La difesa del prorettore Scribano: "Il malaffare non è un sistema all'Università di Messina"

La difesa del prorettore Scribano: “Il malaffare non è un sistema all’Università di Messina”

Redazione

La difesa del prorettore Scribano: “Il malaffare non è un sistema all’Università di Messina”

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martedì 01 Ottobre 2013 - 16:23

Il prorettore dell'Università di Messina, Emanuele Scribano interviene il giorno dopo gli arresti dei due docenti e respinge le generalizzazioni avanzate da più parti: "Il malaffare esiste come dappertutto ma non è un sistema all'interno dell'Università di Messina. Stiamo facendo tanto in direzione della legalità".

Truccare un concorso all’Università è un fatto gravissimo ma sostenere che questa sia la normalità a Messina è inaccettabile ed offensivo. E’ indignato il pro rettore vicario, professor Emanuele Scribano, il giorno dopo gli arresti della Guardia di Finanza per il concorso pilotato alla facoltà di Medicina. Ben vengano, in sostanza, le inchieste della magistratura purchè non venga infangato il nome dell’Ateneo che sta compiendo uno sforzo enorme in favore della legalità: “Subito dopo gli arresti –spiega il professor Scribano- l’Ateneo ha avuto una reazione determinata, ha voluto dare un segnale forte. Consiglio d’Amministrazione e Senato Accademico si sono riuniti congiuntamente perché abbiamo subito avvertito posizioni e commenti ingenerosi. Sostenere che l’Università possa fare di un sistema delittuoso il suo modello è una cosa che respingiamo con forza. Ritengo che in qualunque ambiente, università o ente pubblico in cui si effettuino dei concorsi possano accadere certe cose. Però generalizzare è profondamente ingiusto. Del resto la nuova gestione dell’Ateneo ha messo in atto una serie di provvedimenti per mettere a disposizione di studenti, professori, tecnici trasparenza e legalità”. E su questo punto il professor Scribano si sofferma elencando le iniziative del nuovo corso dell’Università targato Pietro Navarra, il rettore eletto nel maggio scorso: “In questi due mesi abbiamo assunto alcuni accorgimenti come l’assegnazione di concorsi solo ai settori meritevoli scientificamente. Le nuove regole sugli assegni di ricerca e sull’assegnazione di ricercatori sono segnali che vanno nella direzione della trasparenza così come i nuovi criteri per la formazione delle commissioni. Stiamo facendo molto per dare segnali importanti sia all’esterno che all’interno dell’Università ecco perché ritengo ingiusto parlare di modello sistematico quando si tratta di sistemi delittuosi”.

11 commenti

  1. conferma quanto già noto: l’Università di Messina (per dirla figamente:Unime) è una vergogna nazionale.
    Una volta la facevano da padrone le raccomandazioni adesso è il malaffare.
    Almeno abbiate l’intelligenza di fare silenzio.
    Basti per tutto un Rettore (e consorte) pluri processato e condannato che ha avuto il coraggio di proporsi per il prolungamento dell’incarico, trovando ampia conferma dai suoi compagni.

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  2. No, è un sistema vigente in tutti i gangli delle istituzioni di questa povera città

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  3. Non solo a Messina,ma in tutti gli atenei d’Italia,soprattutto nella Facoltà di Medicina,ma non esclusivamente,le parentele più strette si possono evidenziare e documentare con una semplice certificazione anagrafica : lo stato di famiglia. Chi parla di casualità ,di omonimie o meriti racconta favolette difficilmente credibili. Il fil rouge dell’anagrafe lega quasi sempre i detentori delle posizioni apicali del mondo accademico del Bel Paese.

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  4. Veramente non è che la storia renda giustizia al prorettore…basti pensare all’ultimo servizio delle IENE…caualità?

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  5. Harder, faster, better….

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  6. MessineseIncallito 2 Ottobre 2013 07:35

    RIPETO IL MESSAGGIO DI IERI:
    TACETE, FATE PIU’ FIGURA!!!
    BASTA FARE UNA SEMPLICE RICERCA TRA LE NOTIZIE DI QUESTO SITO PER RENDERSI CONTO DI COSA SIA DIVENTATA IN QUESTI ANNI L’UNIVERSITA’ DI MESSINA.

