Stato di agitazione per i precari di palazzo Zanca, i sindacati “tornano all’attacco” pro stabilizzazione

A palazzo Zanca è di nuovo tempo di “precari”. O meglio, i precari non sono mai andati in soffitta ma nelle ultime settimane, anche a seguito delle preoccupanti notizie sul rischio di dissesto finanziario, la questione stabilizzazione è stata “congelata”. Con l’arrivo della primavera, però, e con l’aumento delle temperatura i problemi sono immediatamente tornati a galla. Ne parlano i rappresentanti sindacali di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl inoltrando un documento unitario all’amministrazione per cercare di “smuovere” le acque: “Desta notevole preoccupazione – si legge – l’attuale inerzia di palazzo Zanca in merito alle procedure di stabilizzazioni delle 304 unità di personale con contratto a tempo, stante l’attuale quadro normativo che a partire dal primo gennaio 2013, non consentirà alcuna procedura di stabilizzazione”.

Un immobilismo che spinge i sindacati a chiedere un incontro “atto a verificare la reale volontà politica del Sindaco di Messina, alla stabilizzazione del personale precario che ormai da 25 anni, presta servizio presso a palazzo Zanca”. I sindacati proclamano lo stato di agitazione del personale e chiedono che entro cinque giorni si proceda alla convocazione di un incontro: “In caso di mancata risposta – concludono i sindacati -le scriventi segreterie Generali avvieranno la mobilitazione di tutto il personale e intraprenderanno ogni utile iniziativa, anche legale, atta a tutelare i lavoratori precari”. Dello stesso avviso e sulla stessa linea, pur non avendo sottoscritto il documento in questione, il sindacato autonomo Csa, il cui rappresentante, Gaetano Giordano, rivolge all’amministrazione le identiche richieste di incontro.