Il Magnifico espone obiettivi e progetti per l'anno accademico in corso. Sulle inchieste giudiziarie e -parentopoli- afferma: «Parentopoli esiste a Messina come nelle altre Università, ma a vincere i concorsi sono comunque i più bravi»
Si fa attendere poco più del classico quarto d’ora accademico, ma quando arriva al Rettorato – luogo prescelto per l’intervista – il Magnifico Franco Tomasello, pur avendo saltato il pranzo per i troppi impegni in agenda, si mostra disponibile, sorridente e particolarmente curioso di consocere anzitempo le domande che gli verranno rivolte.
Qualche piccolo intoppo tecnico, immediatmente risolto, gli consente di consumare velocemente un panino e rifocillarsi prima di sederci comodamente nel divano della sua stanza e iniziare ad approndire temi rigurdanti l’Ateneo messinese: i progetti per l’anno accademico in corso, recentemente inaugurato; la collaborazione con le Università africane; i meriti e i demeriti dell’ Ateneo; la stato di salute del Policlinico; le vicende giudiziarie che lo hanno visto direttamente coinvolto e la presunta -parentoli-.
Franco Tomasello non si sottrae e risponde a tutte le domande, sapendo che molte sono le cose da migliorare, ma difendendo il suo operato. Anche contro quegli -sciacalli-, come ci dice a telecamere spente, che hanno gettato fango sulla sua persona ingiustificatamente.
IN BASSO L’INTERVISTA VIDEO AL RETTORE