Policlinico. Il Tar di Catania nomina un commissario ad acta con il compito di individuare il direttore di un reparto nel frattempo 'scomparso'

Policlinico. Il Tar di Catania nomina un commissario ad acta con il compito di individuare il direttore di un reparto nel frattempo ‘scomparso’

Policlinico. Il Tar di Catania nomina un commissario ad acta con il compito di individuare il direttore di un reparto nel frattempo ‘scomparso’

mercoledì 09 Giugno 2010 - 13:57

La rimodulazione aziendale messa in atto dal direttore generale Pecoraro ha azzerato alcune Unità Operative Complesse, tra cui l'ex Clinica Neurologica Prima. Ma su quel reparto 'pende' oggi una sentenza del Tar

Salvatore Messina, direttore acquisizioni beni e servizi ed economato dell’Asp di Enna è il commissario ad acta nominato dal giudici del Tar di Catania per ‘rimediare’ all “inerzia” dell’Azienda Ospedaliera Policlinico Universitario G.Martino e dell’Università degli Studi di Messina e all’“inottemperanza” ad una precedente decisione del Tribunale amministrativo da parte dell’Assessorato regionale alla sanità.

Ma facciamo un passo indietro e ricostruiamo le varie fasi dell’intricata vicenda, che inizia con un ricorso al Tar da parte di un “docente e sanitario”in servizio presso la Clinica Neurologica I del Policlinico di Messina.

Il medico in questione, di cui non facciamo il nome per tutelare i suo dirito alla privacy, nel 2008 si era rivolto al Tribunale amministrativo per denunciare il “silenzio-inadempimento posto in essere dalla Azienda Policlinico Universitario di Messina di concerto con l’Università degli Studi di Messina per quel che concerne la mancata nomina di un Dirigente responsabile della Unità Operativa Complessa di Neurologia il cui posto in pianta organica è rimasto vacante sin dal 24.02.2004 a seguito del pensionamento dell’allora titolare Prof. Raoul Di Perri”.

Nel suddetto ricorso, veniva evidenziato, in particolare, che “con provvedimento n. 26477 del 13.6.2008, il Commissario straordinario dell’Azienda Policlinico Universitario (Giuseppe Pecoraro) predetta ha stabilito la cessazione dell’incarico di responsabile di detta U.O.C. precedentemente affidato” con una sorta di incarico ad interim ad un medico dell’azienda e durato ben quattro anni.

“iRitenendo imprescindibile la copertura del relativo posto, vacante dal 2004 – si legge nella sentenza del tar n.215 del 2009 – il medico ricorrente ha diffidato l’amministrazione a provvedere alla copertura di detto posto con atto notificato in data 11.8.2008 ”. Come si legge nel testo della sentenza “i>il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia – sezione staccata di Catania, sezione IV, ACCOGLIE il ricorso in epigrafe, e, per l’effetto, DICHIARA L’OBBLIGO per le amministrazioni intimate di provvedere sulla diffida della ricorrente-. Nella stessa sentenza il Tar disponeva altresì “la nomina di un commissario ad acta, per l’eventuale sostituzione delle amministrazioni inerti, nella persona di un funzionario dell’Assessorato regionale Sanità di idonea competenza nominato dall’Assessore in carica”.

Rifacendosi al D.P.R. 28 novembre 1990, n. 384, il Tar ha stabilito che “il conferimento delle mansioni superiori su posto vacante è consentito fino ad un massimo di otto mesi (di cui retribuiti gli ultimi sei), e comunque non oltre il periodo predetto; ciò implica che le amministrazioni hanno il dovere di provvedere alla copertura dei posti vacanti, e che possono ricorrere all’affidamento temporaneo dei relativi compiti a personale in servizio solo per il limitato periodo di tempo sopra indicato”, mentre nel caso in specie l’incarico “temporaneo” si è, come detto, protratto per quattro anni.

Tuttavia, a fronte delle precise disposizioni del Tar, che imponeva al Policlinico e all’Università di provvedere entro 30 giorni dalla notifica della decisione stessa ad avviare le procedure della nomina del Dirigente dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia e, in caso di inerzia, incaricava l’assessore alla Sanità di supplire all’eventuale immobilismo delle due amministrazioni nominando un commissario ad acta,nulla è cambiato. Una situazione illegittima che ha reso necessario un nuovo pronunciamento da parte del Tribunale amministrativo di Catania, il quale – come detto nell’incipit -con sentenza depositata lo scorso 25 maggio ha dovuto provvedere direttamente a nominare il commissario ad acta che dovrà individuare il nuovo Dirigente della Unità Operativa Complessa di Neurologia.

La vicenda appena raccontata, che testimonia la gravità del comportamento inerte adottato da Policlinico, Università e persino dall’Assessorato regionale alla Sanità, sordo agli input dell’organo di giustizia amministrativa, assume contorni addirittura paradossali se si pensa che, dal momento del ricorso ad oggi, il reparto interessato dal provvedimento è ‘scomparso’. Con delibera 417 del 29 Aprile 2009, l’allora commissario straordinario ed oggi direttore generale del Policlinico, Giuseppe Pecoraro, ha infatti predisposto la “rimodulazione dell’assetto organizzativo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria G. Martino”. Tra le misure, l’atto di riorganizzazione prevede anche l’accorpamento della clinica di Neurologia I e della clinica Neurologica II, comunemente definita Clinica di Neuropatologia, in un’unica Unità complessa, oggi chiamata “Neurologia e malattie neuromuscolari”. Reparto che ha già un suo direttore, vale a dire il professore Giuseppe Vita.

La domanda sorge quindi spontanea: quale unità operativa complessa andrà a dirigere il direttore che verrà designato dal commissario ad acta Messina?

Danila La Torre

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