Taormina. A tre mesi dalla frana riapre via Garipoli, il sindaco: "Risolto grave problema"

Taormina. A tre mesi dalla frana riapre via Garipoli, il sindaco: “Risolto grave problema”

Gianluca Santisi

Taormina. A tre mesi dalla frana riapre via Garipoli, il sindaco: “Risolto grave problema”

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venerdì 25 Febbraio 2022 - 20:10

Completati gli interventi, da questo pomeriggio la Perla dello Jonio è nuovamente raggiungibile dallo svincolo autostradale

TAORMINA – Via Garipoli è nuovamente transitabile. Per Taormina finisce un incubo durato tre mesi e che ha provocato seri disagi e tanta preoccupazione. Si tratta della principale via di accesso alla Perla dello Jonio, un’arteria che collega lo svincolo autostradale e la Ss114 al centro della città. La strada era chiusa dalla notte del 24 novembre scorso, quando dal costone sovrastante si era staccato un grosso masso finito sulla carreggiata. Tre mesi dopo, alle 16 di questo pomeriggio, sono stati completati gli interventi di messa in sicurezza, costati circa 150mila euro e finanziati dalla Regione.

Presenti al momento della rimozione delle barriere lungo la strada, il sindaco Mario Bolognari e l’ingegnere Antonio Sciglio, della Protezione civile regionale, che ha progettato e seguito passo passo l’intervento. “Da taorminese – ha detto Bolognari ringraziandolo – oltre alla professionalità, ha messo tutta la sua passione per la risoluzione di questo grave problema”.

“Sono trascorsi tre mesi – ha aggiunto Bolognari – Il primo si è perduto perché mancavano i fondi per intervenire. Poi la Protezione civile è intervenuta con un’ordinanza di somma urgenza e in 50 giorni i lavori sono stati eseguiti. La via Garipoli è molto importante per l’economia di Taormina e per la viabilità. Il mio grazie va al presidente Nello Musumeci, all’Ars per la dotazione finanziaria, all’ing. capo della Protezione Civile Cocina e alla ditta che ha eseguito i lavori”. “L’intervento si è sviluppato in tre fasi – ha spiegato invece l’ing. Sciglio -. La prima è servita per sistemare il versante in frana, con la rimozione di tutti i massi. Poi siamo intervenuti nella nicchia di distacco, con il disgaggio, la bonifica e il rafforzamento corticale. Infine, è stata posizionata una barriera paramassi flessibile”.

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