Un impianto perdeva gas. Ad accorgersene i poliziotti che hanno controllato l'area, sequestrando anche 3 bus di pellegrini "fuori norma"
Patti – La presenza dei poliziotti a tutela dell’ordine durante la festa della Madonna del Tindari, gli scorsi 7 e 8 settembre, ha permesso di sventare un potenziale pericolo. Proprio nei pressi del santuario, gli agenti sono stati attirati da un forte odore di gas. Controllando la zona si sono accorti che proveniva da un impianto ed hanno avvisato i Vigili del Fuoco, che hanno cinturato la zona e messo in sicurezza l’impianto.
Pellegrinaggio blindato
Oltre 10 mila i fedeli che anche quest’anno hanno affollato il promontorio del Tindari per i festeggiamenti della patrona, provenienti da diverse province siciliane.
Oltre 60 gli agenti schierati tra 60 Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia Locale e Polizia Metropolitana, cui si è aggiunto l personale sanitario e volontari di diverse associazioni locali.
Il Commissariato di Patti ha intensificato le attività sul territorio a partire dai giorni precedenti, controllando 408 persone, 147 autovetture e numerosi esercizi commerciali. 11 le multe staccate per violazione del codice della strada. A due automobilisti è stata revocata la patente e sono state sequestrate e auto mentre 2 giovani pattesi sono stati segnalati per consumo di stupefacente.
Pullman fuori norma
Nel mirino anche i servizi di trasporto dei fedeli che effettuano la spola dal piazzale principale di Tindari agli altri snodi dell’area. A due autisti sono state ritirate le patenti e 3 pullman sono stati sequestrati perché non in regola coi requisiti base previsti per il genere di trasporto che effettuavano. Dieci mila euro complessivamente le sanzioni scattate.
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