Sfiducia sì, sfiducia no: Accorinti “prigioniero politico” di Genovese e D’Alia

Sfiducia sì, sfiducia no: Accorinti “prigioniero politico” di Genovese e D’Alia

Danila La Torre

Sfiducia sì, sfiducia no: Accorinti “prigioniero politico” di Genovese e D’Alia

Tag:

giovedì 10 Marzo 2016 - 23:12

Nei giorni in cui tiene banco il dibattito sulla mozione di sfiducia, la figura del sindaco appare sempre più in balia di eventi che altri determineranno per lui. Il primo cittadino sembra imprigionato in una torre sotto la stretta sorveglianza dell’ex sindaco e del presidente nazionale dell’Udc

Oggi più che mai il destino della città è nelle mani dei deputati nazionali Francantonio Genovese e Gianpiero D’Alia. Cosa sarà della mozione di sfiducia, affannosamente inseguita da Pd e Sicilia Futura, dipende soprattutto dalle loro decisioni. A dirlo sono i numeri che il leader dell’Udc ed il nuovo capopopolo di Forza Italia vantano in Consiglio comunale.

Il partito azzurro può contare ufficialmente su 14 consiglieri e sotto sotto su almeno altri due o tre esponenti; il partito centrista, dal canto suo, di consiglieri ne ha cinque. Se Forza Italia e Udc decidessero, quindi, improvvisamente che la sfiducia “s’ha da fare”, la presentazione della mozione da portare in Aula diventerebbe un gioco da ragazzi. A quel punto, con i Dr ed il Pd sempre più determinati a staccare la spina ed Ncd favorevole all’opzione sfiducia, diventerebbe tutt’altro che proibitivo anche raggiungere il quorum di 27 consiglieri comunali, necessario per far approvare il documento che manderebbe a casa in un solo colpo sindaco, assessori e consiglio comunale.

Ma D’Alia e Genovese vogliono la sfiducia? Il punto è proprio questo. I due deputati, che alle prossime tornate elettorali (amministrative e regionali) potrebbero trovarsi ancora alleati – nonostante Genovese da esponente forzista militi adesso nel centrodestra – vogliono la sfiducia, ma non adesso (VEDI QUI) .

Analizzando le dinamiche in atto a Palazzo Zanca, l’immagine che ne viene fuori è, quindi, quella di uno strano triangolo composto da Genovese, D’Alia e dal sindaco Renato Accorinti, in cui quest’ultimo gioca – suo malgrado – il ruolo di “prigioniero politico”, costretto a subire scelte che soprattutto l’ex sindaco ed il leader centrista faranno per lui.

Se e quanto tempo ancora Accorinti resterà sindaco lo decideranno Genovese e D’Alia, che tuttavia prendono tempo e non hanno alcuna fretta di “sfrattare” Accorinti ed i suoi assessori dalla casa comunale. Non a caso, il presidente nazionale dell’Udc ha deciso di tenere a “bagnomaria” gli attuali alleati del centrosinistra che invocano la sfiducia, mostrandosi sordo alle richieste di dare via libera alla mozione che metterebbe fine all’era Accorinti alla soglia del terzo anno di mandato; mentre il deputato forzista fa sapere per bocca dei sui fedelissimi che il momento non è quello giusto, perché la città non può permettersi un nuovo commissariamento. Soprattutto un commissariamento targato Picciolo- Crocetta, tandem che con tutta probabilità sceglierebbe il nome del commissario che dovrebbe traghettare il Comune sino alle prossime amministrative.

L’obiettivo non dichiarato di D’Alia e Genovese è quello di scongiurare nuove elezioni amministrative prima di ottobre 2016 (si tratterebbe di sessione straordinaria) o ancora meglio di farle slittare alla primavera 2017. Se la mozione di sfiducia si votasse adesso, il Comune di Messina potrebbe, invece, agganciarsi alle amministrative di maggio/giugno prossimo. E questo è un rischio che né Genovese né D’Alia vogliono correre, trovandosi oggi in una fase in cui ci sono ancora alleanze, progetti per la città e posizionamenti personali da definire.

