E' rivolta contro la nuova rete ospedaliera. Nel mirino governo regionale e nazionale

E’ rivolta contro la nuova rete ospedaliera. Nel mirino governo regionale e nazionale

Rosaria Brancato

E’ rivolta contro la nuova rete ospedaliera. Nel mirino governo regionale e nazionale

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sabato 10 Settembre 2016 - 09:38

E' un coro di proteste contro la nuova rete ospedaliere proposta dall'assessore Gucciardi. Cisl e Uil sono sul piede di guerra, Picciolo scrive a Renzi, Germanà incontrerà nei prossimi giorni il ministro Lorenzin. Mercoledì il Piano approderà in Commissione Ars.

Contro la nuova rete ospedaliera ipotizzata dall’assessore Gucciardi per adeguarsi ai diktat della Balduzzi e di Roma è rivolta in tutta l’isola.

I dettagli saranno resi noti mercoledì in Commissione sanità ma già a Messina si affilano le armi contro quello che sarà un vero e proprio smantellamento, dai presidi di Pronto soccorso, alle rianimazioni, ai nosocomi di Barcellona, Mistretta, Taormina, passando per la beffa Ircss-Piemonte.

A caldo le reazioni di ieri dei deputati regionali di Forza Italia Santi Formica e Bernardette Grasso, del nazionale Alessio Villarosa, M5S, del sindaco di Barcellona Roberto Materia, del senatore Bruno Mancuso (che però una telefonata al ministro Lorenzin dovrebbe farla….).

Adesso a scendere in campo sono Cisl e Uil pronti ad azioni eclatanti, il capogruppo regionale di Sicilia Futura Beppe Picciolo che scrive a Renzi, il deputato regionale Ncd Nino Germanà, infine l’Anaao-assomed.

Tutti, deputati e sindacati si chiedono come sia stato possibile che, dopo la battaglia per la legge 24, il nuovo Piano della rete ospedaliera ne vanifichi ogni portata. Ma la battaglia, come sottolinea Picciolo, si deve spostare a Roma, sul tavolo del ministro Lorenzin, perché la Balduzzi, così applicata, farà morire la sanità nell’isola.

“Siamo esterrefatti rispetto all’atteggiamento dell’assessore alla salute Baldo Gucciardi, il quale meno di un mese addietro pubblicava i decreti attuativi della legge 24 che di fatto salvava l’ospedale Piemonte- scrivono Pippo Calapai e Mario Macrì, Uil-Fpl- Oggi apprendiamo che la nuova Rete ospedaliera decapita il Pronto soccorso perché taglia in maniera indiscriminata dei reparti. Di fronte al teatro dell’assurdo proposto da questo governo regionale intendiamo promuovere nuove iniziative. Ci auguriamo che vi sia una levata di scudi corale da parte di chi ha sostenuto la legge 24 ‘salva-Piemonte’. Non comprendiamo come l’assessore possa eliminare dei reparti con un colpo di spugna quando la fusione del Piemonte con il Nerurolesi è stata avallata da una legge regionale approvata dall’Ars”. La UilFpl chiede che in attesa di capire quale forma prenderà la rete ospedaliera e l’entità dei tagli, vengano congelati i contratti di chi , al Piemonte, ha optato per l’Ircss piuttosto che per il Papardo.

