Mollica torna alla Laudamo -Con un po' di tenerezza- di Aldo Nicolaj
Massimo Mollica a 81 anni non si arrende e continua a fare Teatro, ri-proponendo in pochi giorni due vecchi suoi successi nella Sala Laudamo: lo stesso luogo in cui 45 ani fa aveva dato vita alla sua Compagnia Stabile di Prosa di Messina. Con un drappello di attori che gli sono rimati fedeli ( Vanna Battaglia, Sara Bellomia, Graziella Mazzarà, Erio Marchese, Ketti Maglia, Giusy Venuti) ha ri-messo in scena, interpretandone il ruolo del protagonista, L’appartamento (nell’originale Gli ultimi cinque minuti) di Aldo De Benedetti e Per un po’ di tenerezza di Aldo Nicolaj. Avendo entrambi come filo conduttore l’amore in età avanzata. Nel primo lavoro, venato di malinconia e amarezza, una donna giovane accetterà di sposare un uomo anziano con la clausola di restargli accanto sino a quando non s’innamorerà di qualcun altro. Nel secondo, sprizzante di slanci vitali, anche erotici nonostante l’età, due pensionati vedovi in una casa di riposo convoleranno a nozze, col plauso delle vicine ospiti e nonostante il veto dei figli di entrambi. Le note delle Foglie morte di Prevert accentuano l’età che se va e il pubblico che un po’ l’abbandona, ma a Mollica interessano poco, covando in sé la sindrome di Molière, come i politici nutrono quella di Enrico Berlinguer, cioè di togliersi di torno comiziando in piazza o teatrondo su un palcoscenico.
