Il segretario cittadino Grioli: «Segnaliamo la nostra disponibilità ad operare con spirito costruttivo ma anche senza infingimenti rispetto alle responsabilità di chi ha determinato le cause e lo stato attuale della crisi della nostra città». Adesione anche da parte di altri soggetti

La Cgil chiama, il partito democratico risponde all’appello. E lo per fa bocca o meglio attraverso un documento firmato dal segretario cittadino del Pd, Giuseppe Grioli, secondo il quale «il richiamo del segretario generale della CGIL di Messina, Lillo Oceano, coglie la necessità di uno scatto d’orgoglio e di impegno della classe dirigente diffusa nelle istituzioni, nelle professioni, nella società civile organizzata che, insieme ai cittadini messinesi, ponga al centro dell’agenda del Governo Nazionale e Regionale le questioni relative allo sviluppo socio-economico del nostro territorio».
Solo qualche giorno fa, infatti, Oceano aveva esortato i rappresentanti di tutte le categorie ad aderire alla «protesta di tutto il territorio, uno sciopero generale organizzato da Cgil, Cisl e Uil, sindacati autonomi, organizzazioni degli imprenditori, dei commercianti, degli artigiani, degli agricoltori, rappresentanti del mondo della cooperazione, organi di informazione, organizzazioni degli utenti e mondo del volontariato, parlamentari, sindaci, consigli comunali e Giunte municipali, Istituzioni pubbliche e private, partiti politici. Una grande protesta – scriveva testualmente il segretario generale della Cgil Messina – con un manifesto chiaro e condiviso su trasporti e sviluppo, per rivendicare il diritto di un territorio a infrastrutture capaci di supportare le imprese, i servizi e il vivere civile».
Un richiamo che non è sfuggito al Partito democratico che, come sottolinea Grioli nella sua nota, è «impegnato ormai da mesi nella definizione della Conferenza Programmatica. Non è un caso – scrive ancora il segretario cittadino del partito di Bersani – se il PD, nel Settembre del 2010, ha avviato questo percorso proprio dai temi del lavoro e dello sviluppo e, con la qualificata presenza dell’ex Ministro del Lavoro, On. Cesare Damiamo, ha approfondito la vertenza RFI e le questioni occupazionali». Grioli dice inoltre di condividere la posizione di Oceano ed esattamente come il dirigente sindacale è convinto che «non è il tempo di tavoli ma è il tempo in cui le forze politiche e sociali della nostra città, con responsabilità, prendano atto di una realtà al collasso e individuino degli assets strategici rispetto ai quali costruire una prospettiva di sviluppo condivisa, svincolata da interessi di bottega, ma che, con il coinvolgimento delle intelligenze migliori della città, possa essere il miglior regalo che consegniamo alle generazioni future».
Il segretario cittadino fa quindi sapere che «l’impegno del Partito Democratico della Città di Messina è indirizzato in questa prospettiva, definita anche dai documenti congressuali, e per tali motivi, nell’aderire all’appello della CGIL, segnaliamo la nostra disponibilità ad operare con spirito costruttivo ma anche senza infingimenti rispetto alle responsabilità di chi ha determinato le cause e lo stato attuale della crisi della nostra città».
Pronti a collaborare con la Cgil anche Rosario Ansaldo Patti della Lega Autonomie Locali, Pietro Interdonato del Comitato Pendolari dello Stretto e Domenico Caia Dimensione Trasporti.
«Condividiamo – scrivono in un nota – la presa di posizione critica del segretario della CGIL riguardante il piano industriale delle FFSS che in pratica taglia definitivamente l’area dello Stretto dal pubblico trasporto penalizzando il Sud e la Sicilia intera.Siamo stati nel corso degli anni facili profeti, criticando apertamente anche in pubblici incontri il Ministro Matteoli e l’a.d. di FFSS Moretti.Non sono stati sufficienti le assicurazioni del Sindaco e dei Parlamentari messinesi del centro destra che tentavano di tranquillizzare i cittadini messinesi e siciliani con roboanti assicurazioni.Siamo convinti – concludono -che è necessario mobilitarsi nel modo piu’ ampio e piu’ forte possibile e siamo quindi accanto alla CGIL e a tutte le altre Associazioni che vorranno accogliere questo pressante appello ad una mobilitazione di massa».

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