Multimedialità ed eleganza: questo il biglietto di presentazione della nuova Sala Senato dell'Ateneo Peloritano

Multimedialità ed eleganza: questo il biglietto di presentazione della nuova Sala Senato dell’Ateneo Peloritano

Multimedialità ed eleganza: questo il biglietto di presentazione della nuova Sala Senato dell’Ateneo Peloritano

lunedì 21 Settembre 2009 - 10:53

Inaugurata questa mattina la nuova aula destinata ad ospitare le sedute di Senato Accademico e Consiglio d'Amministrazione. Costo dei lavori 220 mila euro, tempo di realizzazione quattro mesi

Al primo piano della sede del rettorato a Piazza Pugliatti, in fondo al corridoio sulla sinistra, un nuovo gioiello di arredamento e tecnologia costato circa 200 mila euro e realizzato in quattro mesi. Questo il biglietto di presentazione della nuova Sala Senato dell’Ateneo Peloritano che questa mattina ha fatto il suo debutto ufficiale con la stampa, ospitando i giornalisti nelle 32 postazioni presenti, ciascuna delle quali doatata di base microfonica, monitor per video conferenze, presa e connessione internet. Queste alcune delle principali caratteristiche della sede in cui da ora in poi si svolgeranno le riunioni di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione e, prossimamente, anche le conferenze stampa. Tra le varie funzionalità non manca la possibilità di registrazione di ciascuna seduta.

“Un ambiente simile a questo è presente all’Università di Richmond – esordisce con tono soddisfatto il rettore Franco Tomasello, che per la prima volta, affiancato da una parte dal direttore amministrativo Giuseppe Cardile e dal prorettore Giovanni Calabrò, e dall’altra dal nuovo responsabile della comunicazione Federico Fugali dall’altra, ha parlato all’uditorio dal nuovo e lucidissimo “tavolo presidenziale” realizzato in massello di noce.

Stesso identico materiale utilizzato per gli altri banchi, in totale tre file disposte a semicerchio che donano alla stanza un’atmosfera calda e confortevole. Ciò grazie anche ai pavimenti, ai rivesitimenti, agli arredi, alla funzionalità di moderni impianti di climatizzazione e illuminazione che rendono l’ambiente caldo e confortevole. A coordinare i lavori di ristrutturazione l’architetto Mariolina Leonardi in collaborazione con l’ufficio tecnico dell’Università.

Rispetto agli ultimi incontri avuti con la stampa, la maggior parte dei quali relativi alle novità di carattere tecnico-amministratvo che stanno riguardando l’intero Ateneo, quello odierno è stato un appuntamento dai toni decisamente più “leggeri”, nel corso del quale tuttavia Tomasello non ha mancato di “citare” quanti, ancora, si ostinano, o almeno provano, a remare contro gli interessi dell’Università e dunque dei suoi studenti. Il Magnifico fa infatti riferimento alla rivoluzione degli uffici tecnici “un cambiamento naturalmente e fisiologicamente contestato” afferma il rettore, ricordando le proteste mosse dalle organizzazioni sindacali nei mesi scorsi, ma che tuttavia va avanti. L’inaugurazione di oggi, stando dunque alle dichiarazioni del Magnifico, potrebbe essere considerata come una “tangibile e visibile” dimostrazione di quella famosa “rivoluzione strisciante” (espressione “coniata” dallo stesso rettore nel corso di una conferenza stampa tenutasi nell’Accademia dei Pericolanti), che Tomasello si è proposto di portare avanti con la propria squadra di governo.

Il rettore cita anche i due articoli apparsi proprio oggi sul quotidiano capitolino “Il Messaggero” che a detta del “numero uno” dell’Ateneo Peloritano dimostrano come, ancora una volta, le Università del Sud debbano fare il doppio della fatica per mostrare le qualità di cui sono dotate. Oggetto di dibattito i concorsi per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato e una “controclassifica” di cui parla il rettore dell’Università di Parma Gino Ferretti che andrebbe contrapposta a quella stilata dal Miur. “Secondo il Magnifico di Parma – afferma Tomasello – alla lista fornita dal Ministero mancano due elementi fondamentali oltre il merito, ovvero la qualità didattica e della ricerca. Se si tenesse conto anche di questi parametri, l’Ateneo Paloritano balzaerebbe dal 51°al 30° posto su un totale di 56 università. La verità – conclude Tomasello senza mezze misure – è che la graduatoria redatta dal ministro Gelmini e dai suoi collaboratori, è “costruita” sulla base della struttura organizzativa del Politecnico di Milano e di Torino. E’ a causa di queste logiche che il sud continua a fare grande fatica per emergere”.

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