Test Medicina, niente furbetti a Messina. Ma restano nodi da sciogliere

Test Medicina, niente furbetti a Messina. Ma restano nodi da sciogliere

Alessandra Serio

Test Medicina, niente furbetti a Messina. Ma restano nodi da sciogliere

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sabato 22 Novembre 2025 - 07:16

Si chiude il primo semestre filtro sperimentale. Il bilancio della rettrice Spatari e degli studenti

Messina – Archiviato anche a Messina il test di ingresso alla facoltà di Medicina. In riva allo Stretto, a differenza di quanto segnalato in diverse altre università italiane, non si sono verificati episodi legati a “furbetti” e la prova selettiva si è svolta serenamente per il migliaio di partecipanti, su circa 1200 iscritti.

Il semestre filtro

Fine del primo semestre filtro, quindi, per un migliaio di matricole, che ora si trovano davanti diverse opzioni. Chi ha superato la prova entrerà nella graduatoria nazionale che poi “ripartirà” gli studenti tra i vari atenei. Chi è rimasto fuori può contare comunque sul riconoscimento delle materie che ha frequentato nel semestre sperimentale.

Spatari: “Lavoriamo per migliorare la riforma”

Giovanna Spatari
Giovanna Spatari

Il bilancio di chiusura è in chiaro scuro. “È stata una sperimentazione e, come tutte le sperimentazioni, può essere migliorata – commenta la rettrice di Unime Giovanna Spatari – Ma ha portato anche risultati importanti. Con il semestre filtro è l’università a offrire la preparazione, uguale per tutte e tutti, senza costi aggiuntivi e con un percorso più lineare.
Adesso la priorità è lavorare per il prossimo anno a un migliore coordinamento con i corsi di laurea affini. In questo modo, chi ha seguito il semestre filtro, ma si trova in una posizione in graduatoria che non consente l’accesso al corso di laurea in medicina o veterinaria oppure odontoiatria,
potrà comunque avere un percorso alternativo. Sarebbe un passo significativo, sia per le studentesse e gli studenti che hanno affrontato un periodo intenso, sia per le famiglie che li hanno sostenuti con impegno e fiducia”

La voce degli studenti

Raffaele Costa
Raffaele Costa

“Materie importanti e pesanti concentrate in due mesi di lezione, una vita da pendolari che strema gli studenti che non possono permettersi di affittare una casa a Messina, difficile da trovare per soli sei mesi, visto che non c’è la garanzia che dopo si proseguirà. Che ne sarà, poi, di chi non ha superato l’esame, di queste materie che abbiamo frequentato e studiato e che si considerano valide; ma lo saranno effettivamente, per gli altri corsi di studio affini? E qual è la garanzia di accesso agli altri corsi di laurea?”.

Queste e altre criticità, legate all’organizzazione di un semestre varato di fatto dal Ministero in piena estate, a poche settimane dall’inizio delle lezioni, sono quelle segnalate dagli studenti che hanno frequentato il semestre filtro a Messina, cristallizzate nella dichiarazione di Raffaele Costa. “Non posso che parlare singolarmente – spiega Raffaele – perché da parte degli studenti non c’è stato, alla prova dei fatti, un passaggio ad un documento unitario che mettesse nero su bianco i nostri rilievi. Ma ho raccolto le lamentele di tanti, oltre a vivere in prima persona i tanti disagi incontrati in questi mesi”.

Raffaele racconta di settimane di lezione caratterizzate da un sovraccarico non indifferente: “Troppe materie, tutte concentrante, senza contare che alcune come chimica organica inorganica, che abbiamo affrontato in un corso di due mesi, richiederebbero oggettivamente almeno sei mesi. E’ una riforma confusionaria e disorganizzata, così”.

4 commenti

  1. ex matricola 11186 22 Novembre 2025 09:09

    Lasciamo fare ai “ragazzi e ragazze” della POLPOST il compito di stanare quei miserabili furbetti. Che il 2026 sia un anno di progresso e di sviluppo per il nostro Ateneo (che tanti/e di noi hanno frequentato. nelle diverse Facoltà, in gioventu’ (ma anche in età piu’ tarde) da studenti/esse) e che il suo Corpo Docente mantenga ed accresca la sua naturale capacità e tendenza di formare classi di professionisti preparati e motivati : per il bene della collettività. Chi lo ha detto che le migliori Università siano necessariamente oltre Roma ?.

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  2. “niente furbetti a Messina”…forse direi che i furbetti a Messina sono meno stupidi di quelli che si sono fatti scoprire pubblicando i test per manie di protagonismo. L’unico modo per garantire le pari opportunità a tutti gli studenti è SCHERMARE le aule per evitare connessioni con l’AI perché si rischia di essere curati da medici impreparati che si sono laureati perché sono disonesti. ATTENZIONE..

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  3. Pensare che a Messina, o nella città X che potete scegliere voi, non ci siano stati furbetti fa tenerezza …..

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  4. Da assiduo lettore di TEMPO STRETTO, intanto vorrei capire come mai questo ragazzo sia il solo e unico ad essere interessato e messo in primo piano…

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