Biblioteca giuridica: sospeso l'abbonamento per le riviste specializzate. A rischio la formazione di docenti, dottorandi e studenti

Biblioteca giuridica: sospeso l’abbonamento per le riviste specializzate. A rischio la formazione di docenti, dottorandi e studenti

Biblioteca giuridica: sospeso l’abbonamento per le riviste specializzate. A rischio la formazione di docenti, dottorandi e studenti

mercoledì 27 Gennaio 2010 - 12:25

La denuncia arriva dai rappresentanti degli studenti della facoltà di Giurisprudenza , che chiedono fondi per ripristinare il servizio e annunciano manifestazioni pubbliche di protesta

Gli studenti messinesi tornano a puntare il dito contro la cattiva gestione delle Biblioteche dell’Ateneo.

In una lettera aperta inviata al rettore, Francesco Tomasello , i rappresentanti della Facoltà di Giusrisprudenza evidenziano “le difficoltà che ormai persistono da tempo nella gestione delle Biblioteche dell’Ateneo peloritano, ed in particolare di quella della Facoltà di Giurisprudenza,”

In particolare, i sei firmatari del documento, Salvatore Belcastro, Andrea Caldarazzo, Luca Lo Pilato, Gabriele Lo Prete, Ernesto Marcianò e Marco Saccà denunciano che “nell’anno accademico 2008/2009 nessun contributo è stato destinato per il sostentamento della Biblioteca giuridica, con conseguente sospensione delle riviste in abbonamento-.

L’impossibiltà di consultare riviste specializzate crea, secondo i rappresentanti studenteschi, “ gravissimi disagi alla ricerca dei docenti, dei dottorandi e ancor di più alla formazione degli studenti per la compilazione di tesi di laurea”.

Tra l’altro, si legge nel documento, “la gravissima mancanza del contributo non trova giustificazione, considerato che una parte delle tasse versate annualmente dagli studenti è destinata e vincolata al sostentamento delle biblioteche dell’ateneo peloritano”.

Gli studenti dsi domandano quindi “ che fine hanno fatto queste somme che non potevano essere distratte?!?!”

La precaria situazione economica – sottolineano ancora – ha creato ripercussioni anche ugli orari di apertura della biblioteca “in quanto la mancanza di un sufficiente numero di dipendenti determina l’apertura di essa, oltre che di mattina, soltanto due pomeriggi settimanali per sole 3 ore”.

E’ evidente – scrivono gli studenti – come tale situazione, che vede la nostra biblioteca abbandonata dall’Ateneo peloritano, ne renda molto difficile – o anche impossibile – la gestione”.

A conclusione della loro lettera, i rappresentanti chiedono, quindi, “ il ripristino e il potenziamento di un servizio che, ad oggi, risulta essere nettamente inadeguato e lontano dagli standard che ogni studente meriterebbe di avere per i contributi versati ogni anno all’ateneo- e annunciano che se anche questa volta le richieste non dovessero essere ascoltate, -la disapprovazione studentesca potrebbe assumere forme di pacifiche ma decise manifestazioni pubbliche di protesta”.

Il crescente dissenso degli studenti, sin qui manifestato solo a parole, potrebbe quindi sfociare presto in azioni concrete . La palla passa adesso all’amministrazione universitaria,dalla quale gli studenti si aspettano “una celere risposta”

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