Cus, pronta la nomina del commissario. Ma lo sciopero dei lavoratori va avanti

Cus, pronta la nomina del commissario. Ma lo sciopero dei lavoratori va avanti

Cus, pronta la nomina del commissario. Ma lo sciopero dei lavoratori va avanti

venerdì 29 Gennaio 2010 - 01:37

Fondamentale la mediazione del Rettore Tomasello con il CUSI. I dipendenti , senza stipendio da 20 mesi,dicono di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale

Il nuovo commissario del Cus si insedierà il prossimo 4 febbraio. A renderlo noto Maurizio Ballistreri, Roberto Cerreti e Sebastiano Tamà , rispettivamente dirigente nazionale del Mpa e Capigruppo Consiliari Autonomisti alla Provincia Regionale ed al Comune di Messina, che nei giorni scorsi avevano incontrato il rettore dell’Università di Messina Franco Tomasello.

Tomasello ha comunicato ai rappresentanti autonomisti di avere sollecitato il CUSI al fine di giungere alla nomina di un commissario per il Cus, senza guida da oltre 40 giorni dopo le dimissioni del presidente Piero Jaci. «Tomasello dopo aver interagito con i vertici della struttura romana – scrivono i tre -, ci annunciato che, finalmente è stato individuato un professionista di alto livello specializzato in materia societaria che potrà intraprendere quel tanto atteso percorso di riequilibrio della situazione debitoria del Cus, così da scongiurare il perpetuarsi della preoccupante criticità legata alla situazione del personale da tanti mesi senza stipendio».

Dunque, come detto, il nuovo commissario dovrebbe insediarsi il prossimo 4 Febbraio. In mano avrà una patata bollente: una situazione economica deficitaria con i dipendenti in attesa degli emolumenti arretrati; un improcrastinabile piano programmatico e di rientro societario da attuare; una struttura per 42 anni gestita dalla stessa persona. (Correlati in basso gli ultimi articoli sull’argomento.)

Intanto, i dipendenti del Centro Universitario Sportivo che non intendono interrompere lo sciopero iniziato lo scorso martedì, dopo ripetuti appelli e richieste d’aiuto culminati con questa estrema forma di protesta messa in atto per la mancata corresponsione degli ultimi 20 mesi e per una situazione gestionale ormai allo sbando.

I lavoratori fanno sapere di non avere ricevuto alcuna coumicazione ufficiale e di aver appreso solo dalla stampa l’arrivo imminente di un commissario. Pertanto, la protesta andrà avanti sino la notizia non avrà la necessaria ufficialità.

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