Duro il commento da parte del segretario generale Cisl Tonino Genovese e dei segretari delle federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici Calogero Emanuele e Gianplacido De Luca: “Devastanti i tagli ai servizi essenziali ed ai presidi della provincia, da Barcellona a Mistretta. Forse l’assessore non conosce l’orografia del territorio di Mistretta che dista oltre 50 chilometri dall’ospedale di Sant’Agata Militello e oltre 70 da quello di Cefalù, con una rete stradale assai precaria. L’ ospedale di Mistretta è destinato allo smantellamento che, dopo aver subito la chiusura del punto nascita, e ora verrebbe privato anche del pronto soccorso. La chiusura del Pronto Soccorso del Cutroni Zodda di Barcellona collassa il Fogliani di Milazzo che, con i suoi oltre 50 mila accessi anni, dovrebbe farsi carico di ulteriori 25 mila accessi del barcellonese. Anche il lavoro di oltre due anni per mettere in sicurezza i servizi dell’Ospedale Piemonte, viene vanificato dalle scelte improprie ed inopportune operate dall’assessore Gucciardi. Oggi viene certificato il depotenziamento e ridimensionamento di quel famoso Polo d’eccellenza di riabilitazione e il mantenimento del Presidio d’emergenza che doveva dare certezza a continuità ai bisogni della collettività”.

La Cisl chiede alla deputazione di battersi non solo a Palermo ma anche a Roma.

Proprio oggi ad Agrigento Beppe Picciolo consegnerà la lettera indirizzata al premier e che riguarda l’intera questione della rete ospedaliera e non solo il territorio messinese.

“Da medico impegnato in politica ed in commissione parlamentare regionale Sanità da quasi 9 anni conosco la storia recente del settore specifico in Sicilia. Conosco il disastro economico e gestionale da cui venivamo, gli oltre 300 milioni annui di mobilità passiva che pagavano alle regioni del Nord, i tripli primariati e doppioni di reparti pressoché inutili ed improduttivi. Da due anni i conti della sanità regionale, sono in attivo di oltre 200 milioni di euro. La mobilità passiva più che dimezzata, l'offerta sanitaria strategica razionalizzata al meglio. Interverrebbe adesso "ope legis" il DM 70 ( Balduzzi/ oggi Lorenzin) che impone alla Sicilia un’ ulteriore e drastica riconversione della organizzazione sanitaria che costringerà l'Assessore in carica, che l'obbligo di applicare una legge dello Stato ad intervenire in danno di un territorio che iniziava a vedere i risultati di un "piano di rientro" ministeriale adottato in modo quasi esemplare. L'applicazione del DM 70 provocherà una ingiustificata mortificazione del territorio regionale, una nuova rivisitazione delle piante organiche aziendali,la chiusura di parecchi reparti. Il rischio è che ricomincino i cosiddetti "viaggi della speranza" verso il Nord, forse a favore dei soliti poteri forti che gestiscono la sanità nazionale. Per questi chiediamo il diritto alla autodeterminazione di una Regione, peraltro ad oggi ancora a Statuto Speciale, che ad invarianza di spesa, senza un euro di costi aggiuntivi per il tuo Governo, vorrebbe completare una riforma sanitaria che ha dato ottimi ed indiscutibili risultati”. Picciolo spiega che il Balduzzi può avere ragion d’essere in realtà come quella del Piemonte o dell’Emilia che hanno già un’organizzazione strutturata del territorio, infrastrutture viarie adeguate, e sono esempi pilota per il Paese. In Sicilia non è così. “Creiamo un sistema infrastrutturale efficiente, un sistema sanitario capillare che giunga nelle periferie come nei grandi centri, dotiamo il Sistema del servizio di elisoccorso h24 a tutto il territorio o di una rete di PTE perfettamente funzionante h24 e poi potremo discutere di ulteriori ridimensionamenti. Spiega ai tuoi ministri della Salute e del MEF che le riforme si costruiscono a misura di un paese e non penalizzando i più deboli a favore dei soliti noti!”

Ad evidenziare le penalizzazioni in arrivo per l’Ircss-Piemonte è il deputato regionale Ncd Nino Germanà: “La proposta dell'assessore entra in pieno contrasto con la norma varata dal Parlamento Siciliano che ha legiferato con grande chiarezza e trasversale condivisione, nell'interesse del territorio e delle sue esigenze primarie.

