Lo Presti e Sturniolo: "La giunta Accorinti ha venduto ai messinesi la Fontana di Trevi"

Lo Presti e Sturniolo: “La giunta Accorinti ha venduto ai messinesi la Fontana di Trevi”

Rosaria Brancato

Lo Presti e Sturniolo: “La giunta Accorinti ha venduto ai messinesi la Fontana di Trevi”

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mercoledì 07 Gennaio 2015 - 14:42

"Accorinti sarà assolto per non aver compreso il fatto ma Signorino sa bene di non dire la verità". Attraverso un'analisi dei documenti contabili, i consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo affondano il colpo sull'amministrazione che "ha venduto per la seconda volta la Fontana di Trevi ai messinesi". E su Conti Nibali...

“I messinesi si sono visti vendere per la seconda volta la Fontana di Trevi. La prima volta con il sindaco Genovese e la seconda con Accorinti sindaco…..”

Parole e musica di Nina Lo Presti che insieme al collega Gino Sturniolo hanno acceso i riflettori su quelle piccole fontane di Trevi che in riva allo Stretto sono state spacciate ai messinesi per oro colato. Il riferimento è ai documenti contabili, ma il giudizio su quella giunta che i due consiglieri, ex Cambiamo Messina dal basso, danno dell’amministrazione che hanno contribuito a fare eleggere su ben altri presupposti è durissimo. “Noi siamo qui questa mattina non per parlare della nomina di Conti Nibali assessore-spiegano- ma per ristabilire la verità sui fatti”.

In piena bufera per la nomina (al momento della conferenza stampa ancora Conti Nibali non aveva rinunciato) le dichiarazioni non sono mancate ma a far saltare sulla sedia i due consiglieri sono state le dichiarazioni entusiaste di Accorinti e Signorino su quel bilancio previsionale 2014 approvato poco prima della mezzanotte del 31 e presentato alla città come l’inizio di una raccolta di risultati quando in realtà è appunto un documento contabile che fa riferimento alle previsioni di spesa del 2014. Signorino peraltro si è anche lasciato andare alle consuete bacchettate nei confronti di un Consiglio comunale che dal suo punto di vista non è abbastanza “solerte” a votare senza battere ciglio tutto quello che l’amministrazione porta in Aula. “Se noi consiglieri siamo Alice nel Paese delle meraviglie questa è la giunta di Pinocchio”, ribadiscono Sturniolo e Lo Presti che proprio sui conti hanno acceso quei riflettori che invece la “maggioranza bulgara trasversale” dell’Aula preferisce non accendere.

“Per noi non c’è differenza tra Elio Conti Nibali e Guido Signorino, questa giunta è ormai un monocolore e l’ultima nomina ha un valore simbolico- spiega Gino Sturniolo- Il primo atto politico che ha fatto Accorinti, subito dopo la sua elezione è stato scaricare il gruppo consiliare di Cambiamo Messina dal basso, adesso con la nomina di Nibali si è chiuso il cerchio. Renato dovrebbe abbandonare due espressioni: Cambiamo Messina dal basso e partecipazione. Il modello politico che sta portando avanti è accentratore. E’ un’involuzione rispetto al sistema dei partiti, con una logica fortemente anti-democratica”.

Sturniolo si è poi soffermato sui conti ed in particolare sulle dichiarazioni di Signorino a proposito dei 60-70 milioni del fondo di rotazione e destinati a Messina sottolineando come queste somme finiranno in tasca solo ai creditori dell’amministrazione (che in gran parte non risiedono in città) “senza riattivare così il circuito di sviluppo. I cittadini invece pagheranno le conseguenze di questo fondo attraverso l’aumento di tasse e tributi”.

Sugli strumenti contabili, compreso l’ormai noto piano di riequilibrio è Nina Lo Presti a sparare a zero punto per punto, replicando parola per parola a quanto dichiarato dal vicesindaco a proposito delle “doti taumaturghe” di questi bilanci.

Se Accorinti sarà sempre assolto per non aver compreso il fatto- taglia corto la Lo Presti- altrettanto non possiamo dire per Signorino che invece sa bene di non aver detto la verità. Nessuno ha il diritto di mentire e noi qui oggi vogliamo ristabilire la verità”.

