Leoluca Orlando: "In Sicilia il Pd è diventato una corrente dell'Udc"

Leoluca Orlando: “In Sicilia il Pd è diventato una corrente dell’Udc”

Rosaria Brancato

Leoluca Orlando: “In Sicilia il Pd è diventato una corrente dell’Udc”

martedì 14 Agosto 2012 - 06:29

Mariano Ferro è il candidato alla Presidenza della Regione per i Forconi e per il Fronte Nazionale Sicilia Indipendente. Tra Crocetta e Miccichè sono scintille, mentre ancora la candidatura del leader del Grande Sud incontra più ostacoli che via libera. Intanto Orlando annuncia: "Meglio soli che male accompagnati"

Il taccuino elettorale registra l’ufficializzazione del candidato alla Presidenza dei Forconi e del Fronte Nazionale Sicilia Indipendente: Mariano Ferro, presentato a Palermo in conferenza stampa.

“Purtroppo per i vari Zamparini, De Luca e Sgarbi– ha detto Ferro- ci sono adesso 4 straccioni ignoranti che faranno campagna elettorale in ogni angolo e strada della Sicilia. Basta essere colonia dell’Italia”. Tra i punti del programma la defiscalizzazione dei carburanti in Sicilia, il no al trasformismo politico e il varo di un’iniziativa che veda l’isola come traino per un evento di pace nel Mediterraneo.

Al momento però in Sicilia soffiano solo venti di guerra tra i candidati ed i papabili-candidati. Nonostante il via libera dello stesso Berlusconi sul suo nome e nonostante un video pubblicato sul suo blog con l’autocandidatura Gianfranco Miccichè incontra ancora molti ostacoli, quasi tutti all’interno del suo ex partito, il Pdl. Dopo il no dei vertici regionali, il ni dei moderati, adesso il leader del Grande Sud incassa anche la reazione dei giovani pdielle (che gli preferiscono il Presidente dell’Ars Francesco Cascio o in alternativa Nello Musumeci).

“ I tempi del 61 a 0 sono lontani- dichiara il segretario regionale di Giovane Italia Mauro La Mantia– ed oggi Miccichè è solo il leader di un partito regionale del 6%. Ha tentato la furbata di chiedere la candidatura a Berlusconi contraddicendo la sua nuova identità autonomista. In questo modo ha dimostrato di avere una visione sovietica dei partiti, forse dovuta ai suoi trascorsi giovanili nell’estrema sinistra, pensando di scavalcare la classe dirigente locale del Pdl, con l’arroganza ed il ricatto politico”.

Lui, tra i fondatori di Forza Italia in Sicilia, tiene duro e ribadisce “Mi candido, non torno indietro”. In attesa che le acque si facciano più chiare all’interno del centrodestra, dove inizia a guardare, sia pure a distanza Lombardo, Miccichè battibecca con Crocetta sul chi dei due sia più “imborghesito”.

“Gianfranco Miccichè è un creativo della politica- replica Crocetta al leader del Grande Sud che gli aveva contestato un certo “imborghesimento”- Recentemente abbiamo appreso che è contemporaneamente berlusconiano e anti berlusconiano, che è una bellissima posizione, solo che si finisce per non prendere i voti né dei berlusconiani né degli anti – berlusconiani. Che io mi sia imborghesito, detto da lui, che rappresenta una delle famiglie più ricche della Sicilia, è veramente simpatico anche perché io ho sempre dialogato con tutti, con i proletari e con i borghesi perché ritengo che su certi valori, come quelli della legalità e dello sviluppo, ci possa essere un patto sociale largo per il bene della Sicilia”.

Chi non le manda a dire, soprattutto al Pd è l’Idv che a quanto pare correrà da sola.

“Con questo Pd che in Sicilia ormai è diventato una corrente dell’Udc io non ci sto”, ha dichiarato Leoluca Orlando che non vuol allearsi “Con un blocco di potere in assoluta continuità con il cuffarismo e il lombardismo. A questo punto meglio soli che male accompagnati”.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Miiii che scoperta! lo sanno anche le pietre che la sinistra in sicilia non esiste.Per non muoverci da casa nostra, vedi il caso Genovese. Da nipote di Gullotti (DC) a sindaco di Messina con il PD. e Noi popolo bue che a testa bassa titiamo il carretto votando queste persone. in gergo politico si chiama ” Salto della quaglia “. il politico trombato, non trovando spazio si candida con la sinistra portandosi dietro la sua dote di voti. salvo fare poi il ” salto della quaglia una volta eletto.
    Sale,deve piovere sale.

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  2. alessandro stracuzzi 14 Agosto 2012 16:10

    se il senatore gianpiero d’alia non avesse fatto due passi in dietro,sostenendo la candidatura di crocetta ancora nel centrosinistra si starebbero ammazzando a chi candidare,ma questi filosofi tipo leoluca orlando ma dove vivono gli sembra che c’e’ un’altra sicilia che deve votare?da dove deve spuntare questo candidato perfetto e questi elettori puri immacolati? tutti hanno approfittato della sicilia,in primis anche tanti intellettuali professori di universita’ (guardacaso quasi sempre di sinistra) che gli danno incarichi di consulenza ben remunerati e tutto tace.
    cerchiamo insieme tutti di votare le persone che, di qualsiasi partito siano,riteniamo possano dare un contributo forte, affinche’ la nostra sicilia si riscatti dalle continue emergenze in cui si trova.
    e voglio citare una frase del dottor paolo borsellino, che ho visto scritta in una aiuola davanti all’universita’ di messina : “se la gioventu’ le neghera’ il consenso ,se i siciliani la considereranno nemica,anchel’onnipotente ,misteriosa mafia svanira’come un incubo.”

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