John Turturro: "Qui sono le mie radici"

John Turturro: “Qui sono le mie radici”

Domenico Colosi

John Turturro: “Qui sono le mie radici”

sabato 21 Giugno 2014 - 13:07

Il brillante attore e regista italo-americano firma l'ultima lezione di cinema del Festival tra ricordi personali e ambiziosi progetti per il futuro.

Ultima Tao Class per la 60a edizione del Festival del cinema di Taormina con l’attore e regista italo-americano John Turturro, straordinario interprete di molti film dei fratelli Coen, Spike Lee, Martin Scorsese e reduce dall’esperienza sul set del nuovo film di Nanni Moretti. Personaggio eclettico capace di passare agevolmente dai film drammatici di Friedkin e Redford a commedie come il film cult “Il grande Lebowski”, regista di musical (“Romance & Cigarettes”) e documentari sulla musica napoletana (“Passione”), Turturro, che si presenta a Taormina con grande pacatezza di modi, quasi timido di fronte al grande affetto del pubblico siciliano, racconta con grande delicatezza il suo rapporto con l’Italia: “Amo tantissimo questa terra, in fondo rappresenta le mie radici. Tutto è iniziato con la mia amicizia con Francesco Rosi, con cui ho lavorato nel film “La tregua”, forse il ruolo più difficile che ho interpretato in carriera. Ho iniziato così a leggere tanta letteratura italiana, a conoscere i vostri registi. Sono andato alla ricerca delle mie origini e questa è stata un’esperienza fondamentale, perché mi ha reso più forte e mi ha completato come persona”. Regista elegante e sperimentatore, Turturro non dichiara particolari influenze, ma segnala come decisiva la sua formazione teatrale, esperienza che continua a contrassegnare la sua professione: “Non riesco a scindere questi due aspetti, ma continuo a prepararmi per una parte come se dovessi andare in scena: anche quando dirigo un film mi confronto spesso con gli attori, chiedo un loro parere su quello che dobbiamo realizzare, pronto anche a modificare la sceneggiatura. Moretti, ad esempio, è un regista che apprezzo particolarmente, lavora in modo molto lento sul set ed ha sempre dei guizzi geniali o idee incredibilmente originali”. Riguardo al futuro ha annunciato che parteciperà ad un serial televisivo poliziesco (“Criminal Justice”) ed ha in programma di realizzare un film come regista partendo dal formidabile Jesus del “Grande Lebowski”: “Ho chiesto ed ottenuto dai Coen l’autorizzazione per utilizzare quel personaggio in un contesto diverso, ma il progetto è ancora alle prime fasi”. In serata l’attore di “Fa’ la cosa giusta” riceve al Teatro antico, durante la cerimonia conclusiva del Festival, il prestigioso Taormina Arte Award.

Domenico Colosi

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