Sei anni fa la tragedia del "Rifugio del Falco". In ricordo di Lucia Natoli

Sei anni fa la tragedia del “Rifugio del Falco”. In ricordo di Lucia Natoli

Sei anni fa la tragedia del “Rifugio del Falco”. In ricordo di Lucia Natoli

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sabato 17 Agosto 2013 - 07:25

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Fabio Costantino, psicologo e giudice onorario del Tribunale per i Minori di Messina. Lucia Natoli era il direttore dell'Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Messina e perse la vita nel tragico rogo del "Rifugio del Falco", avvenuto il 22 agosto 2007

“Sono trascorsi sei anni dalla morte, nella tragedia del “Rifugio del Falco”, di una donna straordinaria ed indimenticabile: Lucia Natoli.

La dott.ssa Lucia Natoli era il Direttore dell’ USSM (Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Messina) ma sopratutto era una donna di Stato, rispettosissima delle Istituzioni e con una umanità incredibile.

Questa mia per far conoscere alla città una straordinaria professionista che ha strappato dalla strada molti ragazzi probabilmente condannati ad un destino di “Malavita”.

Si deve a Lucia Natoli la nascita della prima Comunità per Minori a Messina diretta da un giovanissimo Padre Francesco Pati di cui era amica e supervisore; il progetto sul Centro antiviolenza, curando la formazione dei
primi volontari; le prime “Borse lavoro” per minori del circuito penale; il progetto “Amico Esperto” di cui pubblicò i risultati; la nascita della “Educativa Domiciliare”; il contributo al tavolo tecnico Prefettizio sul “Protocollo Operativo in tema di abuso all’infanzia”; la costruzione del “Filo Rosso” rete di Associazioni e Servizi per i Minori.

Nel 2006, l’Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Messina, divenne, grazie a Lucia Natoli, Sede della Tavistock Clinic di Londra, prestigiosa Scuola di Formazione e Ricerca Psicoanalitica, che avvio’, in quell’anno, il primo biennio formativo a Messina.

E’ stata Professore a contratto “Psicologia della famiglia” presso l’ Università di Messina facendosi amare dagli studenti per la sua cultura e disponibilità.

Pochi mesi prima della sua scomparsa firmo’ un Protocollo d’Intesa con l’Università la Sapienza di Roma per un progetto di ricerca che aveva lo scopo di studiare gli indicatori di rischio ,sociali e psicologici, di comportamenti devianti per prevenire la delinquenza minorile e recuperare ragazzi pregiudicati.

Negli ultimi giorni stava lavorando allo Statuto di una Associazione per Minori ed Adolescenti che sarebbe diventata Laboratorio per Politiche innovative a favore di bambini e ragazzi della città : quello che oggi chiamano il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Era un fiume in piena, lavorava freneticamente e si faticava a starle dietro. Sono molti i ricordi che mi sono tornati in mente in questi giorni ma forse uno su tutti descrive la sua personalità.

Il giorno in cui uno dei suoi ragazzi più difficili fu condannato a 6 anni di reclusione la vidi commossa e scossa. La sentenza aveva definitivamente sancito la scelta del giovane per la criminalità.

Lucia era distrutta e ricordo che mi disse:<< Oggi abbiamo perso due volte : non abbiamo compiuto il mandato che lo Stato ci ha affidato e abbiamo consegnato all'inferno un ragazzo per molto tempo>>.

Aveva fatto di tutto per quel giovane e sapeva che per ogni ragazzo non recuperato la città sarebbe stata meno sicura.

Ho nostalgia di quegli anni e dei suoi insegnamenti; era generosissima con i suoi allievi ricordando sempre loro doveri e valori, che non barattava mai con niente.

Ho voluto e voglio molto bene a Lucia Natoli, rimanendole grato per tutta la vita per gli insegnamenti, l’amicizia e le opportunità. Oggi scrivo di lei perché ho nostalgia, per raccontare di una concittadina che ha speso la vita per il bene della comunità.

Il tempo consuma eventi, distorce i confini dei ricordi ma lascia intatto il senso di un incontro che cambia la vita. Ognuno ha qualcuno a cui essere grato, io ho lei. La gratitudine e’ un fiore di campo che nasce spontaneo, senza cura, senza semina. E’ il sentimento di chi ha ricevuto senza chiedere, di chi e’ rimasto stupito da un gesto che ha creduto di non meritare.

La gratitudine e’ il profumo dei ricordi che ti avvolge in maniera inaspettata; e’ la luce che ti raggiunge quando pensi di esserti perso; e’ la melodia che ti coccola nel segreto dei tuoi pensieri; e’ la mano che ti tira quando pensi di aver perso la speranza; e’ l’incontro inatteso che ti realizza un sogno; e’ un figlio che ti legge dentro quando non trovi le parole; e’ l’impellente bisogno di curare chi si e’ preso cura di noi. Conservo ancora il suo ultimo sms in cui mi scriveva semplicemente “Buon Lavoro”: la sua ultima carezza, il suo ultimo saluto.

Lucia Natoli e’ morta il 22 agosto 2007 al “Rifugio del Falco”, mentre festeggiava il compagno della sua vita Matteo Cucinotta, (anch’egli morto in quella tragedia) sindacalista onesto, competente, intelligentissimo. Ha lasciato Valeria, sua figlia, il suo amore. Nel 2009 il Ministero della Giustizia Le ha intitolato il ” Centro di Prima Accoglienza per Minori” presso il Tribunale dei Minori di Messina. Grazie Lucia, noi allievi ti ricordiamo con grande affetto. Sarei felicissimo di ritrovarmi con la famiglia di Lucia, con Saro Visicaro ed il suo Osservatorio, i colleghi, gli amici e tutta la città a festeggiare l’intitolazione di una strada e o di una rotatoria della città a Lucia Natoli”.

3 commenti

  1. Una donna!
    Chiunque ha incontrato Lucia Natoli non può non ricordarla. Una donna che riusciva ad abbracciarti con uno sguardo; generosissima nel regalare consigli e suggerimenti con misura e affetto. Donna di umanità straordinaria che riusciva a vedere il bello dove era inimmaginabile trovarlo, che riusciva ad andare oltre ogni apparenza, che riusciva a stanare il brutto dove tutti vedevano solo bello…una donna, un esempio per noi donne, per tante donne impegnate nel sociale, per tanti uomini che erano e sono alla ricerca di un’umanita’ smarrita. Ciao Lucia, grazie!

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  2. Antonella Cocchiara 17 Agosto 2013 08:50

    Propongo una raccolta di firme da presentare all’assessore Sergio Todesco per intitolare a Lucia Natoli una strada o una piazza nel villaggio di Santa Lucia sopra Contesse, dove nella seconda metà degli anni ’70 Lucia e altre volontarie e militanti dell’Udi aprirono – nell’inerzia delle istituzioni – il primo consultorio familiare della città

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  3. Che donna… Manca una persona come lei in questa città.

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