Le donne protagoniste all'Università: -Conti e cunti di siciliane e di donne-

Le donne protagoniste all’Università: -Conti e cunti di siciliane e di donne-

Le donne protagoniste all’Università: -Conti e cunti di siciliane e di donne-

lunedì 16 Novembre 2009 - 11:43

Un incontro per ridisegnare il ruolo della donna e della società siciliana attraverso una parte anatomica ricca di suggestioni, il seno. Si è tenuta nell’aula Magna dell’Università degli Studi di Messina, la conferenza “Conti e Cunti di siciliane e di donne”, organizzata dall’Ateneo messinese in collaborazione con il Comitato per le Pari Opportunità e la libreria Bonanzinga. Motivo dell’incontro il libro “Il conto delle Minne”, scritto dalla dott. Giuseppina Torregrossa.

«Un romanzo – ha sottolineato il rettore, prof. Francesco Tomasello – che genera curiosità già dal titolo, ma che mostra un universo femminile declinato in senso siciliano, che va storicizzato. Il seno è il simbolo della femminilità, ma, da medico, mi fa pensare anche alla sfida della ricerca contro il cancro». All’incontro sono intervenuti la prof. Maria Enza La Torre, Presidente del Comitato per le Pari Opportunità, Giovanna Spatari, già Presidente dello stesso Comitato, e il prof. Turi Sapienza, docente dell’Università di Catania, che si è soffermato sul tema “La bi-logica delle minne”.

«La bi-logica – ha detto il prof. Sapienza – è un settore della psicanalisi che studia i procedimenti illogici e intrinseci che segue la mente. La lettura de “Il conto delle minne” deve stimolare più sensi e deve essere condotta dalle emozioni». In una immaginaria atmosfera da salotto si è svolta, poi, la conversazione tra l’autrice Giuseppina Torregrossa e la prof. Marina Quattropani. Come due comari che si scambiano confidenze, così la scrittrice e la professoressa hanno commentato alcuni brani del libro “Il conto delle minne-,letti dall’attrice Giovanna Manetto.

“Noi donne – ha detto Giuseppina Torregrossa – dobbiamo mantenere il segreto. Ognuno segue le sue strategie, ma è pur vero che l’erotismo si unge di mistero e l’attrazione sta nel non svelare”. L’autrice ha sottolineato anche il contesto storico-sociale del romanzo: “Il libro prende il via alla fine dell’Ottocento. È un racconto che scava nella storia e nella mentalità della Sicilia e che ridisegna il ruolo della donna”.

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