Il costo complessivo della ristrutturazione ammonta a 23 milioni di euro: si attingerà dai fondi Fas 2007-2013
A guardare le diapositive proiettate per illustrare nel concreto il progetto esecutivo di ristrutturazione, la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali diventerà una struttura moderna, efficiente e sicura. Ed è proprio questo l’obiettivo che si prefigge il rettore Francesco Tomasello, che mira a far diventare il polo di Papardo un campus universitario in pieno stile statunitense, con annessa residenza, mensa, laboratori di ricerca e laboratori didattici, strumentazioni tecnolgiche all’avanguardia e servizi di ogni genere.
Il progetto di ristrutturazione degli edifici della Facoltà di Scienze rigurderà nello specifico la ristrutturazione dell’edificio principale, dell’edificio polifunzionale e dell’edificio intedipartimentale, tutti ubicati in contrada Papardo.
Con gli interventi che verranno messi in atto, l’Università si prefigge alcuni obiettivi precisi: la sicurezza ed il benessere degli occupanti; l’adeguamento normativo degli impianti ed il miglioramento della qualità dei servizi posti a supporto della didattica della ricerca.
Il costo complessivo del progetto definitivo ammonta a 23 milioni di euro, che sranno recuperati grazie alla risorse del Programma attuativo regionale Fas 2007-2013.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto, che si è tenuta nell’aula del Senato accademico, Tomasello si è soffermato a parlare anche di altri temi scottanti per l’Ateneo peloitano. Innazitutto, dell’accordo con Eurolink, previsto per mercoledì scorso e saltato all’ultimo momento a causa della defezione improvvisa del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Altero Matteoli.
-Le critiche preconcette – ha dichiarato- ci fanno sorridere. Solo chi non vuol capire, non intuisce l’importanza di usufruire dell’incubatore d’impese come sede strategica per il trasferimento tecnologico e la ricerca scientifica-.
Altra questione di stretta attualità, affrontata questa mattina da Tomasello è quella di ricercatori, con una distinzione – seppur non espicitata- tra quelli che l’Ateneo sta tentando in ogni modo di mandare a casa per sopraggiunti limiti contributivi e quelli di cui essere orgogliosi per la loro elevata produttività scientifica. Ed è proprio a questi che il rettore fa riferimento nel suo intervento.
-L’intera comunità accademica – ha sottolineato – deveve essere orgogliosa dei risultati scientifici ottenuti dai nostri ricercatori-.
(foto Sturiale)