Così facendo ridurremmo l'IRCCS ad un semplice presidio di base, smembrando di fatto l’Ospedale Piemonte che, rispetto al decreto presidenziale, ha visto chiusi i reparti di Anestesia, Cardiologia, Utic, neurologia e addirittura i 4 posti per gli Hanseniani riconosciuti da uno speciale decreto ministeriale, riducendo i posti letto per acuti da 51 a 23 +7 di astanteria. Porteremo avanti quanto sostenuto sino ad oggi: la creazione di un Polo del Mediterraneo così come immaginato dalla cittadinanza, da tutti i parlamentari e dal ministro della salute quando fu avviato il progetto IRCCS-Piemonte". Germanà avrà un incontro nei prossimi giorni con il Ministro Lorenzin per chiarire la situazione.

Infine l’Anaao-Assomed Sicilia che pur valutando positivamente alcuni aspetti della proposta Gucciardi, come ad esempio la soluzione del problema del precariato, stigmatizza le penalizzazioni di alcuni territori, compresa Messina.

Rosaria Brancato

18 commenti

  1. MessineseAttenta 10 Settembre 2016 09:55

    Questo è quanto si meritano gli abitanti (sarebbe più giusto dire “i bivaccanti”) di Messina.
    Continuate ad eleggere disonesti ed incapaci, un sindaco che nobilita Cetto Laqualunque, deputati e senatori mangioni ed arruffoni, degni compari dell’onorevole di Carlo Verdone.
    Vi lamentate, ma questo è quello che merita un popolo di ignavi, codardi e pagliacci.
    A cosa servono gli ospedali quando si può far fare a madre natura?

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  2. MessineseAttenta 10 Settembre 2016 09:55

    Questo è quanto si meritano gli abitanti (sarebbe più giusto dire “i bivaccanti”) di Messina.
    Continuate ad eleggere disonesti ed incapaci, un sindaco che nobilita Cetto Laqualunque, deputati e senatori mangioni ed arruffoni, degni compari dell’onorevole di Carlo Verdone.
    Vi lamentate, ma questo è quello che merita un popolo di ignavi, codardi e pagliacci.
    A cosa servono gli ospedali quando si può far fare a madre natura?

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  3. I tagli alla rete ospedaliera stanno avvenendo in tutta Italia con le stesse modalità.
    I sindaci non hanno alcuni potere in questo ambito.
    Noi siciliani con l’autonomia avremmo forse potuto fare qualcosa, ma come giustamente detto da lei siamo stati troppo impegnati a regalare il nostro voto ai nostri rappresentanti in ARS.
    Abbiamo venduto onore e futuro in cambio di una manciata di elemosina, senza orgoglio né dignità.
    È sotto casa di ognuno di questi che andrebbe organizzato un picchetto.
    Sono d’accordissimo con lei.
    Siamo ignavi ed aggiungo io ignoranti e presuntuosi sino all’autolesionismo.

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  4. I tagli alla rete ospedaliera stanno avvenendo in tutta Italia con le stesse modalità.
    I sindaci non hanno alcuni potere in questo ambito.
    Noi siciliani con l’autonomia avremmo forse potuto fare qualcosa, ma come giustamente detto da lei siamo stati troppo impegnati a regalare il nostro voto ai nostri rappresentanti in ARS.
    Abbiamo venduto onore e futuro in cambio di una manciata di elemosina, senza orgoglio né dignità.
    È sotto casa di ognuno di questi che andrebbe organizzato un picchetto.
    Sono d’accordissimo con lei.
    Siamo ignavi ed aggiungo io ignoranti e presuntuosi sino all’autolesionismo.

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  5. Non credo che solo a Messina si eleggono disonesti e mangioni.
    Grandi disonesti e furboni non si sarebbero fatti sfuggire uffici, comandi, e strutture che portano appalti notevoli.
    Gli appalti, i soldi, i traffici, ormai girano solo a Palermo e Catania.
    Lei Messinese attenta accusa gravemente i messinesi.
    Vero che i messinesi hanno votato, alla luce dei fatti, in modo discutibile.E’ pure vero che anche se avessero eletto persone a Lei gradite, quindi, a suo modo di vedere, i messinesi sarebbero stati un popolo intelligente e capace, non è certo che i risultati sarebbero stati migliori. Messina non conta nulla, decidono tutto catanesi e palermitani. E decidono sempre tutto il male possibile per il territorio messinese.

