Policlinico, tornata la ‘normalità’ resta un interrogativo: «E’ ammissibile che il Pronto soccorso rimanga paralizzato per 8 ore nel silenzio assoluto dei vertici aziendali»?

Policlinico, tornata la ‘normalità’ resta un interrogativo: «E’ ammissibile che il Pronto soccorso rimanga paralizzato per 8 ore nel silenzio assoluto dei vertici aziendali»?

Policlinico, tornata la ‘normalità’ resta un interrogativo: «E’ ammissibile che il Pronto soccorso rimanga paralizzato per 8 ore nel silenzio assoluto dei vertici aziendali»?

sabato 03 Luglio 2010 - 08:50

L’unica comunicazione “ufficiale” è arrivata dal Responsabile dell’ Ufficio Tecnico dell’azienda ospedaliera, Caltagirone, che utilizzando il nostro spazio dei commenti , nega l’interruzione del servizio di assistenza nell’unità d’emergenza. A smentirlo, però, la responsabile del reparto, la professoressa Gioffrè: « Siamo stati fermi per 8 ore». Nessuna notizia del direttore sanitario Magistri

Più che una stanza a vetri , il Policlinico di Messina è un blocco di cemento, che impedisce ogni comunicazione con l’esterno, ma non solo .

Il lungo black-out di ieri pomeriggio, che ha letteralmente paralizzato l’attività del nosocomio di viale Gazzi per ben 8 ore, non ha ancora una ‘giustificazione’ ufficiale. Il direttore generale, Giuseppe Pecoraro, contattato telefonicamente proprio nelle ore in cui l’assenza di corrente elettrica stava causando innumerevoli disagi e disservizi, specie al Pronto soccorso, si era limitato ad assicurare che “ tutto avrebbe ripreso a funzionare regolarmente entro la serata e che comunque i l’attività dei reparti più importanti non aveva subito interruzioni ”.

Seppur corretta la previsione sulla tempistica, la luce è infatti tornata alle 20, 30, ci chiediamo se il capo di un’azienda, per di più ospedaliera e quindi erogatrice di assistenza primaria, non abbia il dovere di delucidare in maniera chiara ed inequivocabile sul perché, nel 2010, un Ospedale rimanga paralizzato per otto ore mettendo a rischio i pazienti, che in molti casi sono stati dirottati verso altre strutture ospedaliere, come il tanto bistrattato Ospedale Piemonte ed il Papardo.

Dai piani alti del Policlinico invece – forse anche perché deserti, vista la coincidenza del ‘problema tecnico’ con il primo week-end di Luglio – nessuna comunicazione, nessuna spiegazione, nessuna informazione: né interna, cioè rivolta almeno al personale dell’azienda ospedaliera, né all’esterno.

Un silenzio assordante ed allarmante, ‘spezzato’, si fa per dire, solo da una rettifica arrivata alla nostra redazione tramite lo spazio riservato ai commenti dei nostri lettori.

Il Responsabile dell’ Ufficio Tecnico – Ing. Alessandro Caltagirone, non si capisce bene se nelle sue vesti professionali o di semplice cittadino e nostro abituale lettore, così ha scritto testualmente: « A rettifica, preme evidenziare che sono state garantite tutte le attività assistenziali ed i servizi centrali dell’AOU stante la perfetta funzionalità di tutti gli UPS e degli 11 gruppi elettrogeni presenti. Nello specifico è stata assicurata ininterrottamente l’alimentazione elettrica del PS Generale, di tutte le sale operatorie e terapie intensive, della farmacia, del laboratorio analisi centralizzato e di almeno 1-2 ascensori a plesso. Si ringrazia per l’opportunità».

Insomma, secondo Caltagirone il Policlinico, ieri pomeriggio, ha funzionato regolarmente ed anche il Pronto soccorso è stato in grado di fornire normale attività di assistenza. Dichiarazioni confortanti, purtroppo però smentite dalla direttrice dell’Unità operativa d’emergenza , la professoressa Mara Gioffrè. Ascoltata telefonicamente proprio stamattina ha dichiarato: « A parte il sistema informativo, ancora fuori uso, il Reparto ha ripreso a funzionare, ma ieri siamo stai fermi per 8 ore. Dalle 12 circa alle 20,30 non siamo stati nelle condizioni di eseguire gli interventi di emergenza che richiedessero l’ausilio di strumentazioni elettriche. E’assurdo – continua la Gioffrè -che un Pronto soccorso rimanga paralizzato per un guasto elettrico. E cosa ancora più grave, che nessuno si sia premurato a dare spiegazioni».

Già nessuno, neanche il direttore sanitario Manlio Magistri, il -desaparecido-: per tutto il pomeriggio di ieri e anche stamattina abbiamo provato a contattarlo, ma il suo cellulare squilla a vuoto.

Benvenuti nel Policlinico della normalità e della comunicazione, com’è stato recentemente definito dal direttore generale Pecoraro in persona (vedi articolo correlato)

nelle foto di Dino Sturiale l’oscurità dei corridoi del Policlinico rimasti al buio per l’intero pomeriggio

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