Turismo, gli stranieri preferiscono la Sicilia

Turismo, gli stranieri preferiscono la Sicilia

Turismo, gli stranieri preferiscono la Sicilia

venerdì 01 Luglio 2011 - 21:12

Tra le regioni del sud l'Isola è la più gettonata e la provincia di Messina mantiene la leadership regionale di presenze

La Sicilia è ancora turisticamente appetibile, questa la confortante indicazione scaturita dall’analisi sulle presenze provenienti da oltre confine realizzata da Studi e ricerche per il Mezzogiorno (Srm), il centro studi del Gruppo San Paolo, nell’ambito del “Rapporto sul settore turistico della Sicilia”.
L’Isola conquista il primo posto tra le mète del sud Italia e la settima posizione a livello nazionale con una quota del 37,3% di arrivi e del 39,1% di presenze provenienti dall’estero, nonostante gli effetti negativi della crisi nord africana.
Lo studio, illustrato a Catania in occasione dell’accordo tra Intesa San Paolo e Federalberghi, conferma il ruolo strategico del flusso turistico straniero se si considera che la media nelle altre regioni meridionali si attesta, rispettivamente, al 27,5 e al 27,8%.
Fra le regioni del sud la Sicilia è prima anche nell’offerta di posti letto disponibili in strutture di qualità medio-alta mentre occupa il secondo posto per numero di arrivi (4,1 milioni) e presenze (14 milioni) complessive, preceduta soltanto dalla Campania.
La richiesta turistica,inoltre, si concentra nei settori culturale e balneare che, da soli, attraggono il 58% della domanda mentre le due province più gettonate dai vacanzieri rimangono quelle di Messina, con il 29,2% di presenze e Palermo, con il 20,8%, una leadership che vede le due realtà territoriali dominare anche nella disponibilità di posti letto.
In un periodo di vacche magre e dopo un triennio che ha registrato un calo di prenotazioni, un aiuto importante all’economia regionale può venire proprio da questo settore considerato che il Pil turistico in Sicilia ammonta a 2,6 miliardi di euro con un’incidenza, per ogni singola presenza turistica aggiuntiva, di ben 49 euro.
Fondamentale nello sviluppo complessivo dell’ultimo periodo risulta essere il ruolo assunto dal sistema di offerta legata ai trasporti ed alle infrastrutture presenti sul territorio siciliano. L’anno scorso gli scali isolani hanno accolto più di 12,6 milioni di passeggeri ed a fare la parte del leone è stato quello di Catania, risultato il primo aeroporto del sud Italia, mentre Palermo si è confermato nodo cruciale per il turismo crocieristico con oltre 738.000 passeggeri transitati, il terzo del meridione.
Una dinamicità d’accoglienza che ha usufruito anche dell’importante disponibilità di infrastrutture nel settore della nautica da diporto con oltre 16.000 posti barca, il 10% dell’offerta nazionale e, nel settore della ricettività, con 119.365 alberghi, 34.516 campeggi e villaggi, 11.972 alloggi in affitto, 7.462 alloggi agroturistici e 10.749 bed and breakfast.

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