Si pensa al dopo Lombardo, ma tre mesi costeranno 10 milioni

Si pensa al dopo Lombardo, ma tre mesi costeranno 10 milioni

Rosaria Brancato

Si pensa al dopo Lombardo, ma tre mesi costeranno 10 milioni

mercoledì 01 Agosto 2012 - 16:00

A meno di 24 ore dalle dimissioni del governatore c'è un nuovo candidato che si aggiunge ai nomi dei giorni scorsi: Innocenzo Leontini, capogruppo del Pdl all'Ars. L'Udc riunirà la direzione regionale venerdì per decidere il da farsi. "E' l'ora di cambiare", commenta l'Idv. Intanto i tre mesi prima delle elezioni costeranno alle casse siciliane 10 milioni di euro per le indennità a deputati e assessori.

Archiviata con lo slogan “Sicilia libera” da parte di tutti gli ex alleati l’era Lombardo, adesso è campagna elettorale. Per tre mesi la giunta regionale si potrà riunire solo per l’ordinaria amministrazione mentre l’Ars solo per i casi straordinari. Tre mesi che ci costeranno la bellezza di 10 milioni di euro perché comunque le indennità continueranno ad essere percepite.
E mentre chi è partito prima (Fava e Crocetta) continua la sua corsa, oggi pomeriggio a schierarsi ai nastri di partenza per la poltrona Presidenziale è il capogruppo del Pdl all’Ars Innocenzo Leontini, che ha annunciato in conferenza stampa (insieme al Pid Rudy Maira) la sua candidatura, per bruciare altri sul tempo e mettere sassi sulla strada ad un’altra candidatura, quella di Miccichè col Grande Sud.
“E’ stata una triste legislatura che, ad un certo punto, si è fondata sulla sostituzione della maggioranza stabilita dagli elettori con una maggioranza parlamentare di segno diverso, con ruolo fondamentale del Pd: una truffa per la politica; una truffa aggravata per i siciliani che hanno subito danno economico- ha commentato ieri a caldo lo stesso Leontini insieme agli altri Pdl- tra bilanci falsi, finanziarie impugnate, debiti, fondi europei perduti, enti locali in agonia, nomine, occupazione selvaggia del potere, si certifica un fallimento”.
L’Udc riunirà la direzione regionale venerdì ed oggi a Roma si è tenuto un incontro tra la deputazione nazionale e regionale del partito alla presenza di Casini e Cesa. “L’azione limpida e coerente dell’Udc ha prodotto il risultato auspicato delle dimissioni del Governo Lombardo che, finalmente, restituiscono la parola agli elettori siciliani- si legge nel documento conclusivo- La Regione è in una fase di emergenza economica, finanziaria e sociale che impone ai partiti uno sforzo collettivo e una maggiore responsabilità. L’Udc si appresta ad avviare un confronto programmatico con le forze sociali e presenterà liste aperte alla società civile per consolidare il rinnovamento e l’ampliamento del partito già avviato in occasione delle ultime elezioni amministrative a partire dal Comune di Palermo”.
E se ieri proprio D’Alia ha posto l’accento sulle troppe ombre del governo Lombardo rispetto alle luci anche il segretario provinciale dell’Idv Antonino Alessi fa riferimento a questo aspetto della stagione amministrativa appena conclusa:
“La Sicilia è stata finalmente liberata da uno dei periodi più bui della propria storia politica e da un clientelismo sfrenato, senza parlare delle nomine senza controllo cui abbiamo assistito. Quello che adesso conta è rimuovere definitivamente questa immoralità dalle nostre istituzioni e dare alla Sicilia il governo che merita, responsabilità alla quale siamo chiamati tutti. La Sicilia ha sempre avuto le risorse e le capacità per risollevarsi e riuscirà a farlo anche stavolta”.

Partendo dall’analisi della politica regionale ed estendendola a quella che, sin da subito, sarà inevitabilmente quella locale, il segretario cittadino dell’Idv Salvatore Mammola invita a far tesoro dell’esperienza delle amministrative di Palermo “E’ quello il punto di partenza per un nuovo percorso politico che senza fare a meno dei partiti, li richiami a scelte di rigorosa coerenza e abbracci liste civiche, movimenti , associazioni, realtà sociali e produttive e singole personalità che, al di la’ delle appartenenze, possano rappresentare una vera novità rispetto al passato”.
E’ a tutti questi soggetti che l’Idv guarda a tutti i livelli, sia per le regionali che in vista delle successive tornate elettorali.
“La stagione appena conclusa- spiega- è stata caratterizzata da sperperi, clientele e da una politica malata e lontana dalla dimensione etica. Abbiamo assistito al susseguirsi di governi sgangherati, privi di credibilità morale e politica, culturalmente e politicamente inadeguati. Oggi abbiamo la possibilità di iniziare una nuova stagione lontana da quei personaggi che hanno occupato le istituzioni di governo della regione, soffocandola con un sistema clientelare fondato sul potere e sulla cultura dell’appartenenza”
Rosaria Brancato

Un commento

  1. antonio campanella 2 Agosto 2012 07:29

    Giocano ancora , convinti che resteranno a galla. Saranno mandati a casa tutti, indegni figli di una Sicilia tradita, di uno Statuto usato come paravento per fare i loro porci comodi!Ladri del futuro dei nostri figli!

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