piedi pensaci bene che fra poco non avrai più un’azienda che ti pagherà lo stipendio (e mi sa che ve ne siete già accorti da un po’, no?).
    Poi io il biglietto l’ho sempre fatto, e mi rammaricavo quando al Cavallotti tutte le volte che il mezzo partiva nessuno si avvicinava all’obliteratrice. NESSUNO. E non per i poveri dipendenti dell’atm, ma per la sopravvivenza di questo servizio.
    Ma tanto che ve ne frega? E’ la regione che paga,no? E allora meglio truccare i chilometraggi piuttosto che applicare la legge e sanzionare chi non paga. Meglio attaccare chi critica l’atm piuttosto che fare autocritica e avvicinarsi agli standard del servizio pubblico garantito in altre città

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  20. Massimiliano Milazzo 21 Dicembre 2011 17:50

    se non vi pagano ci sarà un motivo

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  21. Massimiliano Milazzo 21 Dicembre 2011 17:51

    E’ facile tacciare altri di ignoranza sulla materia. Perchè non provi ad argomentare?
    Amici ci saranno i tuoi colleghi, non io

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