    QUINDI IMPEGNATEVI DI PIU’ A FAR SI’CHE NON SI RIPETANO QUESTI EPISODI (NON SINGOLARI E NON SPORADICI) E POI FATE UN BILANCIO DI QUANTO RISOLTO E NON PERDETE TEMPO A FARE DICHIARAZIONI CHE SONO SOLO LESIVE NEI VOSTRI CONFRONTI

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  7. Ma con quale coraggio si fanno queste affermazioni, invece di tacere …………… a fronte di incheste sia della magistratura che della televisione (mi pare che ci fu un servizio delle iene sulla parentopoli di messina)

    http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/375224/trincia-parentopoli-universitaria.html

    , non avete fatto niente di niente, perchè invece non ci fate vedere quanti parenti sono impiegati ……….. vorrei sapere quali ricerche sono in atto e chi le fa, quante borse di studio sono state date e a chi…….ma perfavore

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  8. Sono decenni che l’Ateneo Messinese sforna geni della medicina, della giurisprudenza ecc purtroppo tali geni non trovano spazio nella nostra terra (tranne in rarissimi casi) e sono costretti ad andare via dove vengono riconosciute le professionalità e non il ceppo familiare o “l’associazione” di appartenenza.
    Andate a chiedere a QUALSIASI iscritto in Medicina quanto sia difficile superare le materie dei primi 3 anni se non sei figlio di nessuno e come fioccano i 30 e lode per figli di professori (medici) ai quali viene chiesto un argomento a piacere (spesso neanche preparato) o addirittura tutto fuorchè un argomento inerente alla materia in esame; ci rendiamo conto? quelli saranno i futuri medici, quelli dovranno curarci, quelli ci uccideranno!!! Non passa un anno (da 20 anni almeno) che non vi siano ricorsi vinti al Tar per gli esami di ammissione a Medicina a Veterinaria ecc.

    Qualcuno si è mai chiesto come mai sono sempre gli stessi cognomi che si passano lo scettro di professore di cattedra o di primario nelle varie facoltà? Qualcuno si è mai chiesto come è finito xxxx a veterinaria? Guardacaso eriste una prof.ssa xxxx e guardacaso ha la sua stessa specializzazione al Policlinico!!! Vogliamo nasconderci dietro un dito? ok, facciamolo dicendo che lo scandalo è una novità; vogliamo dire la verità? Questo è un evento CICLICO che si protrae da decenni e MAI nessuno è stato punito perchè la massoneria e la lobby medica comanda sopra la magistratura!!!
    Vediamo come va a finire, ho fiduci nei magistrati, ma qui, più si scava e più ne escono, la sanità a Messina è per 3/4 figlia del clientelismo e della politica (tutto a scapito del malato).
    In tutto questo l’ordine dei medici ed il ministro della sanità si voltano dall’altro lato… pietà e “amaru a cu ci capita” nelle mani di questa gente!!!

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  9. LA SICILIA ( MESSINA ), COSI’ COME IN TUTTO IL RESTO D’ITALIA LE ISTITUZIONI SONO MARCE FINO AL MIDOLLO…. PER CAMBIARE QUESTO PAESE DI M….AFIOSI, CI VORREBBE UNA RIVOLUZIONE DEL “POPOLO ONESTO ” …MA MI RENDO CONTO CHE LE PECORE NON SI SONO MAI RIBELLATE AL PADRONE…HANNO SEMPRE DATO ” LANA E LATTE ” …

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  10. BRAVO…noto con piacere ,che il popolo messinese ha capito come funziona il sistema universitario a Messina in particolare….mio figlio( LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE ) ha fatto i test ,per poter entrare in fisioterapia…a Messina le graduatorie sono uscite dopo soli 2 giorni…un suo amico in quel di Catanzaro ,ha dovuto attendere piu’ di 10 giorni per conoscere l’esito finale( gli iscritti erano come numero inferiori a quel di Messina)….. la differenza non sta solo in questo tra i due ATENEI, sta anche nel prezzo della tassa per l’iscrizione per potervi partecipare, a Messina 90 euro, a Catanzaro poco piu’ di 50 euro. A Catanzaro il suo amico ,laureato con un punteggio inferiore a mio figlio ce l’ha fatta ad entrare,mio figlio a Messina no..

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  11. Come non darti ragione, è brutto da ammettere ma è così!
    La brava gente è costretta a sottomettersi perchè non c’è giustizia ed i livelli di clientelismo e corruzione sono alle stelle “grazie” al mantenimento dello stato di povertà del meridione imposto dalla politica nazionale e dalle politiche locali (se rendi il popolo povero sarà il popolo stesso a seguirti come un cane morto di fame quando gli fai vedere un tozzo di pane!).

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