Presentato il Report su“L’Economia della Sicilia”: il tasso di disoccupazione è del 14% più elevato rispetto alla media nazionale

Presentato il Report su“L’Economia della Sicilia”: il tasso di disoccupazione è del 14% più elevato rispetto alla media nazionale

Presentato il Report su“L’Economia della Sicilia”: il tasso di disoccupazione è del 14% più elevato rispetto alla media nazionale

lunedì 28 Giugno 2010 - 12:05

Emergono dati preoccupanti, frutto soprattutto della crisi internazionale

Un’analisi precisa e dettagliata della situazione economica della Sicilia che, come il resto della nazione, ha risentito della crisi economica internazionale del 2009. Dati e percentuali chiaramente esposti nel report annuale della Banca d’Italia, “L’economia della Sicilia”, presentato questa mattina nell’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università di Messina.

Ad introdurre l’incontro, il preside della Facoltà, prof. Luigi Ferlazzo Natoli, e il direttore della Banca d’Italia, filiale di Messina, dott. Sergio Attard, mentre il direttore della Banca d’Italia, sede di Palermo, dott. Giuseppe Sopranzetti, ha presentato il lavoro, mostrando che la Sicilia ha subito pesantemente gli effetti della crisi, con un calo in settori come l’industria, l’edilizia, il turismo e soprattutto, l’occupazione, diminuita per il terzo anno consecutivo: il tasso di disoccupazione è del 14%, più elevato rispetto alla media nazionale, così come il tasso di occupazione.

La dott. Magda Bianco, Titolare Divisione Economia e Diritto, Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d’Italia, ha descritto un quadro generale dell’economia italiana e isolana in particolare: l’economia vive un periodo di difficoltà e il Pil è sceso di oltre 6 punti. Due sono gli obiettivi, il riequilibrio dei conti pubblici e la crescita. La dott. Bianco si è poi soffermata sulle problematiche, soprattutto nel Mezzogiorno, di fare impresa, dovute all’eccessiva legislazione, agli oneri burocratici e alla presenza elevata di corruzione nel sistema, aspetto che pone l’Italia prima della Grecia ma dopo gli altri paesi europei.

Il calo del fatturato, degli investimenti e dei prestiti sono gli argomenti affrontati dal dott. Giuseppe Ciaccio e dal dott. Antonio Lo Nardo, della Divisione Analisi e Ricerca Economica Territoriale della Banca d’Italia, sede di Palermo: le industrie e le piccole imprese (con meno di 50 addetti) hanno registrato risultati negativi, inferiori al 2007, ma si attende una ripresa entro la fine del 2012. Negativa anche la domanda e l’offerta del credito bancario: sia le imprese che le famiglie, per quanto riguarda i mutui, hanno ridotto le richieste, mentre le banche si mostrano più rigide alla concessione.

Infine sono intervenuti, il prof. Francesco Vermiglio e il prof. Francesco De Domenico, docenti della Facoltà di Economia.

Vermiglio ha paragonato l’economia regionale a un malato grave, che ha bisogno di una terapia d’urto e di interventi coordinati. I dati presentati nel rapporto sulla Sicilia non sono esaltanti, (calo del Pil, degli investimenti, delle presenze turistiche e dell’occupazione), e dobbiamo essere consapevoli della gravità del momento. La soluzione prospettata dal prof. Vermiglio è quella di fare squadra, interagire e individuare le possibilità di recupero e di rilancio. La relazione, conclude il docente, contiene un passaggio triste: i giovani tra i 15 e i 30 anni non hanno prospettive nel futuro e il compito della politica è proprio quello di progettare il futuro. Sulla politica si è concentrato l’intervento del prof. De Domenico: la classe politica è scollegata dalla realtà, invece, siamo di fronte a una crisi senza precedenti che richiede misure straordinarie.

Correlati in basso gli articoli sul nostro viaggio nella disoccupazione

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007