Controlli serrati nel Parco dei Nebrodi: stangati cacciatori non in regola e con fucili modificati

Furto di bestiame, caccia di specie protette come il suino nero inselvatichito, macellazione clandestina, commercio di carni non controllate e pericolose per la salute pubblica. E’ stato un weekend di intensi controlli, quello appena trascorso, da parte della task force guidata dagli agenti del Commissariato di Sant’Agata di Militello.
Guardie del Corpo di Vigilanza del Parco dei Nebrodi, volontari delle Guardie Venatorie e Zoofile di diverse associazioni ambientaliste e venatorie di tutta la Sicilia, quali WWF, FAREAMBIENTE, EPS, LAV, LCS, CPAS, hanno preso parte ad una massiccia operazione (la prima del suo genere) incentrata a reprimere reati ed illegalità nel Parco dei Nebrodi.

Numerose le infrazioni rilevate, con sanzioni per migliaia di euro, soprattutto per le violazioni delle norme sulla caccia e sull’identificazione dei cani da caccia. Ben sette i fucili sequetsrati poiché modificati, privi di riduttore e utilizzati per la caccia di specie vietate nonché per attività di bracconaggio. Quasi 400 le cartucce messe sotto chiave, tra cui pallettoni senza autorizzazione e numerose armi bianche utilizzate per la macellazione clandestina.
Sotto sequestro anche diversi chilogrammi di carne di suino nero selvatico, nonché esemplari come tordi, beccacce e colombacci, tutte specie non cacciabili in Sicilia.

Diversi cacciatori messinesi e calabresi sono stati denunciati e, per loro, è scattato l’avvio dei procedimenti per la revoca dei porti di fucile. (Ve. Cro.)