Università. La prossima settimana si conosceranno i primi dati sull'evasione contributiva. Nel frattempo, le tasse 'lievitano'

Università. La prossima settimana si conosceranno i primi dati sull’evasione contributiva. Nel frattempo, le tasse ‘lievitano’

Università. La prossima settimana si conosceranno i primi dati sull’evasione contributiva. Nel frattempo, le tasse ‘lievitano’

venerdì 25 Giugno 2010 - 08:58

L'Ufficio “Controllo Tasse” sta ultimando la verifica sul primo campione di autocertificazioni. Tomasello: “Garantiremo equità vera”. Intanto, esplode la protesta degli studenti per il preannunciato aumento dei contributi, ma Cardile è in 'silenzio stampa' e non parla.

La lotta all’evasione contributiva, avviata qualche settimana fa dall’Ateneo peloritano, prosegue a buon ritmo. La prossima settimana verranno ufficializzati i dati relativi alla verifica del primo campione di autocertificazioni dei redditi. Si tratta di circa 100 moduli, che l’Ufficio appositamente costituito ha già controllato e provveduto ad inviare all’Agenzia delle Entrate. Intanto, proprio l’Ufficio “Controllo Tasse” ha redatto ed approvato venerdì scorso il “Verbale di controllo”, una sorta di regolamento interno per fissare i criteri di trasparenza nell’analisi degli atti. “Tutti i controlli saranno effettuati nell’ottica di un’equità vera”, ci ha detto al telefono il rettore Francesco Tomasello, che si trova a Roma per impegni istituzionali.

Ma se da una parte l’Università cerca di fare cassa combattendo il fenomeno dell’evasione, dall’altra ha deciso comunque di aumentare i contributi per il prossimo anno accademico. La Commissione Tasse, riunitasi ieri mattina, ha infatti deciso di incrementare ulteriormente il gettito della tassazione studentesca, scatenando la protesta degli studenti.

I primi a scendere in campo sono quelli dell’associazione “Università Eclettica”, che contesta la scelta dell’amministrazione di far lievitare le tasse studentesche di oltre € 2.400.000. Il provvedimento lascia sbigottiti gli studenti per due ordini di motivi. Innanzitutto perchè “già lo scorso anno si era avuto un aggravio complessivo per gli studenti di ben € 1.838.000, che va a sommarsi a quelli degli anni ancora precedenti”; e in secondo luogo perchè la scelta di aumentare le tasse mal si sposa con la “capillare attività di controllo sulle autocertificazioni che produrrà certamente un ingente gettito aggiuntivo. Soltanto tra il 2009 e il 2011 il gettito aggiuntivo incamerato o previsto è di oltre € 4.200.000, senza considerare quanto deriverà dal recupero dell’evasione. Riteniamo inaccettabile l’idea di trasferire automaticamente sulle spalle degli studenti e delle loro famiglie i costi dei tagli ministeriali e degli sprechi del sistema universitario”.

L’associazione universitaria giudica “assurda la volontà di aumentare le tasse senza valutare né conoscere l’ammontare esatto di quanto verrà in queste settimane recuperato sulla base dei circa 20.000 controlli previsti sulle autocertificazioni dei redditi degli studenti”.

Sarebbe interessante – dicono – conoscere quali specifiche esigenze di bilancio rendano necessari questi continui aumenti della tassazione e per quanti anni ancora, e fino a che limite, si intenda procedere su questa linea”. A tal proposito, stamattina abbiamo tentato di avere delucidazioni da parte del direttore amministrativo dell’Ateneo, Pino Cardile, il quale tutte le volte che cerchiamo di avere informazioni su vari argonenti risponde con il solito ritornello: “Sono troppo impegnato e non ho tempo per parlare con i giornalisti. Rivolgetevi all’Ufficio Stampa dell’Università . Il perchè dell’aumento delle tasse, dunque, è destinato a rimanere un mistero. Concetto che contrasta nettamente con quello della trasparenza tanto professata dai vertici accademici.

Intanto, l’associazione “Università Eclettica” fa sapere che si rivolgerà al Presidente della Regione Raffaele Lombardo, “per evidenziare la gravissima situazione del diritto allo studio nel nostro Ateneo, che vede: un elevatissimo numero di idonei non assegnatari delle borse di studio, che risultano pertanto assolutamente insufficienti; uno scarsissimo numero di alloggi disponibili per i fuorisede, in quanto, su tre Case dello Studente esistenti soltanto una è effettivamente operativa; la chiusura o l’indisponibilità permanente degli spazi di aggregazione e degli internet point dell’Ersu.

Gli studenti sottolineano come “come la persistente indisponibilità delle Case dello Studente di via Cesare Battisti e dell’Annunziata (quest’ultima in ristrutturazione dal 1998) incida significativamente sull’incremento esponenziale dei costi degli alloggi affittati dagli studenti, che ormai hanno raggiunto livelli insostenibili”.

La nostra associazione– concludono- considera l’Università il principale fattore di promozione sociale e uno dei prioritari elementi di sviluppo del nostro territorio, pertanto, garantire condizioni di accesso sostenibili al sistema, rappresenta un dovere per l’intera comunità accademica e non certo una concessione”.

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