Tentata estorsione di stampo mafioso a noto negozio di scarpe e borse

Tentata estorsione di stampo mafioso a noto negozio di scarpe e borse

Veronica Crocitti

Tentata estorsione di stampo mafioso a noto negozio di scarpe e borse

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venerdì 10 Ottobre 2014 - 08:38

Le indagini erano scattate lo scorso febbraio. Monitoraggio continuo, appostamenti e lavoro minuzioso hanno permesso ai militari dell'Arma di chiudere il cerchio ed arrestare Angelo Crisafi.

Avrebbe più volte tentato di estorcere denaro, non risparmiando intimidazioni mafiose, ad un famoso negozio di scarpe e borse della zona di Tremestieri. In almeno tre occasioni, infatti, si sarebbe presentato come appartenente di un noto gruppo criminale della zona di Messina Sud, già in passato alle prese con la giustizia per associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni (in particolare anche nei confronti dello stesso negozio, nel 2005) ed avrebbe chiesto del direttore.
Angelo Crisafi, messinese di 48 anni già noto alle Forze dell’Ordine, è stato rinchiuso in carcere e adesso dovrà rispondere di tentata estorsione, con l’aggravante di intimidazioni di tipo mafioso.
Le indagini, scattate lo scorso febbraio, hanno velocemente condotto i militari dell’Arma della Stazione di Messina Tremestieri, coordinati dal Nucleo Operativo di Messina Sud, a far luce sui diversi episodi, metterli insieme e chiudere velocemente il cerchio.
Secondo quanto emerso da appostamenti e continui monitoraggi della zona, Crisafi usava presentarsi nel negozio e, per “premere” maggiormente, usava identificarsi come esponente di un gruppo criminale che, già nel 2005, aveva avanzato richieste estorsive allo stesso negozio.
Grazie all’abile e minuzioso lavoro dei carabinieri, coordinati dai pm Liliana Todaro e Antonio Carchietti, mai nessuna estorsione messa in atto da Crisafi si è poi concretizzata. Ogni qual volta l’uomo si avvicinava al negozio, scattava il monitoraggio attento degli inquirenti. Lo stesso, essendo parente vicino ad esponenti del clan mafioso della zona, utilizzava quell’escamotage per mettere “pressione” al direttore del negozio affinché gli consegnasse il denaro. Adesso l’uomo si trova rinchiuso nel carcere di Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

2 commenti

  1. Questo xxxxxxxxxxxxxx!?! hahahah

    Deve fare xxxxxxxxxxxxxx tutti i giorni finche è in carcere poi quando esce xxxxxxxxx…

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  2. Questo xxxxxxxxxxxxxx!?! hahahah

    Deve fare xxxxxxxxxxxxxx tutti i giorni finche è in carcere poi quando esce xxxxxxxxx…

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