E' l'ex Procuratore capo di Messina Luigi Croce il Commissario inviato dalla Regione

E’ l’ex Procuratore capo di Messina Luigi Croce il Commissario inviato dalla Regione

Rosaria Brancato

E’ l’ex Procuratore capo di Messina Luigi Croce il Commissario inviato dalla Regione

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martedì 11 Settembre 2012 - 18:10

Il Commissario che dovrà reggere le sorti di Palazzo Zanca fino alle amministrative è Luigi Croce, ex procuratore capo di Messina. Ha lasciato la città dello Stretto nel 2008, per guidare la Procura di Palermo, dopo 10 anni d'impegno in Procura in uno dei periodi più bui. Durante la cerimonia di commiato non nascose la commozione e l'amore per Messina

E’ l’ex procuratore capo di Messina Luigi Croce il Commissario che reggerà le sorti di Palazzo Zanca fino alle amministrative del 2013.

L’assessore regionale agli Enti locali ha firmato il provvedimento e nelle prossime ore sarà ultimata la procedura.

Per Luigi Croce, da poco in pensione dopo essere stato alla Procura generale di Palermo, sarà un ritorno, ed un ritorno nella terra dove è nato e che ha amato e servito per dieci anni, i dieci anni post-tangentopoli, quelli dei veleni e delle polemiche, delle inchieste e del verminaio.

Forse già domani l’ex procuratore capo sarà a Messina per entrare in quel Palazzo che Buzzanca ha lasciato nei giorni scorsi anticipatamente per candidarsi alle regionali e che i suoi ormai quasi ex assessori stanno via via lasciando.

Davanti ha mesi e mesi di lavoro, ma non vi è dubbio che, a differenza di un alto dirigente inviato da Palermo, lui si dedicherà 24 ore su 24 e tutta la settimana alla sua città.

E’ una realtà che conosce bene non solo per motivi familiari, ma anche per aver guidato la procura per 10 anni, anni difficilissimi, dal 1998 al 2008. Quando andò via, per andare a guidare la Procura generale di Palermo, durante la cerimonia di commiato a Palazzo Piacentini non nascose la commozione: “Lascio Messina convinto di aver raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato all'inizio. Questa città non è più quella che era stata descritta dieci anni fa. Volevo sfatare il mito su questa città che era privo di fondamento”. I suoi sono stati gli anni in cui Messina era chiamata la città del verminaio, finita nel ciclone d’inchieste che non hanno risparmiato nessun ufficio, nessun palazzo. Quando gli fu chiesto cosa avrebbe portato con sé nel cuore dopo dieci anni disse: “Porterò la straordinaria esperienza che ho maturato nella mia città e lo spirito che ha caratterizzato la mia carriera: lottare e lavorare per raggiungere risultati sempre più significativi”.

Tornare da Commissario è la naturale prosecuzione di questo lavoro, ed il riallacciare un’esperienza che gli è rimasta nel cuore, oltre che nei ricordi.

In mattinata a sollecitare la Regione nell’invio del Commissario era stato il segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli che in una nota ricorda. “Siamo in emergenza e non possiamo più aspettare ritardi sulla nomina. L’amministrazione Buzzanca è un capitolo chiuso nel peggiore dei modi. Di fronte alle emergenze c’è bisogno di una figura istituzionale autorevole a Palazzo Zanca che sia in grado di fronteggiare i gravi problemi che abbiamo dinnanzi”.

Nel ricordare le questioni più scottabti, dai rifiuti all’Atm passando per i conti in rosso di Palazzo Zanca il Pd si dice pronto alla massima collaborazione nel pieno rispetto dell’autonomia del Commissario.

A margine continuano le scosse di assestamento pre-elettorale nei partiti. Nel gruppo Beninati transitato dal Pdl all’Udc ancora non si è sciolto il nodo sul nome del candidato da inserire nella lista tra l’ex assessore Corvaja ed il vicepresidente del consiglio provinciale Bivona. Tra i fedelissimi del gruppo dopo il no di Capurro al passaggio nel partito guidato da D’Alia in Sicilia, dovrebbero aggiungersi Nicolosi (consigliere comunale) e Passaniti (consigliere provinciale).

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. Un bocca al lupo ad un Signore e Vero Messinese. Speriamo che ci possa aiutare molto perché ne abbiamo di bisogno.

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  2. Ottima scelta: le sue decisioni saranno blindate in Procura ed al TAR, specie in tema di PRG, soppressione delle partecipate (ATM, ATO, Messina Ambiente), drastiche determine su Enti e sottogoverni.
    Penso che i monopolisti di Messina, i sindacati, i perditempo gli speculatori avranno ben poco da esultare. Un Monti pure per Messina.

