Cinque mesi di maltrattamenti, poi tenta anche di toglierle la vita: in manette compagno violento

Cinque mesi di maltrattamenti, poi tenta anche di toglierle la vita: in manette compagno violento

Veronica Crocitti

Cinque mesi di maltrattamenti, poi tenta anche di toglierle la vita: in manette compagno violento

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mercoledì 08 Ottobre 2014 - 08:16

E' stata la donna, da un lettino di ospedale in cui era ricoverata per ferite riportate al volto e al corpo, a confessare infine tutti i maltrattamenti subiti. Adesso il suo ex compagno, un 33enne, si trova in carcere con l'accusa, tra le altre, di tentato omicidio.

Ha anche tentato di toglierle la vita, oltre a maltrattarla, ferirla, umiliarla. Lui, un 33enne in crisi anche per la mancanza di lavoro. Lei, la sua compagna che da 5 mesi subiva gli ormai quotidiani sfoghi di violenza di colui che diceva di amarla.

All’inizio sembrava una storia splendida, come tante altre, ma pian piano il sogno ha lasciato spazio all’incubo, fino a culminare la scorsa settimana con un vero e proprio tentato omicidio. E’ stato quello il segno finale che ha spinto la ragazza a non tacere più e decidere di collaborare con i militari dell’Arma della Compagnia di Messina Centro.

Quando ha deciso di parlare, la donna l’ha fatto da un lettino dell’ospedale dove era ricoverata per numerose lesioni al volto e per vaste ecchimosi in tutto il corpo. I Carabinieri hanno raccolto la sua testimonianza ed hanno potuto ricostruire i suoi ultimi 5 mesi di inferno. Sono bastati poi 4 giorni perché l’Autorità Giudiziaria emettesse un’ordinanza di misura cautelare. Adesso il giovane 33enne è finito in carcere, dovrà rispondere di maltrattamenti, lesioni aggravate e tentato omicidio.

4 commenti

  1. CastorinaCarmelo 8 Ottobre 2014 09:36

    Sono necessarie politiche rivolte alla famiglia non si può lasciare che determinati fenomeni sfocino in drammi,quindi è compito di tutti ma principalmente delle istituzioni preposte affinchè il fenomeno venga ricondotto a livelli fisiologici e non a fattori endemici.

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  2. CastorinaCarmelo 8 Ottobre 2014 09:36

    Sono necessarie politiche rivolte alla famiglia non si può lasciare che determinati fenomeni sfocino in drammi,quindi è compito di tutti ma principalmente delle istituzioni preposte affinchè il fenomeno venga ricondotto a livelli fisiologici e non a fattori endemici.

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  3. Penso, piuttosto, che la Legge dovrebbe essere inasprita e che fossero tolti tutti gli sconti, a qualsiasi titolo il giudice possa concedere.
    Nel frattempo, sottoporre il colpevole ad una rieducazione, al fine di fargli capire che l’uomo che picchia la propria compagna è solo un xxxxx.
    George

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  4. Penso, piuttosto, che la Legge dovrebbe essere inasprita e che fossero tolti tutti gli sconti, a qualsiasi titolo il giudice possa concedere.
    Nel frattempo, sottoporre il colpevole ad una rieducazione, al fine di fargli capire che l’uomo che picchia la propria compagna è solo un xxxxx.
    George

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