Ok della giunta alle delibere “targate” Sparso: spazio ai privati nella realizzazione degli alloggi di edilizia popolare

Ok della giunta alle delibere “targate” Sparso: spazio ai privati nella realizzazione degli alloggi di edilizia popolare

ELENA DE PASQUALE

Ok della giunta alle delibere “targate” Sparso: spazio ai privati nella realizzazione degli alloggi di edilizia popolare

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venerdì 23 Settembre 2011 - 00:04

Nel corso della seduta di ieri pomeriggio il rappresentante della giunta Buzzanca ha ottenuto parere favorevole anche al regolamento per l’assegnazione alloggi e alla proposta di scorrimento “prioritario” in graduatoria per gli abitanti di Fondo Saccà, Fondo Fucile e via Bisignano

Prg del risanamento, regolamento per l’assegnazione degli alloggi e priorità nelle graduatorie per gli abitanti delle baracche di Fondo Saccà, Fondo Fucile e via Bisignano escluse dagli interventi di demolizione. Questi gli “oggetti” delle delibere proposte dall’assessore al ramo Roberto Sparso e
approvate nel corso della seduta di giunta tenutasi ieri pomeriggio a Palazzo Zanca. La principale novità riguarda ciò che Sparso ha definito “Piano regolatore del risanamento”, che punta al coinvolgimento dei privati nella realizzazione di alloggi di edilizia popolare, in zona ovviamente da individuare sulla base del Prg (quello vero, ndr) esistente e concordate con l’amministrazione comunale. «L’idea di rivolgerci al privato – spiega Sparso – è legata principalmente all’esigenza di accelerare le procedure di costruzione delle abitazioni per cercare di poter effettivamente “svuotare” del tutto le aree che vengono sottoposte a risanamento, altrimenti non si potrà mai fare un intervento radicale. Tutto ovviamente sulla base di un accordo ben specifico da individuare con il Comune».

Delle altre due proposte alcune anticipazioni erano già state fornite nelle settimane scorse (vedi articoli correlati): il documento sulle assegnazioni, composto da 24 articoli, mira a regolare, una volta per tutte, il sistema di assegnazione degli appartamenti alloggi nella città dello Stretto: esso però non riguarda il filone del risanamento cittadino, già regolato dalla legge regionale speciale 10/90, ma i criteri relativi all’attribuzione delle case per l’emergenza abitativa. In quest’ultimo caso, infatti, il Comune di Messina ha affrontato la questione con un Bando di concorso pubblico per l’assegnazione provvisoria di alloggi disponibili redatto con determinazione dirigenziale del 5 gennaio 2009 nel rispetto degli indirizzi e dei principi forniti con delibera della giunta municipale del 16 ottobre 2008. Successivamente è stato istituito, per una maggiore trasparenza, un registro pubblico tenuto dall’ufficio competente del dipartimento Risanamento su cui vengono annotati gli alloggi disponibili ed assegnati. Il nuovo regolamento punta proprio a una maggiore disciplina di tale ambito, anche perché, come evidenziato dallo stesso Sparso, il bando ha alimentato solo la speranza di poter ottenere un alloggio che al momento è invece, nulla considerando che a fronte di zero appartamenti disponibili, sono state presentate circa 780 domande.

L’ultima delibera riguarda invece la priorità che verrà data agli abitanti non rientrati tra le graduatorie degli aventi diritto e le cui baracche, per questo, sono state escluse dagli interventi di bonifica e demolizione che stanno interessando i lotti di Fondo Saccà Fucile e via Bisignano. I nuclei familiari rimasti, si trovano quindi costretti a vivere tra le macerie delle strutture abbattute, in mezzo all’immondizia e al degrado. E la violenta pioggia di qualche giorno fa ha contribuito ad evidenziare tutta la gravità di una situazione al limite dell’emergenza sanitaria: l’acqua è filtrata nei tetti delle fatiscenti strutture rimaste in piedi, che i vigili del fuoco hanno ufficialmente “marchiato” come inagibili. (ELENA DE PASQUALE)

(foto Sturiale)

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