Secondo il XII rapporto Almalaurea laureati sempre più disoccupati

Secondo il XII rapporto Almalaurea laureati sempre più disoccupati

Secondo il XII rapporto Almalaurea laureati sempre più disoccupati

giovedì 18 Marzo 2010 - 10:30

L’indagine ha coinvolto anche 2833 laureati dell’Università di Messina di primo livello. Il 39% ha già un lavoro. Reddito più basso per le donne

Un quadro decisamente sconfortante quello fornito dal XII rapporto Almalaurea 2010 sulla condizione occupazionale dei laureati italiani. Un campione composto da oltre 120 mila studenti di oltre 49 Atenei italiani tra cui anche l’Università degli studi di Messina. I dati purtroppo parlano chiaro: lievita sensibilmente la disoccupazione rispetto all’anno passato non solo fra i laureati di primo livello (dal 16,5 al 22%) ma anche fra i “dottori specializzati” (dal 14 al 21%). La quota di lavoro stabile si contrae ulteriormente, così come il livello delle retribuzioni. E l’andamento negativo si conferma anche nel medio periodo, a tre e cinque anni dalla laurea.

L’indagine ha coinvolto i 2.833 laureati messinesi di primo livello dell’anno solare 2008, intervistati a un anno dal conseguimento della laurea. Ancora oggi rimane molto complesso stabilire le tendenze del mercato del lavoro basandosi sul collettivo dei laureati: manca, infatti, la possibilità di un’analisi nel medio e lungo periodo perché si tratta di giovani che, nella maggioranza dei casi, continuano gli studi, rimandando al post-specializzazione il vero ingresso nel mondo del lavoro. Osservazione valida anche per i neolaureati di primo livello dell’Ateneo di Messina: il 58% continua la formazione con la laurea specialistica, poco più della media nazionale del 57%.

A Messina il 39% dei laureati ha già un lavoro (la media nazionale è del 46%). Tra gli occupati, il 27% è dedito esclusivamente al lavoro, il 12% coniuga la laurea specialistica con l’occupazione. Dodici laureati di primo livello su cento, non lavorando e non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro (la media nazionale è del 9%). Dati positivi riguardano invece il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) che coinvolge, a un anno dalla laurea, il 44% dei laureati di primo livello di Messina, a fronte di una media nazionale del 42,5%, e il cosiddetto “lavoro atipico” (contratti a tempo determinato, collaborazioni, ecc.) che coinvolge il 42% dei giovani messinesi (media nazionale: 40%). Anche il guadagno si attesta su valori poco più alti della media: a un anno dalla laurea il guadagno è di 1.043 euro contro i 1.020 del complesso dei laureati.

Le donne, come avviene a livello nazionale, risultano penalizzate: guadagnano 954 euro mensili netti contro i 1.185 degli uomini. La ricerca ha inoltre coinvolto i 651 laureati specialistici biennali dell’intero anno solare 2008 dell’Ateneo di Messina. A un anno dalla laurea lavora soltanto il 38%, un valore nettamente inferiore alla media nazionale del 56.7%. Ma c’è anche quasi un quinto dei laureati (18%) che continua la formazione, come a livello nazionale. Chi cerca lavoro è il 44%, contro il 26% del totale laureati. Anche qui i dati positivi interessano il lavoro stabile, che coinvolge il 39% dei laureati di Messina, poco più della media del 38%. “Lavoro atipico” per il 44%, esattamente nella media nazionale. Il guadagno, però, è inferiore: 918 euro mensili netti contro 1.115 del complesso dei laureati specialisitici. Anche in questo caso le donne risultano penalizzate: guadagnano 811 euro mensili netti contro i 1.104 degli uomini.

Il rapporto AlmaLaurea ha preso in esame anche i 1.156 laureati pre-riforma di

Messina del 2004, intervistati a cinque anni dalla laurea. Chi lavora è il 70% (la media nazionale è l’82%), mentre 21 laureati su cento sono disoccupati (la media nazionale è il 10,4%). In formazione risultano 9 laureati di Messina (7,7% nel complesso). La stabilità coinvolge il 64%, un valore inferiore alla media nazionale del 72%. Il lavoro atipico riguarda il 32% contro il 24% del complesso. Il guadagno mensile netto per i laureati di Messina, a cinque anni dal conseguimento del titolo, è di 1.249 euro: a livello nazionale il reddito è il 1.328 euro.

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