Ponte sullo Stretto. L’Università “dice sì” all’opera: in via di definizione un accordo con il Contraente Generale Eurolink

Ponte sullo Stretto. L’Università “dice sì” all’opera: in via di definizione un accordo con il Contraente Generale Eurolink

Ponte sullo Stretto. L’Università “dice sì” all’opera: in via di definizione un accordo con il Contraente Generale Eurolink

venerdì 05 Marzo 2010 - 00:06

Tomasello: “L’idea è di costituire un Laboratorio di ricerca”. Individuato anche il sito che potrebbe ospitarlo

L’Università è pronta ad aderire ufficialmente al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

I vertici dell’Ateneo e quelli del Contraente Generale Eurolink, società di progetto costituita dall’ATI guidata da Impregilo, si incontreranno all’inizio della prossima settimana per definire le possibili ipotesi di accordo, già analizzate nel corso di due precedenti incontri. L’Università degli Studi di Messina verrebbe così direttamente coinvolta nel progetto per la realizzazione dell’imponente opera che, se realizzata, è destinata cambiare le sorti della città.

-Non abbiamo ancora deciso in che modi e in che tempi l’Università potrà partecipare alle fasi preliminari e di studio per la costruzione del Ponte, ma come ha sottolineato l’amministratore delegato della Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci durante la sua ultima visita in città in occasione della presentazione ufficiale del progetto definitivo, anche l’Istituzione universitaria potrà svolgere un ruolo di primo piano-. Così il rettore Franco Tomasello, raggiunto telefonicamente.

-L’ idea – ha continuato Tomasello – è quella di creare un Laboratorio di ricerca nel quale far convogliare le migliori professionalità dell’Ateneo e magari offrire una vetrina ai giovani messinesi che hanno conseguito il Dottorato di ricerca o frequentato un Master”.

-Ci siederemo attorno a un tavolo con il direttivo di Eurolink – ha concluso Tomasello – e proveremo a mettere nero su bianco un accordo che soddisfi tutti. Per il momento non c’è nulla di definito-.

Poco propensi a parlare gli “stati generali” di Eurolink, che non confermano il vertice messinese e la possibile alleanza con l’Università di Messina.

Tuttavia, che l’accordo con Eurolink sia più di una semplice ipotesi è dimostrato anche dalla già avvenuta individuazione, non smentita da Tomasello, del sito in cui potrebbe fisicamente sorgere il Laboratorio di Ricerca: l’incubatore (vedi la foto) realizzato all’interno del polo universitario scientifico del Papardo, sulla collina prospiciente lo Stretto.

Si tratta di uno stabile di proprietà dell’Università concesso in uso a Sviluppo Italia Sicilia, che ha provveduto a completare ed adattare la struttura.

Sviluppo Italia Sicilia, recentemente acquisita dalla Regione Siciliana nell’ambito delle disposizioni della legge finanziaria nazionale del 2007, è l’Agenzia regionale per lo sviluppo economico ed opera a stretto contatto con la Presidenza della Regione Siciliana ed i suoi Dipartimenti per la programmazione e la gestione degli interventi volti a migliorare la competitività del territorio siciliano.

In virtù della collaborazione avviata con l’Università, l’incubatore – che ha esemplari anche a Catania e Termini Imprese – è nato per accogliere imprese specializzate in produzioni hi-tech e spin-off da ricerca provenienti principalmente dall’Ateneo cittadino e nel prossimo futuro, qualora fosse formalizzata la sinergia con l’Università, potrebbe ospitare gli uffici locali di Eurolink, l’Ati formata dalla capogruppo mandataria Impregilo SpA e dai seguenti mandanti: Sacyr Sa (Spagna), Società Italiana per Condotte d’Acqua Spa, Cooperativa Muratori & Cementisti di Ravenna, Ishikawajima-Harima Heavy Industries CO (Giappone), Aci Scpa – Consorzio Stabile. I soggetti incaricati della progettazione sono Cowi As (Danimarca), Buckland & Taylor (Canada), Sund & Bælt As (Danimarca).

Il complesso edilizio all’interno del polo universitario scientifico – che si estende su un’area complessiva di 4.400 mq – è stato finanziato con i fondi resi disponibili dalla legge 208/98 per interventi di promozione, occupazione ed impresa nelle aree depresse e, sino ad oggi, è rimasto inutilizzato.

Al summit della prossima settimana tra Eurolink e Università parteciperà, con tutta probabilità, anche Sviluppo Italia Sicilia, che dovrà concedere l’autorizzazione per l’utilizzo dei locali. Il presidente Vincenzo Paradiso, tra l’altro, ha già preso parte ad uno degli incontri precedenti.

Per conoscere i termini dell’accordo, bisognerà attendere solo qualche giorno.

Danila La Torre

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