Turismo a Messina, la proposta: “Puntiamo su quello sportivo, culturale e congressuale”

Turismo a Messina, la proposta: “Puntiamo su quello sportivo, culturale e congressuale”

Emanuela Giorgianni

Turismo a Messina, la proposta: “Puntiamo su quello sportivo, culturale e congressuale”

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giovedì 20 Agosto 2020 - 07:45

“Un’azione volta a promuovere nel territorio urbano eventi sportivi, congressuali, d’istruzione, di rilievo nazionale e internazionale”: la strategia dei consiglieri Cacciotto e Gioveni per il turismo a Messina.

Il turismo rappresenta per la città dello Stretto un elemento imprescindibile di crescita e sviluppo. Messina è piena di bellezza, che andrebbe meglio valorizzata. Sono tante le forme diverse di turismo su cui è possibile puntare per ripartire.

Da qui nasce la proposta che i consiglieri Alessandro Cacciotto (Terza Municipalità) e Libero Gioveni (Consiglio Comunale) inoltrano al Sindaco Cateno De Luca, all’Assessore al Turismo Vincenzo Caruso e all’ Assessore allo Sport Francesco Gallo. Incentivare un turismo sportivo, congressuale e di gruppo.

L’esempio di Catania

Il punto di riferimento è la vicina Catania. La città, infatti, ha sperimentato forme di turismo fondate sullo sport, sulle attività congressuali, sulle attività di gruppo o d’istruzione.

“Trattasi di una azione che mira a promuovere nel territorio urbano eventi di rilievo nazionale e internazionale, con pernottamenti nelle strutture alberghiere locali, mediante incentivi economici agli enti organizzatori, fondi che il Comune attinge dagli introiti dell’imposta di soggiorno, con l’erogazione di contributi economici fino a 18 mila euro in base al numero dei pernottamenti determinati dall’evento, un meccanismo trasparente volto a premiare chi incrementa l’arrivo di nuovi eventi turistici e sportivi” spiegano i consiglieri.

A Catania, inoltre, è vasto il bacino del turismo dello sport, congressuale e scolastico che potrà presentare domanda di rimborso, innescando un circolo virtuoso a vantaggio del Comune e degli operatori da cui, per i consiglieri, dovremmo trarre esempio: “il turismo sportivo, che passa inevitabilmente da una “profonda ristrutturazione” della macchina sportiva primo fra tutti dell’impiantistica, nonché il turismo congressuale, con un palazzo della cultura che sia al centro dei congressi, ed il turismo scolastico, possono rappresentare la svolta economica della città”.

Gli investimenti della Regione

Nessun momento sembra più propizio di questo per iniziare. Infatti, l’Assessore Regionale al Turismo, Manlio Messina ha preannunciato un grosso investimento della Regione, circa 20 milioni di euro, per la promozione turistica e per tenere alto il brand della Sicilia. Trattasi di un piano di comunicazione destinato all’Italia e all’estero per valorizzare l’Isola e incrementare le presenze come consentono le risorse economiche europee.

Ma non solo: l’interessante lavoro dell’Assessorato Regionale allo Sport ed al Turismo si sta concentrando sul rilancio del turismo legato ai beni culturali, alla nascita di una fiera internazionale dello sport a Palermo e non solo, la creazione di una rete di tutti i festival siciliani jazz, lirico sinfonici, di danza contemporanea e teatro, fotografia, cinema e tanto altro ancora.

Altro dato importante è l’investimento da parte della Regione di 15 milioni di euro nelle compagnie aeree per l’acquisto di biglietti a prezzi contenuti. E poi ancora i treni storici del gusto, un iniziativa sempre regionale, in collaborazione con la Fondazione FS e Slow Food Sicilia composta da 23 itinerari capaci di collegare i centri urbani più importanti come Catania, Palermo e Messina con luoghi custoditi da sapori unici come Bronte, Modica, Marsala o i centri storici di Taormina, Siracusa, Agrigento, Ragusa.

La proposta

Messina deve fondare la sua economia, anche e soprattutto sul turismo sotto diverse sfaccettature. Per questo motivo i consiglieri chiedono: “di valutare la fattibilità di una azione volta a promuovere nel territorio urbano eventi sportivi, congressuali, d’istruzione, di rilievo nazionale e internazionale, con pernottamenti nelle strutture alberghiere locali ivi compresi B&B, case vacanze ed in generale qualsiasi struttura recettizia, mediante incentivi economici agli enti organizzatori legati al numero delle presenze e dei pernottamenti, da ricavare dagli introiti dell’imposta di soggiorno”.

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Un commento

  1. Catania ha sviluppato il congressuale grazie all’aeroporto, molti dirigenti aziendali organizzano meeting soggiornando una notte per poi ripartire.Noi a Messina abbiamo collegamenti pessimi , ci vogliono infrastrutture!!!!

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