Se passasse la linea Pd-Dr-Ncd ed il documento sulla sfiducia si concretizzasse nei prossimi giorni, dovrebbe andare in discussione, così come stabilisce la legge, non prima di 10 giorni e non oltre 30 giorni dalla sua presentazione. Una volta approvata dall’Aula scatterebbe l’immediata cessazione dalla carica degli organi elettivi, vale a dire sindaco e consiglio comunale, e l’Assessorato regionale agli Enti locali dovrebbe nominare il commissario.

Calendario alla mano, per D’Alia e Genovese la mozione di sfiducia potrà essere votata in estate, se si avranno garanzie che la Regione istituirà la sessione straordinaria di ottobre per le amministrative, altrimenti i due deputati faranno in modo di tirare avanti sino a fine anno. A meno di colpi di scena a Roma o a Palermo.

In questo scenario, la figura del sindaco appare sempre più in balia di eventi che altri determineranno per lui. Un quadro sconfortante e politicamente poco edificante per il primo cittadino, che ha indotto persino l’ex candidato a sindaco, Gianfranco Scoglio, ad invocare, tramite un post su Fb, uno scatto d’orgoglio da parte di Accorinti, iconograficamente imprigionato in una torre sotto la stretta sorveglianza di Genovese e D’Alia: «Se veramente hai a cuore le sorti della ns città- scrive Scoglio – ti prego dimettiti e rompi questo disegno foriero di nuove sciagure e ridai voce agli elettori i quali se riterranno che hai operato bene ti riconfermeranno».

Ma Accorinti, come ha dichiarato ai nostri microfoni (vedi intervista video), non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro e a chi vuole sfiduciarlo manda il seguente messaggio: «Bisognerebbe proporre la sfiducia solo per fatti gravissimi».

A smentire questa affermazione c’è però una sentenza del Tar Sicilia – Catania del maggio 2011, che mette tre punti fermi: 1) la mozione di sfiducia al sindaco è caratterizzata da una elevatissima discrezionalità, sindacabile soltanto in casi di manifesta illogicità o evidente travisamento dei fatti; 2) l' articolo 10, comma 2, della legge 35/1997 della Regione Siciliana prevede sì come condizione di legittimità della mozione di sfiducia al sindaco, che essa sia «motivata», ma non contiene ulteriori precisazioni sulle modalità di questa motivazione; 3) in conseguenza, la motivazione della sfiducia al sindaco può essere non soltanto di tipo politico-giuridico-amministrativo, ma di carattere politico, e può legittimamente basarsi sulla diversità di orientamento politico tra sindaco e maggioranza consiliare.

La sentenza 1170 – emessa in seguito al ricorso di un sindaco sfiduciato, secondo cui la mozione avrebbe dovuto riferirsi a circostanze e fatti effettivamente accaduti ed esistenti, riconducibili ad una responsabilità del sindaco stesso – stabilisce, in sintesi, che la mozione di sfiducia può avere come motivazione semplicemente la diversità di orientamento politico tra il sindaco stesso e la maggioranza consiliare.

Una diversità di orientamento politico tra giunta e consiglio che, nel caso del Comune di Messina, il sindaco Accorinti, i suoi assessori ed i loro sostenitori rivendicano con forza dal primo giorno.

Danila La Torre

38 commenti

  1. CON LA FOTO DI QUESTI DUE MI AVETE ROVINATO LA GIORNATA. ACCIDENTI SONO EX ALLIEVI DI DON BOSCO COME LO SONO IO. ACCIDENTI

    0
    0
  2. CON LA FOTO DI QUESTI DUE MI AVETE ROVINATO LA GIORNATA. ACCIDENTI SONO EX ALLIEVI DI DON BOSCO COME LO SONO IO. ACCIDENTI

