Ladro di tombini in azione a Villa Dante, arrestato ventottenne

Ladro di tombini in azione a Villa Dante, arrestato ventottenne

Ladro di tombini in azione a Villa Dante, arrestato ventottenne

Tag:

mercoledì 14 Novembre 2012 - 12:38

Aveva ancora le mani sporche Daniele Barbuscia e non poteva negare l'evidenza, così ha preferito ammettere che aveva rubato alcuni tombini

Grazie all’intensificazione dei controlli da parte della Polizia di Stato ieri pomeriggio alle 14 gli agenti delle volanti hanno sorpreso in azione a Villa Dante un ladro di tombini. In manette è finito il ventottenne Daniele Barbuscia per tentato furto aggravato. Era intento a rimuovere un tombino in ghisa a protezione del pozzetto contenente i cavi elettrici del sistema di illuminazione dei pali e non si è accorto che i poliziotti lo stavano guardando. Aveva ancora le mani sporche per il lavoro effettuato. Alla vista degli agenti ha prima tentato di disfarsi di un cacciavite, ma quando ha capito che era inutile negare l’evidenza ha ammesso di aver già divelto altri tre chiusini di 40cm x 40cm ciascuno.
Sotto la sella del ciclomotore di Barbuscia gli agenti hanno trovato il cacciavite ed altri strumenti che sono stati sequestrati. Oggi per Daniele Barbuscia il rito per direttissima.

6 commenti

  1. Daniele, non hai capito nulla.
    Se proprio devi rubare, devi rubare Milioni.
    Chi lo ha fatto e’ libero e felice mentre tu ti
    sei fatto un mazzo cosi’ per quattro tombini
    di ghisa e ti hanno legato mani e piedi!
    Coi tombini non ti puoi comprare il silenzio
    di poliziotti e giudici. I soldi ci vogliono.

    0
    0
  2. barbuscia,era meglio che ti mettevi in politica e senza muoverti dalla sedia avresti rubato 12 milioni di N..euro.Solo che all’ex mandalari non ti avrebbero mandato …

    0
    0
  3. Io non mi nascondo dietro pseudonimi: mi chiamo Luigi PESARO, sono un poliziotto, fiero di esserlo. Mai, nè io nè i colleghi con i quali ho lavorato, hanno tenuto comportamenti come quelli a cui vigliaccamente, fa riferimento SaltaLaMacchia. Sicuramente esiste (per fortuna molto pochi) chi si fa corrompere e solo per questo dovrebbe essere punito più di un qualsiasi altro cittadino, ma le accuse fatte da SaltaLamacchia sono totalmente gratuite e calunniose.
    Ed i colleghi che hanno operato in questa circostanza, vanno in ogni caso elogiati perchè siamo di fronte ad un furto che se realizzato, avrebbe avuto ricadute economiche sulla intera collettività. Non si possono giustificare comportamenti del genere, solo con la considerazione che esiste chi ruba “di più”.

    0
    0
  4. Sono pienamente d’accordo con Luigi , sono solidare al vostro lavoro, e per saltalamacchia sei il solito populista,

    0
    0
  5. Certo fa anche un po’ pena pensare che ci sia chi si deve inventare di rubare i tombini. cmq ha assolutamente ragione Luigi Pesaro. Saltalamacchia, s’è capito ciò che volevi dire, ma non facemu i missinisi.

    0
    0
  6. Più che le ricadute economiche penso al rischio delle cadute di qualche persona distratta o non-vedente. Le panchine della fiera distrutte, i giochi divelti, i marciapiedi fracassati da suv o furgoni e camion, utilizzati come discariche private,.. la lista delle mostruosità messinesi potrebbe allungarsi all’infinito perché infinita è la bestialità degli sciacalli che in questa città si moltiplicano come topi visto l’alto livello di ignoranza e mancanza culturale.
    E così c’è tutto un fiorire di “teorie” che mirano a “buttare merda” sulle istituzioni e minarne la fiducia presso i cittadini che già sono dotati “culturalmente” di un elevato grado di omertà.
    “I poliziotti sono tutti corrotti”.. “ma a tia cu tu fa fari, fatti i cazzi toi”, “ma chi sai cu sunnu sti genti, io non vitti nenti”, “ma chiddu è u cucinu i me madri”, “anchi si u pigghianu poi iè fora a sira stissa” “a droga chi ci pigghianu poi sa vindunu i poliziotti stissi” “ma chi fai, u sbirru e confidenti?” “poi si fai ttaccari chiddi si venticano a scuddata” ” a chiddu nenti ci fannu puru su denunci picchi avi u ziu sbirru”.
    Queste sono solo alcune delle perle di saggezza della società messinese senza toccare poi “massoneria” e vari “potentati politico-mafiosi” di cui sembra i messinesi conoscano tutto e tutti i punti che “non bisogna toccare”.
    E i messinesi stanno a contemplare la propria omertà trovando nella propria “cultura” mille giustificazioni quando no si mette il solito comico (buffone) di turno, dalla sua platea mediatica, ad avallare comportamenti delinquenziali e la tesi che forze dell’ordine sono corrotte dal potere.
    Insomma.. “mettiamo cannoni nei fiori”

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007