Università. Lectio magistralis del luminare e deputato Brotchi: “In politica per aiutare la scienza”

Università. Lectio magistralis del luminare e deputato Brotchi: “In politica per aiutare la scienza”

Università. Lectio magistralis del luminare e deputato Brotchi: “In politica per aiutare la scienza”

venerdì 04 Giugno 2010 - 12:50

Il Policlinico di Messina si avvarrà della sua esperienza per avviare il Centro di neurochirurgia che sarà costituito a breve

Il rettore Francesco Tomasello voleva che ad accogliere il prof. Jacques Brotchi, Past President del WFNS (Federazione Mondiale Società di Neurochirurgia) fossero più rappresentanti possibili del mondo accademico messinese e così è stato. I presidi di tutte le facoltà e i rappresentanti di studenti, ricercatori e dottorandi, questa mattina, hanno gremito l’aula magna dell’Università per ascoltare la Lectio magistralis su “Neurosurgery and Politics” del prof. Brotchi, che oltre ad essere un neurochirurgo di fama internazionale è attualmente Deputato del Parlamento Belga ed è anche stato Senatore.

Il rettore e collega Tomasello ha espresso grande soddisfazione per la presenza di un ospite così prestigioso, che ha espressamente definito “straordinario figlio della cultura europea, un uomo che onora la neurochirurgia sia con la sua incredibile produzione scientifica che con la lungimiranza della sua attività di ricerca”.

Il prof. Brotchi durante la sua lezione ha voluto tracciare le tappe fondamentali della sua carriera di neurochirurgo e di politico, evidenziando i motivi che lo hanno portato ad abbracciare questa nuova sfida, i cui capisaldi sono alcune proposte di legge da lui presentate al Parlamento Belga, tra le quali, l’istituzione di linee guida per l’uso delle cellule staminali, la creazione dell’ordine degli infermieri, la modernizzazione dell’ordine dei medici.

Il motivo principale che lo ha spinto ad entrare in politica è stato quello di voler portare la sua esperienza di medico al servizio della intera comunità belga ed a proposito della sua professione ha dichiarato: “La felicità è quella che leggi negli occhi di un paziente al risveglio dopo un lungo intervento. Il neurochirurgo ha il grande privilegio di vivere questa magica esperienza”.

Il prof. Brotchi si è poi soffermato sulla WFNS, che si occupa di favorire lo sviluppo della cultura neurochirurgica, incoraggiando la ricerca in chirurgia neurologica e nelle scienze annesse, e soprattutto ha lo scopo di promuovere gli standard di cura in tutto il mondo.

Jacques Brotchi, laureatosi nel 1967 in Medicina presso l’Università degli Studi di Liegi, ha completato la sua formazione in Neurochirurgia presso la Clinica Neurochirurgica del professor Bonnal della stessa Università. Dal 1963, il suo profondo interesse per le Scienze Neurologiche lo ha portato a collaborare prima da studente e poi da ricercatore presso il Laboratorio di Neuroanatomia dell’Università di Liegi, dove ha trascorso 19 anni, con il professor Michel Alexandrre Gerebtzoff. Nel 1982 trasferitosi da Liegi a Bruxelles, ha creato il Dipartimento di Neurochirurgia all’Erasme University Hospital. Ha pubblicato più di 400 lavori scientifici, tra cui 147 su riviste internazionali, con particolare attenzione ai meningiomi, tumori del cavo intraspinale e agli approcci chirurgici di lesioni pineali. E’ stato Presidente della Società belga di Neurochirurgia.

Nel 1998, il suo dipartimento si è distinto presso l’OMS ed è stato nominato “ Primo Centro mondiale per la Ricerca e la Formazione in Neurochirurgia ”.

Nel 2000, ha ricevuto uno dei più prestigiosi premi medici belgi “Premio scientifico Joseph Maisin -Scienze Cliniche Biomediche ”.

Il prof. Brotchi è Membro della Reale Accademia di Medicina del Belgio e dell’Accademia Francese di Chirurgia, ed è stato insignito Commandeur de l’Ordre di Leopoldo del Belgio, Chevalier de la Légion D’Onore di Francia, Cavaliere dell’Ordine di Danneborg di Danimarca e Gran Commendatore al Merito Ordine di Spagna.

E’ stato Presidente del gruppo di lavoro in Belgio sui tumori cerebrali. In questa veste, i suoi sforzi sono stati indirizzati all’acquisizione della PET e delle moderne tecnologie nella diagnosi e cura dei tumori cerebrali. La sua esperienza può essere molto importante come contributo e supporto per il Centro che sta nascendo al Policlinico Universitario sotto la guida Tomasello.

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