    0
    0
  3. Cara Rosaria, l’analisi mi sembra come sempre corretta. La situazione è oggettivamente disastrosa. Te lo dice un elettore di Renato che dalla prima ora ha sperato che la novità e la rottura rappresentate dal movimento CMB avrebbero portato beneficio alla nosta città. Ma è evidente che non è stato così. E un minimo di onestà intellettuale deve portare tutti i sostenitori di Accorinti (tra i quali c’ero anch’io) ad ammetterlo, a meno che non vogliamo svolgere il solito tipico ruolo italiano di tifosi divisi in fazioni e col paraocchi. Il fallimento è su tutti i fronti. Ma adesso? Il balletto sfiducia sì-sfiducia no dice chiaramente che la maggior parte dei politici, dietro belle parole, nasconde un totale disinteresse (1- segue)

    0
    0
  4. Cara Rosaria, l’analisi mi sembra come sempre corretta. La situazione è oggettivamente disastrosa. Te lo dice un elettore di Renato che dalla prima ora ha sperato che la novità e la rottura rappresentate dal movimento CMB avrebbero portato beneficio alla nosta città. Ma è evidente che non è stato così. E un minimo di onestà intellettuale deve portare tutti i sostenitori di Accorinti (tra i quali c’ero anch’io) ad ammetterlo, a meno che non vogliamo svolgere il solito tipico ruolo italiano di tifosi divisi in fazioni e col paraocchi. Il fallimento è su tutti i fronti. Ma adesso? Il balletto sfiducia sì-sfiducia no dice chiaramente che la maggior parte dei politici, dietro belle parole, nasconde un totale disinteresse (1- segue)

    0
    0
  5. per la collettività e che le loro manovre sono dettate da biechi interessi e convenienze di parte, e giochi sporchi sulla pelle di questa martoriata e devastata città. Siamo rappresentati da una classe dirigente e politica oggettivamente scarsa. Mi spiace dirlo, ma la colpa è anche e soprattutto nostra. Nessuno escluso. “Anche se ci crediamo assolti, siamo comunque coinvolti” Sono lo specchio di questa città, rappresentano noi stessi, l’immagine riflessa del nostro egoismo, della nostra carenza assoluta di senso civico e amore per ciò che è pubblico e non sta solo nel nostro orticello domestico. Sono i degni rappresentanti di tutti noi elettori che li abbiamo messi su quelle poltrone da cui non vogliono più schiodarsi. (2-segue)

    0
    0
  6. per la collettività e che le loro manovre sono dettate da biechi interessi e convenienze di parte, e giochi sporchi sulla pelle di questa martoriata e devastata città. Siamo rappresentati da una classe dirigente e politica oggettivamente scarsa. Mi spiace dirlo, ma la colpa è anche e soprattutto nostra. Nessuno escluso. “Anche se ci crediamo assolti, siamo comunque coinvolti” Sono lo specchio di questa città, rappresentano noi stessi, l’immagine riflessa del nostro egoismo, della nostra carenza assoluta di senso civico e amore per ciò che è pubblico e non sta solo nel nostro orticello domestico. Sono i degni rappresentanti di tutti noi elettori che li abbiamo messi su quelle poltrone da cui non vogliono più schiodarsi. (2-segue)

    0
    0
  7. Quellicheceranoprima hanno devastato, distrutto la città. Quellichecisonoggi sono stati un fallimento e la stanno portando al disastro finale. Ma quellichecisarannodomani siamo sicuri che saranno migliori? O non saranno una ulteriore conferma dell’inadeguatezza della classe dirigente cittadina? Rimettere la città in mano a Genovese, D’alia, o i soliti noti, o affidarla a qualche grillino automa succube e telecontrollato dalle coppia Casaleggio-Grillo sarà una buona cosa? Non lo so. Mi arrendo. Non vedo futuro per questa martoriata città. Tremo pensando al futuro dei miei figli. Temo che Messina sia definitivamente morta e non si potrà mai più risollevare. Potrai dirmi, ma tu che soluzioni hai, cosa proponi? (3-segue)

