L'abbraccio dei 31 mila spettatori del San Filippo ai Pooh: 50 anni di musica ed emozioni LE FOTO

L’abbraccio dei 31 mila spettatori del San Filippo ai Pooh: 50 anni di musica ed emozioni LE FOTO

Rosaria Brancato

L’abbraccio dei 31 mila spettatori del San Filippo ai Pooh: 50 anni di musica ed emozioni LE FOTO

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domenica 19 Giugno 2016 - 08:07

Ieri al San Filippo l'unica tappa del sud in uno stadio per l'ultimo tour dei Pooh prima di chiudere la carriera insieme. Oltre 31 mila spettatori per un viaggio emozionante nella storia della musica italiana. FOTOGALLERY

Mezzo secolo di emozioni, mezzo secolo di musica italiana, mezzo secolo di successi. Ad abbracciare i 5 ritrovati “fratelli” nell’ultima tournee della carriera sono stati 31 mila spettatori, per l’unica tappa del Sud in uno stadio.

Ad accogliere Reunion: “L’ultima notte” dei Pooh prima di chiudere una carriera durata mezzo secolo, è stato un San Filippo gremito per una festa di musica e cuori.

Perché in fondo, la storia dei Pooh è anche quella dei 31 mila cuori che hanno iniziato ad emozionarsi con Piccola Katy, Parsifal, Pierre, e non hanno mai smesso, nonostante il passare degli anni, dei ricordi, nonostante le ferite che la piccola storia quotidiana di ognuno di noi prova a curare e che ritrova nei brani di quel gruppo che si è ritrovato unito nella formazione a “5”, ben 43 anni dopo l’addio di Riccardo Fogli.

I Pooh per la loro Ultima notte hanno voluto un tour in 3 Stadi (Milano, Roma, Messina) per poi esibirsi solo all’Arena di Verona (3 serate) e in alcuni Palazzetti.

La tappa del San Filippo quindi, organizzata dalla società catanese Musica e Suoni e da Sud Dimensione servizi di Lello Manfredi, è stata un’occasione unica per la Sicilia e per gran parte del Meridione per un saluto a chi ha saputo interpretare i moti del cuore, siano essi legati all’amicizia, alla passione, agli affetti, all’allegria o al dolore.

Gli anni passano, ed un anniversario di 50 candeline sono tanti, visibili anche negli occhi di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio ed il ritrovato Riccardo Fogli (che lasciò il gruppo nel ’73, dopo il tour Alessandra), ma nonostante il tempo, il concerto che per 3 ore ha fatto cantare, emozionare, ballare i 31 mila spettatori, è stato un viaggio nel tempo rinnovato nei ritmi, nei suoi, nella consapevolezza di chi quel cammino lo ha fatto passo per passo.

Dagli anni ’70 fino al duemila i Pooh sono riusciti a sintetizzare 50 canzoni che sono rimaste indimenticabili,di volta in volta arricchendole e sottolineando la ritrovata unione con sorrisi, abbracci, gesti che sono quelli degli… “Amici di sempre”.

Lo spettacolo è iniziato a “4” come del resto sono stati gran parte degli anni trascorsi dai Pooh senza Fogli, che è entrato pochi minuti dopo, tra gli applausi. Nessuno è rimasto scontento nel pubblico, né i più “grandicelli”, armati di telefonini e macchine fotografiche, né i più giovani che quelle canzoni continuano a conoscerle a memoria perché ci sono emozioni che non invecchiano mai.

Un viaggio nella storia della musica, senza interruzioni: Noi due nel mondo e nell’anima, Dammi solo un minuto, Piccola Katy, Pierre (dedicata alle vittime di Orlando), Uomini soli, Amici per sempre, Stare senza di te, Parsifal, Giorni infiniti, Ultima notte di caccia, Ci penserò domani, Notte a sorpresa, L’altra donna, Domani (con la dedica a Valerio Negrini, il paroliere morto 3 anni fa “senza il quale noi non saremmo qui”), La donna del mio amico.

E mentre i Pooh dal palco squarciavano il muro dei ricordi la platea in piedi cantava Io sono vivo, Chi fermerà la musica, Pensiero, Tanta voglia di lei.

E hanno ragione Roby, Red, Riccardo, Dodi, Stefano, “nessuno fermerà la musica”, nessuno può fermarla se ancora 50 anni dopo la prima volta che si è sentito il brivido, il battito di cuore di “pensiero”, le emozioni sono intatte.

Nel salutare, con “Ancora un’altra canzone”, tra giochi di luce e ultimi applausi, i Pooh hanno ricordato che la musica resta e attraversa il tempo. Quando hanno iniziato a cantare, giovanissimi, c’erano i giradischi ed il vinile, uscivano i 33 giri ed i 45 giri. Eppure nonostante il mondo sia cambiato, ieri sera al San Filippo signore attempate cantavano a squarciagola “Noi due nel mondo e nell’anima” accanto alle loro figlie e nipoti.

Sotto il cielo stellato del San Filippo, illuminato dai flash dei cellulari che come un’onda luminosa seguivano i passi dei 5 Pooh sul palco, un grande abbraccio ha salutato chi ha dato le parole giuste al nostro primo innamoramento, chi ha trovato le parole giuste per le nostre lacrime ad ogni tradimento o ferita del cuore, o al coraggio per dimenticare e rialzarci.

In fondo quei 50 anni dei Pooh sono 50 anni di noi.

Rosaria Brancato

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