Stato di agitazione per i precari di palazzo Zanca, i sindacati “tornano all’attacco” pro stabilizzazione

Stato di agitazione per i precari di palazzo Zanca, i sindacati “tornano all’attacco” pro stabilizzazione

Stato di agitazione per i precari di palazzo Zanca, i sindacati “tornano all’attacco” pro stabilizzazione

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mercoledì 28 Marzo 2012 - 08:42

Documento unitario dei segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in cui si chiede un incontro urgente con l’amministrazione per riavviare le questioni rimaste in sospeso. Stessa linea per il sindacato autonomo CSA

A palazzo Zanca è di nuovo tempo di “precari”. O meglio, i precari non sono mai andati in soffitta ma nelle ultime settimane, anche a seguito delle preoccupanti notizie sul rischio di dissesto finanziario, la questione stabilizzazione è stata “congelata”. Con l’arrivo della primavera, però, e con l’aumento delle temperatura i problemi sono immediatamente tornati a galla. Ne parlano i rappresentanti sindacali di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl inoltrando un documento unitario all’amministrazione per cercare di “smuovere” le acque: “Desta notevole preoccupazione – si legge – l’attuale inerzia di palazzo Zanca in merito alle procedure di stabilizzazioni delle 304 unità di personale con contratto a tempo, stante l’attuale quadro normativo che a partire dal primo gennaio 2013, non consentirà alcuna procedura di stabilizzazione”.

Un immobilismo che spinge i sindacati a chiedere un incontro “atto a verificare la reale volontà politica del Sindaco di Messina, alla stabilizzazione del personale precario che ormai da 25 anni, presta servizio presso a palazzo Zanca”. I sindacati proclamano lo stato di agitazione del personale e chiedono che entro cinque giorni si proceda alla convocazione di un incontro: “In caso di mancata risposta – concludono i sindacati -le scriventi segreterie Generali avvieranno la mobilitazione di tutto il personale e intraprenderanno ogni utile iniziativa, anche legale, atta a tutelare i lavoratori precari”. Dello stesso avviso e sulla stessa linea, pur non avendo sottoscritto il documento in questione, il sindacato autonomo Csa, il cui rappresentante, Gaetano Giordano, rivolge all’amministrazione le identiche richieste di incontro.

2 commenti

  1. Se TempoStretto è d’accordo,completo la notizia.La protesta dei precari nasce dopo la pronuncia della Corte dei Conti,secondo la quale,per i Comuni,non vale alcuna deroga alle norme statali in tema di assunzione di personale,quindi il governatore Lombardo si è inventato un bluff,cioè la legge regionale del 2010 e la circolare del governo regionale dello scorso anno,che assicuravano l’avvio del processo di stabilizzazione.
    Adesso i precari saranno sommersi dal bla bla bla di politici e sindacati.Per quel poco che ne capisco,occorre un intervento del governo nazionale per trovare una soluzione per la stabilizzazione dell’esercito dei precari siciliani.La relazione della Corte dei Conti evidenzia la gravità del fenomeno,frutto marcio del voto di scambio,e i Comuni,gia’ senza mezzi finanziari,resterebbero pure senza personale,con conseguenze gravi anche nell’attivita’ amministrativa. Sicuramente ci sono un numero esagerato di precari,comunque mi auguro,che la ministro Fornero trovi una soluzione,ma con questi chiari di luna,prevedo che i primi ad uscire saranno proprio i precari.TUTTA COLPA DELLA MALA POLITICA.

    ags

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  2. caro amico dimentichi un piccolo particolare il personale in questione nel lontano 1988 fa “chiamato” tramite ufficio di collocamento e non e’ un particolare da poco.
    Da quel momento e l’onorevole briguglio ne’ il capostipite avendo fatto la sua fortuna partendo dai precari, e stato un ricatto continuo dei politici regionali e comunali che nel corso di questi venti e passa anni si sono avvicendati..con i risultati che oggi possiamo apprezzare….

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