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  3. Finalmente una scelta azzeccata da parte del Governatore Regionale Raffaele Lombardo, una scelta che ridà fiducia ai cittadini Messinesi. Con il Procuratore Capo dr. Luigi Croce entra, dalla porta centrale, nel palazzo comunale non solo la operosità, onesta e produttiva, ma sopratutto la legalità, senza ombre di dubbi e di incertezze. Il dr, Luigi Croce non è stato mai un politico, ma un servitore dello Stato, in quanto un tecnico della legalità, e ciò basta ai messinesi che con il Suo incarico, guarderanno, con rinnovata fiducia, il domani della nostra città, da anni abbandonata e vilipesa, Buon lavoro Procuratore capo e da oggi Commissario regionale del Comune di Messina.

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  4. Finalmente un Commissario di altissimo profilo che sicuramente potrà dare un valido contributo all’avvio della procedura di risanamento economico finanziario del Comune di Messina.

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  5. programma completato al 99,99%……………………..

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  6. quindi adesso guarda carte e i segreti di palazzo zanca e associate…………… minkia inizia il rinnovamento una metà inquisiti prima delle prossime elezioni e inetti sotto torchio !! Alè …. speriamo.

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  7. se non sbaglio quando fu eletto Il giudice Provvidenti come sindaco si dissero le stesse cose che oggi vengono dette per il commissario se il buon giorno si vede dal mattino…………povera Messina quanto ancora ne vedrai!!!!!!

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  8. Signor Procuratore Luigi CROCE,oggi commissario regionale, a tutti gli effetti il nostro Sindaco non eletto,BENTORNATO a Messina.La sua nomina è il segnale che nella giunta Lombardo ha prevalso la linea della gravità della situazione finanziaria di palazzo Zanca strettamente correlata alla mancanza di etica e legalità,una citta dove nessuno rispetta le regole,favorita da chi l’amministra,parte politica e dirigenziale,sarebbe stato inopportuno un commissario dirigente regionale fra dirigenti comunali.Lei si troverà subito una patata bollente lasciata da Giuseppe Buzzanca, dovrà preparare la delibera sulle aliquote IMU da far votare al Consiglio Comunale,toccherà all’organo elettivo emendarla o votarla senza modifiche.Troverà una patatina bollente,la nota del dirigente Romolo Dell’Acqua,controfirmata da altri due dirigenti,Coglitore e Di Leo,che indicano l’inasprimento delle aliquote a fronte della situazione finanziaria del Comune.E’ una invasione di campo inaccettabile,gravissima sotto l’aspetto democratico e delle norme vigenti, nell’ambito delle funzioni di gestione che spettano ai dirigenti,che devono,dico DEVONO,essere TERZI rispetto alle scelte politiche e gli interessi del cittadino.
    Ai dirigenti spettano sulle deliberazioni i pareri di regolarità tecnica,contabile e di legittimità,PUNTO.Spetta a Lei raffreddare la patatina bollente,sarebbe un OTTIMO segnale per Messina che i dirigenti rientrassero nel campo delle loro funzioni,facessero funzionare meglio gli uffici e nel caso di Romolo Dell’Acqua ridurre l’evasione o l’elusione dell’ICI prima dell’IMU oggi.BUON LAVORO E BUONA FORTUNA AI MESSINESI

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  9. E’ norma giudicare gli amministratori dai fatti e, sopratutto, dai numeri, e non dalle chiacchiere. Durante il periodo in cui il dr. Provvidenti operò come Sindaco della città di Messina (1994/1998) lo stesso non fece MAO ricorso alle anticipazioni di tesoreria, operazione diventa, ormai, strutturale per garantire sopravvivenza all’amministrazione, anzi, come si rileva dal “Bilancio consuntivo 2008 approvato dal consiglio comunale con delibera n. 57/c del 30/09/1999, il Comune di Messia, a conclusione della gestione Provvidenti, deteneva una disponibilità liquida depositata presso la cassa dell’allora tesoriere dell’ente banco Ambrosiano Veneto per un importo complessivo di lire 48.008.654681 (realtà e non fantasie)

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  10. Mentre nelle due città siciliane tutto quello che Lei ha elencato per la città di Messina non accade e non e mai accaduto. Vero? Ma mi faccia il piacere, si ricordi che anche il comune di catania era nei guai finanziari, che cosa ha fatto la regione? Ha dirottato bei soldini di noi contribuenti per risanare il loro debito. Quando si deve parlar male di questa città lo sappiamo far bene, come se nel resto d Italia tutto questo non accade. Ma annatibinni…
    Siete solo chiacchieroni e sapete sempre lamentarvi.

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