Erbacce e zecche alla Facoltà di Scienze Politiche: le precisazioni e le smentite del preside Romano

Erbacce e zecche alla Facoltà di Scienze Politiche: le precisazioni e le smentite del preside Romano

Erbacce e zecche alla Facoltà di Scienze Politiche: le precisazioni e le smentite del preside Romano

sabato 17 Luglio 2010 - 12:55

Il -numero uno- della Facoltà interviene per placare la preoccupazione di molte famiglie degli studenti allarmate dalle informazioni diffuse dall'associazione -Università Eclettica-

Riportiamo di seguito la replica del preside della Facoltà di Scienze Politiche Andrea Romano, alle informazioni diffuse dall’Associazione studentesca Università Eclettica (articolo correlato) rispetto alle condizioni igienico sanitarie che interesserebbero i locali esterni della stessa Facoltà. Notizie che, sostiene il professore, hanno generato comprensibile allarme tra le famiglie degli studenti, ma che necessitano di essere ridimensionate.

In seguito alla pubblicazione e conseguente amplificazione di un comunicato dell’associazione universitaria “Università Eclettica” in cui si denuncia “lo stato di degrado e di abbandono dei locali esterni della Facoltà di Scienze Politiche” nella quale “proliferano zecche, ratti e insetti di diverso genere” ho dovuto registrare un certo allarme nelle famiglie degli studenti e la preoccupazione di qualche studente che non si era accorto di tale disastro.

Sento l’obbligo, quindi, d’intervenire per tranquillizzare tutti sul fatto che (almeno allo stato e per quello che mi risulta) non esistono i pericoli denunciati. Una robusta colonia di gatti presidia i giardini di via Malpighi impedendo l’accesso a qualsiasi topo e non esistono zecche che, com’è noto, si attaccano agli ovini e ai cani.

Detto questo, per la tranquillità di tutti, resta il fatto che l’accumulo di erbe recise non è certamente decoroso.

Mi permetta di cogliere l’occasione per alcune doverose precisazioni, anche a difesa del mio operato, ed affinché non trionfi la disinformazione, forse non casuale.

Gli spazi a verde necessitano di cure che possono essere assicurate solo da giardinieri. Da mesi (anzi, per essere precisi, da oltre un anno) sollecito, senza alcuna fortuna, all’Amministrazione Universitaria l’assegnazione, anche partime, di un giardiniere. Particolarmente attento al decoro e alla vivibilità della Facoltà, ripetutamente, e senza alcun bisogno dello stimolo di alcuno, ho richiesto interventi di scerbatura e di manutenzione anche occasionale degli spazi esterni. Le numerose lettere inviate al Direttore Amministrativo lo testimoniano ampiamente.

Di recente, anche per specifica richiesta del Consiglio di Facoltà (il decoro della Facoltà preoccupa anche ai Docenti, che nella Facoltà passano gran parte delle loro giornate, oltre che i giovani di “Università Eclettica”), in seguito ad un apposito sopralluogo da me richiesto effettuato con funzionari dell’Amministrazione e con il Direttore Amministrativo (interessato quanto me al mantenimento del decoro dell’Ateneo) ho richiesto la piastrellatura degli spazi incolti con la creazione di aiuole e l’abbattimento della recinzione che separa i due corpi delle aule della Facoltà in maniera da risolvere definitivamente il problema delle erbacce e rendere più fruibili gli spazi esterni. Purtroppo, almeno negli enti pubblici, le cose non possono essere realizzate con la prontezza che si vorrebbe.

Aderendo ad una mia rinnovata richiesta, il Direttore, nei giorni scorsi, ha disposto il taglio delle erbacce ricresciuto dopo il taglio effettuato pochi mesi fa. Sono queste “le erbe e gli arbusti” che, da alcuni giorni e non da mesi, sono rimasti ammucchiati in un angolo appartato e appaiono nelle foto pubblicate. Ciò in attesa che vengano rimosse da personale apposito inviato dall’Amministrazione, che mi risulta abbia dato già l’ordine di servizio (senza solleciatazioni esterne, oltre la mia).

La Facoltà e il Preside (come ben sanno gli studenti di “Università Eclettica”, alla ricerca di qualche protagonismo politico) non possono fare alcun intervento per mancanza di mezzi e di competenza. Ogni mio intervento che vada oltre il sollecitare gli uffici competenti (sollecitazioni ripetutamente fatte) sarebbe illegittimo e censurabile. Nulla di cui vergognarci, quindi, a carico mio o della Facoltà e nessuna emergenza in atto.

Questo solo per la necessità di ristabilire la verità dei fatti, messa in discussione dai ripetuti tentativi di disinformazione che alterano la realtà tentando di gettare discredito sulla Facoltà e sull’Ateneo.

Andrea Romano

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