    0
    0
  8. Quellicheceranoprima hanno devastato, distrutto la città. Quellichecisonoggi sono stati un fallimento e la stanno portando al disastro finale. Ma quellichecisarannodomani siamo sicuri che saranno migliori? O non saranno una ulteriore conferma dell’inadeguatezza della classe dirigente cittadina? Rimettere la città in mano a Genovese, D’alia, o i soliti noti, o affidarla a qualche grillino automa succube e telecontrollato dalle coppia Casaleggio-Grillo sarà una buona cosa? Non lo so. Mi arrendo. Non vedo futuro per questa martoriata città. Tremo pensando al futuro dei miei figli. Temo che Messina sia definitivamente morta e non si potrà mai più risollevare. Potrai dirmi, ma tu che soluzioni hai, cosa proponi? (3-segue)

    0
    0
  9. Il dramma è che la rassegnazione e la frustrazione mi hanno vinto e non riesco più a proporre alcunchè. “Io di risposte non ne ho (…) io più di tanto non posso fare” (fine)

    P.S: Scusa Danila, ho introdotto cara Rosaria, ma in effetti tutti i vostri ultimi articoli sarebbero meritevoli di riflessioni e approfondimenti vista la situazione tragica, e ho sbagliato l’intestazione. Perdonatemi la svista.

    0
    0
  10. Il dramma è che la rassegnazione e la frustrazione mi hanno vinto e non riesco più a proporre alcunchè. “Io di risposte non ne ho (…) io più di tanto non posso fare” (fine)

    P.S: Scusa Danila, ho introdotto cara Rosaria, ma in effetti tutti i vostri ultimi articoli sarebbero meritevoli di riflessioni e approfondimenti vista la situazione tragica, e ho sbagliato l’intestazione. Perdonatemi la svista.

    0
    0
  11. Nicolò D'Agostino 11 Marzo 2016 09:08

    Sì, vuol dire rimettere la città nelle mani dei comitati di affari che l’hanno depredata.
    No, vuol dire dare tempo alla Divina Provvidenza di far sorgere in città una classe politica all’altezza di servirla.

    0
    0
  12. Nicolò D'Agostino 11 Marzo 2016 09:08

    Sì, vuol dire rimettere la città nelle mani dei comitati di affari che l’hanno depredata.
    No, vuol dire dare tempo alla Divina Provvidenza di far sorgere in città una classe politica all’altezza di servirla.

    0
    0
  13. Caro FELICEE condivido pienamente la tua riflessione,ma non mi presterò a fare di ACCORINTI il capro espiatorio,permettendo a chi ha devastato Messina di rifarsi una verginità perduta per sempre. L’indebitamento di oltre mezzo miliardo di euro è stato causato da chi ha amministrato Messina,da FORZA ITALIA in particolare,con un PARTITO DEMOCRATICO silente all’opposizione. INDEBITAMENTO utilizzato per raccogliere consenso nelle urne. Caro FELICEE, oltre la lagna sulla sfiducia questi “salvatori di Messina” non parlano di proposte concrete, non dicono ai messinesi con quali entrate alternative,a quelle individuate da SIGNORINO,intendono onorare i nostri debiti,o come farebbero a chiudere il previsionale in presenza di residui vetusti truccati.

    0
    0
  14. Caro FELICEE condivido pienamente la tua riflessione,ma non mi presterò a fare di ACCORINTI il capro espiatorio,permettendo a chi ha devastato Messina di rifarsi una verginità perduta per sempre. L’indebitamento di oltre mezzo miliardo di euro è stato causato da chi ha amministrato Messina,da FORZA ITALIA in particolare,con un PARTITO DEMOCRATICO silente all’opposizione. INDEBITAMENTO utilizzato per raccogliere consenso nelle urne. Caro FELICEE, oltre la lagna sulla sfiducia questi “salvatori di Messina” non parlano di proposte concrete, non dicono ai messinesi con quali entrate alternative,a quelle individuate da SIGNORINO,intendono onorare i nostri debiti,o come farebbero a chiudere il previsionale in presenza di residui vetusti truccati.