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    Grandi disonesti e furboni non si sarebbero fatti sfuggire uffici, comandi, e strutture che portano appalti notevoli.
    Gli appalti, i soldi, i traffici, ormai girano solo a Palermo e Catania.
    Lei Messinese attenta accusa gravemente i messinesi.
    Vero che i messinesi hanno votato, alla luce dei fatti, in modo discutibile.E’ pure vero che anche se avessero eletto persone a Lei gradite, quindi, a suo modo di vedere, i messinesi sarebbero stati un popolo intelligente e capace, non è certo che i risultati sarebbero stati migliori. Messina non conta nulla, decidono tutto catanesi e palermitani. E decidono sempre tutto il male possibile per il territorio messinese.

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  7. Se un popolo intero vive distaccato dalla realtà che lo circonda, non legge, non s’informa, vota personaggi che se hanno la terza elementare è già tanto, da decine di anni svende la propria isola per una manciata di fagioli, qualche chilo di pasta e dell’olio, che non è in grado di affrontare una qualsiasi prova o gesto quotidiano della propria vita senza affidarsi a qualche santo protettore,che si muove e protesta solo per il Messina calcio o per una qualsiasi squadra di calcio, alla fine i conti vengono a galla e gli effetti sono il caos totale,il disinteresse per un territorio ormai totalmente abbandonato a se stesso.Come ho avuto modo di scrivere spesso, il peggio in Sicilia deve ancora arrivare è solo questione di tempo.

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  8. Se un popolo intero vive distaccato dalla realtà che lo circonda, non legge, non s’informa, vota personaggi che se hanno la terza elementare è già tanto, da decine di anni svende la propria isola per una manciata di fagioli, qualche chilo di pasta e dell’olio, che non è in grado di affrontare una qualsiasi prova o gesto quotidiano della propria vita senza affidarsi a qualche santo protettore,che si muove e protesta solo per il Messina calcio o per una qualsiasi squadra di calcio, alla fine i conti vengono a galla e gli effetti sono il caos totale,il disinteresse per un territorio ormai totalmente abbandonato a se stesso.Come ho avuto modo di scrivere spesso, il peggio in Sicilia deve ancora arrivare è solo questione di tempo.

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  9. La Sicilia non è una, ma tante realtà diverse. Messina ormai è un territorio al tappeto, troppi schiaffi, pugni e calci subiti dal resto della Sicilia. Noi cittadini possiamo accusare tutti e tutto nel nostro territorio, ma la realtà è che il territorio messinese, da Alcara a Giardini, è massacrato dai siciliani che contano, che hanno il potere. I Politici messinesi, di qualsiasi colore, si impegnano al massimo, fanno tutto e di più, ottengono sorrisi, promesse, strette di mano, si illudono ed illudono di avere ottenuto risultati.
    La realtà è amara, molto amara. Il finale è sempre lo stesso da anni: territorio messinese massacrato, demolito, depredato, distrutto.
    E’ una morsa orribile, bisogna sfuggire. Altro che pasta e minchiate.

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  10. La Sicilia non è una, ma tante realtà diverse. Messina ormai è un territorio al tappeto, troppi schiaffi, pugni e calci subiti dal resto della Sicilia. Noi cittadini possiamo accusare tutti e tutto nel nostro territorio, ma la realtà è che il territorio messinese, da Alcara a Giardini, è massacrato dai siciliani che contano, che hanno il potere. I Politici messinesi, di qualsiasi colore, si impegnano al massimo, fanno tutto e di più, ottengono sorrisi, promesse, strette di mano, si illudono ed illudono di avere ottenuto risultati.
    La realtà è amara, molto amara. Il finale è sempre lo stesso da anni: territorio messinese massacrato, demolito, depredato, distrutto.
    E’ una morsa orribile, bisogna sfuggire. Altro che pasta e minchiate.

