S. Domenico Hotel, il Pd: "Licenziamenti senza motivo, la proprietà vuole vendere"

S. Domenico Hotel, il Pd: “Licenziamenti senza motivo, la proprietà vuole vendere”

S. Domenico Hotel, il Pd: “Licenziamenti senza motivo, la proprietà vuole vendere”

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sabato 17 Maggio 2014 - 11:49

40 lavoratori del San Domenico Palace Hotel di Taormina a rischio licenziamento. I circoli Pd del comprensorio jonico si sono riuniti, chiedono che venga aperto un tavolo di trattativa con il coinvolgimento del governo nazionale

I circoli del PD del comprensorio jonico, riuniti con il presidente regionale del partito Marco Zambuto, esprimono la loro solidarietà ai lavoratori in sciopero del San Domenico di Taormina. L’azienda ha deciso di licenziare 40 dipendenti a tempo indeterminato nonostante la produttività dimostrata in questi anni, quindi senza giustificato motivo.

"Questa decisione è stata presa dai vertici dell’azienda nonostante l’impegno dell’ente bilaterale a sostenere il reddito dei lavoratori in caso di difficoltà nei mesi di bassa stagione, nonostante le mediazioni e i concordati raggiunti nelle sedi istituzionali, nonostante la disponibilità dimostrata dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali".

"Il Pd rileva che la vertenza, che si trascina ormai da molto tempo – prosegue la nota – assume un rilievo regionale e nazionale, incrinando l’immagine del turismo italiano e siciliano quando viene consegnato nelle mani di imprenditori non all’altezza del compito, interessati agli aspetti speculativi e non al benessere economico e sociale.

"Infatti, è del tutto evidente che il San Domenico, attualmente in piena attività e con buone prospettive stagionali, attuando un'oculata gestione, potrà chiudere il bilancio in attivo. La verità è che c’è da parte della proprietà la volontà di vendere l’albergo, il più prestigioso della Sicilia e tra i più rinomati al mondo, per salvare l’intera società da un indebitamento causato dalla società stessa in altre attività".

"Se la volontà di vendere è legittima, assolutamente inaccettabile è il tentativo di far pagare tutto questo ai lavoratori: gli impegni e i doveri assunti dall’azienda nei confronti dei dipendenti non devono essere disattesi. Chiediamo, pertanto – conclude il Partito Democratico – che venga immediatamente aperto un tavolo di trattativa con il coinvolgimento del governo nazionale, considerata la latitanza finora dimostrata dalle amministrazioni locale e regionale, per una equa risoluzione della questione".

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