    0
    0
  15. Caro FELICEE non voglio sottrarmi alla discussione sulle aspettative nei confronti di ACCORINTI, per placare la rabbia contro #quellichec’eranoprima# il buon RENATO doveva scegliere la strada del dissesto finanziario e non quella del piano di riequilibrio, lasciare a tre sconosciuti commissari l’amministrazione del debito e ai magistrati contabili la punizione dei responsabili. Stessa cosa per MessinAmbiente e ATM, gli rinfacciamo di non aver portato i libri in tribunale. Se ci pensi per RENATO era la strada più facile, avrebbe amministrato il presente senza problemi, quelli sarebbero rimasti ai commissari e a lui la rielezione sicura. La sua lealtà gli ha fatto scegliere la strada più difficile,non ha messo nel conto la slealtà degli altri

    0
    0
  16. Caro FELICEE non voglio sottrarmi alla discussione sulle aspettative nei confronti di ACCORINTI, per placare la rabbia contro #quellichec’eranoprima# il buon RENATO doveva scegliere la strada del dissesto finanziario e non quella del piano di riequilibrio, lasciare a tre sconosciuti commissari l’amministrazione del debito e ai magistrati contabili la punizione dei responsabili. Stessa cosa per MessinAmbiente e ATM, gli rinfacciamo di non aver portato i libri in tribunale. Se ci pensi per RENATO era la strada più facile, avrebbe amministrato il presente senza problemi, quelli sarebbero rimasti ai commissari e a lui la rielezione sicura. La sua lealtà gli ha fatto scegliere la strada più difficile,non ha messo nel conto la slealtà degli altri

    0
    0
  17. In quattro parole ha espresso la sacrosanta verità.
    I miei complimenti.

    Salvatore

    0
    0
  18. In quattro parole ha espresso la sacrosanta verità.
    I miei complimenti.

    Salvatore

    0
    0
  19. Hardfreelance 11 Marzo 2016 11:32

    Caro Felicee, sfugge nell’analisi la seguente equazione:
    “Quellidiprima” = “quellidiadesso” (sotto copertura!) = “quellididomani”
    Il risultato? I nostri ragazzi fuggono da Messina!

    0
    0
  20. Hardfreelance 11 Marzo 2016 11:32

    Caro Felicee, sfugge nell’analisi la seguente equazione:
    “Quellidiprima” = “quellidiadesso” (sotto copertura!) = “quellididomani”
    Il risultato? I nostri ragazzi fuggono da Messina!

    0
    0
  21. Egr. Mariedit,
    lungi da me voler fare di Renato il capro espiatorio di tutti i mali cittadini, ma oggettivamente ha deluso.
    Lungi da me nutrire la benché minima stima nei confronti di chi c’era prima.
    Lungi da me cullare illusioni per quelli che verranno dopo.
    Sul consiglio comunale e su questa pantomima non dico più nulla per decenza, perchè il mio fegato non lo consente e per non incorrere nelle censure di tempostretto.
    La tragedia è proprio questa: quellidiprima ‘no’, quellididopo: ‘terrorpanico’, quellidiadesso (con tutte le giustificazioni del caso) ‘largamente insufficienti’.
    Ma qualcuno dovrà pur amministrare. Cosa c’è rimasto? In cosa sperare, a meno di non organizzare pellegrinaggi a Lourdes, Medjugorie, Fatima, Loreto, etc.?

    0
    0
  22. Egr. Mariedit,
    lungi da me voler fare di Renato il capro espiatorio di tutti i mali cittadini, ma oggettivamente ha deluso.
    Lungi da me nutrire la benché minima stima nei confronti di chi c’era prima.
    Lungi da me cullare illusioni per quelli che verranno dopo.
    Sul consiglio comunale e su questa pantomima non dico più nulla per decenza, perchè il mio fegato non lo consente e per non incorrere nelle censure di tempostretto.
    La tragedia è proprio questa: quellidiprima ‘no’, quellididopo: ‘terrorpanico’, quellidiadesso (con tutte le giustificazioni del caso) ‘largamente insufficienti’.
    Ma qualcuno dovrà pur amministrare. Cosa c’è rimasto? In cosa sperare, a meno di non organizzare pellegrinaggi a Lourdes, Medjugorie, Fatima, Loreto, etc.?