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  11. Egreggi onorevoli Messinesi mia figlia di un anno e mezzo con carta e penna alla mano mi ha spigato senza che ci sia bisogno di analisti politici che il governo nazionale e regionale cui la maggior parte di voi sostiene da anni in cambio di posti a sedere,vi hanna preso per i fondelli come voi giornalmente fate con noi. Ma papa’ e’ possibile che tu sia tanto ottuso? Purtroppo si piccola lo sono ma sono in buona compagnia, siamo tantissimi.

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  12. Egreggi onorevoli Messinesi mia figlia di un anno e mezzo con carta e penna alla mano mi ha spigato senza che ci sia bisogno di analisti politici che il governo nazionale e regionale cui la maggior parte di voi sostiene da anni in cambio di posti a sedere,vi hanna preso per i fondelli come voi giornalmente fate con noi. Ma papa’ e’ possibile che tu sia tanto ottuso? Purtroppo si piccola lo sono ma sono in buona compagnia, siamo tantissimi.

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  13. Insomma cari onorevoli non si tratta di avere di piu’ che e’ quello a cui dovreste ambire per il vostro territorio, ma di preservare quello che c’e tra l’altro fatiscente,quindi il maggior risultato nella migliore delle ipotesi che potreste ottenere sarebbe quello che resti tutto com’e’. Comunque vada la vostra battaglia coi mulini a vento Messina non avra’ alcun beneficio.

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  14. Insomma cari onorevoli non si tratta di avere di piu’ che e’ quello a cui dovreste ambire per il vostro territorio, ma di preservare quello che c’e tra l’altro fatiscente,quindi il maggior risultato nella migliore delle ipotesi che potreste ottenere sarebbe quello che resti tutto com’e’. Comunque vada la vostra battaglia coi mulini a vento Messina non avra’ alcun beneficio.

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  15. Mi (Vi) chiedo la lettera dell’On. Picciolo al Sig. Presidente del Consiglio è come quella del “Corvo” …….

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  16. Mi (Vi) chiedo la lettera dell’On. Picciolo al Sig. Presidente del Consiglio è come quella del “Corvo” …….

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  17. Si possono ottenere grandi risultati, sviluppo, crescita, lavoro ect.
    Ovvio non con i politici ossequiosi lustrascarpe.
    Messina ha bisogno di gente con gli ATTRIBUTI, politici decisi a fare i politici, che affrontano e sfidano il sistema.
    Messina oggi più che mai nella sua storia ha bisogno di personaggi politici che battono i pugni, svegliano le coscienze.
    politici servili sottomessi ai partiti sono stati e sono tutt’ora un danno incalcolabile per il territorio di Messina e provincia.
    Ho la speranza di un risveglio forte delle coscienze e della fine del piangersi addosso, del fatalismo che giustifica tutte le nefandezze subite dalla provincia messinese. E’ tempo di alzarsi dal tappeto e reagire alla tempesta di schiaffi subiti.

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  18. Si possono ottenere grandi risultati, sviluppo, crescita, lavoro ect.
    Ovvio non con i politici ossequiosi lustrascarpe.
    Messina ha bisogno di gente con gli ATTRIBUTI, politici decisi a fare i politici, che affrontano e sfidano il sistema.
    Messina oggi più che mai nella sua storia ha bisogno di personaggi politici che battono i pugni, svegliano le coscienze.
    politici servili sottomessi ai partiti sono stati e sono tutt’ora un danno incalcolabile per il territorio di Messina e provincia.
    Ho la speranza di un risveglio forte delle coscienze e della fine del piangersi addosso, del fatalismo che giustifica tutte le nefandezze subite dalla provincia messinese. E’ tempo di alzarsi dal tappeto e reagire alla tempesta di schiaffi subiti.

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