    0
    0
  23. Il buon on. Nino Germanà forse dovrà un po’ frenare la corsa alla sifducia, dovendosi preoccupare degli arresti per corruzione in appalti pubblici che è toccata al suocero (Ricciardello)…

    0
    0
  24. Il buon on. Nino Germanà forse dovrà un po’ frenare la corsa alla sifducia, dovendosi preoccupare degli arresti per corruzione in appalti pubblici che è toccata al suocero (Ricciardello)…

    0
    0
  25. Franco Caliri 11 Marzo 2016 12:55

    Lo ripeto: lo scalzo ha solo una via d’uscita, per causare problemi ai politicanti messinesi: DIMETTERSI!
    Le dimissioni, al di là dei proclami, dei distinguo e delle affermazioni di convenienza, non le vuole nessuno. Se il tibetano avesse ancora la dignità che gli riconoscevo prima della sua discesa in campo, si dimetterebbe. Purtroppo, però, è ostaggio dei suoi compari che non vogliono perdere i soldi che ogni mese percepiscono (lui stesso non vuole rinunciare ai soldi…) e non si dimetterà mai. Sui politicanti di cui sopra, megli stendere un velo pietoso…. a loro interessa la gestione del potere, certamente, non sono interessati alle sorti di questa città (altrimenti si sarebbero data, da tempo, una mossa!)

    0
    0
  26. Franco Caliri 11 Marzo 2016 12:55

    Lo ripeto: lo scalzo ha solo una via d’uscita, per causare problemi ai politicanti messinesi: DIMETTERSI!
    Le dimissioni, al di là dei proclami, dei distinguo e delle affermazioni di convenienza, non le vuole nessuno. Se il tibetano avesse ancora la dignità che gli riconoscevo prima della sua discesa in campo, si dimetterebbe. Purtroppo, però, è ostaggio dei suoi compari che non vogliono perdere i soldi che ogni mese percepiscono (lui stesso non vuole rinunciare ai soldi…) e non si dimetterà mai. Sui politicanti di cui sopra, megli stendere un velo pietoso…. a loro interessa la gestione del potere, certamente, non sono interessati alle sorti di questa città (altrimenti si sarebbero data, da tempo, una mossa!)

    0
    0
  27. Deve andare via, non perchè devono decidere questi due persone, lo chiede la maggioranza del popolo Messinese.
    Free Messina .

    0
    0
  28. Deve andare via, non perchè devono decidere questi due persone, lo chiede la maggioranza del popolo Messinese.
    Free Messina .

    0
    0
  29. Franco Caliri 11 Marzo 2016 17:01

    Perché, il tibetano, quando si è candidato, ha spiegato come avrebbe fatto a sanare i debiti? Si? allora non è riuscito nel suo intento e deve andare via! No? allora stai accusando chi ancora dovrebbe candidarsi degli errori che ha fatto lo scalzo. E poi, vedo che vivi nel terrore che il prossimo sindaco sia espressione della vecchia politica. Sei sicuro che sarà così? Se il primo scalzo di turno ha cavalcato l’onda del malcontento ed è stato, ahimè, eletto, chi lo dice che un altra persona, estranea alla vecchia politica, non ottenga lo stesso risultato? Andiamo a votare, con la speranza di non trovare più, sul nostro cammino, un fanfarone

    0
    0
  30. Franco Caliri 11 Marzo 2016 17:01

    Perché, il tibetano, quando si è candidato, ha spiegato come avrebbe fatto a sanare i debiti? Si? allora non è riuscito nel suo intento e deve andare via! No? allora stai accusando chi ancora dovrebbe candidarsi degli errori che ha fatto lo scalzo. E poi, vedo che vivi nel terrore che il prossimo sindaco sia espressione della vecchia politica. Sei sicuro che sarà così? Se il primo scalzo di turno ha cavalcato l’onda del malcontento ed è stato, ahimè, eletto, chi lo dice che un altra persona, estranea alla vecchia politica, non ottenga lo stesso risultato? Andiamo a votare, con la speranza di non trovare più, sul nostro cammino, un fanfarone

    0
    0
  31. abbiamo capito . quando a Messina non ci saranno più auto in doppia fila, l’erogazione dell’acqua sarà regolare come anche la raccolta rifiuti vuol dire che il sig. Caliri è diventato sindaco di Messina perchè visto che critica di continuo Accorinti vuol dire che lui sa come risolvere i problemi della città

    0
    0
  32. abbiamo capito . quando a Messina non ci saranno più auto in doppia fila, l’erogazione dell’acqua sarà regolare come anche la raccolta rifiuti vuol dire che il sig. Caliri è diventato sindaco di Messina perchè visto che critica di continuo Accorinti vuol dire che lui sa come risolvere i problemi della città

    0
    0
  33. Franco Caliri 12 Marzo 2016 08:59

    Vorrei dire agli ignoranti che critico lo scalzo perché ho condiviso con lui il percorso che lo ha portato alla candidatura, l’ho appoggiato e mi sono speso per lui. Lui, però, ha tradito me e quelli che lo hanno appoggiato disinteressatamente, buttandosi tra le braccia di chi lo ha usato e lo usa per scopi che nulla hanno a che vedere con la città e con la politica. Ribadisco agli ignoranti che Caliri non ha velleità di alcun tipo, non è in vendita, cosa che non possono dire tutti quelli che attorniano il tibetano.
    Se un sindaco non è in grado di far fronte alle auto in doppia fila, alla mancata erogazione dell’acqua e alla normale raccolta dei rifiuti è un sindaco che ha fallito il suo mandato e deve tornare a casa, non pensare ai soldi

    0
    0
  34. Franco Caliri 12 Marzo 2016 08:59

    Vorrei dire agli ignoranti che critico lo scalzo perché ho condiviso con lui il percorso che lo ha portato alla candidatura, l’ho appoggiato e mi sono speso per lui. Lui, però, ha tradito me e quelli che lo hanno appoggiato disinteressatamente, buttandosi tra le braccia di chi lo ha usato e lo usa per scopi che nulla hanno a che vedere con la città e con la politica. Ribadisco agli ignoranti che Caliri non ha velleità di alcun tipo, non è in vendita, cosa che non possono dire tutti quelli che attorniano il tibetano.
    Se un sindaco non è in grado di far fronte alle auto in doppia fila, alla mancata erogazione dell’acqua e alla normale raccolta dei rifiuti è un sindaco che ha fallito il suo mandato e deve tornare a casa, non pensare ai soldi

    0
    0
  35. ho capito visto che il sig. Caliri parla spesso di “ignoranza ” si sarà arrabbiato perchè mi son dimenticato dell’Università . Provvedo subito : non solo con Caliri sindaco non avremo più spazzatura fuori dai cassonetti e sporcizia nelle strade, auto in doppia fila, ritardi dei bus o del tram, disservizi idrici ma l’Università di Messina diventerà la prima d’Italia e così anche l’ignoranza è servita .

    0
    0
  36. ho capito visto che il sig. Caliri parla spesso di “ignoranza ” si sarà arrabbiato perchè mi son dimenticato dell’Università . Provvedo subito : non solo con Caliri sindaco non avremo più spazzatura fuori dai cassonetti e sporcizia nelle strade, auto in doppia fila, ritardi dei bus o del tram, disservizi idrici ma l’Università di Messina diventerà la prima d’Italia e così anche l’ignoranza è servita .

    0
    0
  37. condivido in pieno lasci Massina come ho fatto io i primi tempi sono difficili ma con il tempo si ambienta in una nuova città e Messina se la dimentica come ho fatto io

    0
    0
  38. condivido in pieno lasci Massina come ho fatto io i primi tempi sono difficili ma con il tempo si ambienta in una nuova città e Messina se la dimentica come ho fatto io

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007