Frase per frase Nina Lo Presti smonta le dichiarazioni di inizio anno sin da quel “giro di boa annunciato da Signorino che il Devoto Oli spiega che oltre il quale si torna indietro per ricominciare e questo un po’ ci inquieta. Il vicesindaco ci accusa di essere Alice nel paese delle meraviglie ma di fronte al vilipendio della verità dobbiamo ricordare che 4 dei 5 documenti contabili che questa giunta sbandiera d’aver approvato sono obbligatori, pena il commissariamento, ed il quinto è il piano di riequilibrio, frutto di una scelta politica. Il pluriennale, peraltro, al momento in cui è stato presentato al Ministero ci ha visto in condizioni tali da non avere i requisiti perché venisse accettato. Signorino parla poi di indebitamento storico, eppure di questo indebitamento non c’è traccia nei documenti contabili portati in Aula dal momento che viene tolto”. In sostanza l’indebitamento degli anni scorsi (al quale si deve aggiungere quello di questa amministrazione che supera 1 milione e 700 mila euro) non viene riportato nei documenti contabili portati in Consiglio, ma spostato nel Pluriennale. “Fino a quando il Consiglio non approverà i consuntivi Atm e delle altre partecipate le perdite di esercizio non possono essere attribuite al Comune e se aggiungiamo che non sono stati votati i contratti di servizio appare persino blasfemo non ritenere illegittima la loro inclusione nel piano decennale di riequilibrio”. I due consiglieri entrando nel dettaglio dei conti fanno capire come forse Alice è chi ha approvato quelle delibere e non chi ha chiesto di vederci chiaro. L’analisi passa poi al Patto di stabilità, alle indennità strapagate a dirigenti nonostante molti dipartimenti siano stati la causa di debiti fuori bilancio, fino a quanto accaduto a fine anno. “Per il consuntivo 2013 appaiono due rendiconti: nel primo si ha un avanzo di 6 milioni di euro, nel secondo, con un numero di protocollo successivo, con un disavanzo di 2 milioni di euro, fatto questo che non può non sottolinearsi”. E’ quindi alla luce delle dichiarazioni trionfali del sindaco e del vicesindaco sui bilanci che Sturniolo e Lo Presti avvertono i rischi di “una vendita della Fontana di Trevi”, perché lo sviluppo non è affatto legato a questi atti e non dimentichiamo che il piano di riequilibrio non sappiamo ancora che fine farà.

“Quel che più preoccupa- commenta amaramente Sturniolo- è che dopo questa esperienza amministrativa ci sarà il deserto per le associazioni ed i movimenti perché la sinistra non avrà più altre possibilità dopo quest’esperienza. Io spero che Accorinti rinsavisca al più presto altrimenti non ci sono speranze per il futuro”.

Rosaria Brancato

24 commenti

  1. “Se Accorinti sarà sempre assolto per non aver compreso il fatto altrettanto non possiamo dire per Signorino che invece sa bene di non aver detto la verità. Nessuno ha il diritto di mentire” .Ve ne siete accorti ora che lo scalzo non “comprende”.voi che lo conoscevate prima avete sulla coscenza la sorte di questa città oramai allo sbando ed in mano a quattro radical chic

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  2. “Se Accorinti sarà sempre assolto per non aver compreso il fatto altrettanto non possiamo dire per Signorino che invece sa bene di non aver detto la verità. Nessuno ha il diritto di mentire” .Ve ne siete accorti ora che lo scalzo non “comprende”.voi che lo conoscevate prima avete sulla coscenza la sorte di questa città oramai allo sbando ed in mano a quattro radical chic

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  3. Nicolò D'Agostino 7 Gennaio 2015 20:30

    In una riunione spiegai, suscitando polemiche, che chi ha vinto le elezioni a sindaco é stato Renato Accorinti e non la lista. La lista é stata di sostegno.
    Andiamo ai numeri.
    La lista prese al primo turno circa 10.000 voti e Renato ne prese 20.000. Nella lista c’erano circa 40 candidati, per circa 250 voti per candidato. Chi ne ha presi di più é diventato consigliere comunale.
    Per cui, Lo Presti e Sturniolo hanno preso, più o meno, 250 voti l’uno.
    Renato al ballottaggio, col disimpegno di alcuni, prese più di 30.000 voti e diventò Sindaco dei Messinesi.
    Dimenticavo, nella lista Renato raccolse quasi 1.000 voti.
    A questo punto mi domando, con quale autorità politica la Lo Presti e lo Sturniolo parlano? I 250 voti circa? Silenzio

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  4. Nicolò D'Agostino 7 Gennaio 2015 20:30

    In una riunione spiegai, suscitando polemiche, che chi ha vinto le elezioni a sindaco é stato Renato Accorinti e non la lista. La lista é stata di sostegno.
    Andiamo ai numeri.
    La lista prese al primo turno circa 10.000 voti e Renato ne prese 20.000. Nella lista c’erano circa 40 candidati, per circa 250 voti per candidato. Chi ne ha presi di più é diventato consigliere comunale.
    Per cui, Lo Presti e Sturniolo hanno preso, più o meno, 250 voti l’uno.
    Renato al ballottaggio, col disimpegno di alcuni, prese più di 30.000 voti e diventò Sindaco dei Messinesi.
    Dimenticavo, nella lista Renato raccolse quasi 1.000 voti.
    A questo punto mi domando, con quale autorità politica la Lo Presti e lo Sturniolo parlano? I 250 voti circa? Silenzio

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  5. È il suo secondo post di oggi e mi permetta di dirle che lei ha la visione più chiara in assoluto secondo me.
    Essenziale e cristallina.

    Salvatore

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  6. È il suo secondo post di oggi e mi permetta di dirle che lei ha la visione più chiara in assoluto secondo me.
    Essenziale e cristallina.

    Salvatore

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  7. Ha ragione… può parlare solo il tibetno scalzo che ha preso 30000 voti. Io, che non ho preso voti perchè non mi sono candidato, non posso parlare, solo inchinarmi di fronte alle scelte di una persona come il tibetano scalzo… mister 30000 voti.
    Quindi, non commentiamo più!

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  8. Ha ragione… può parlare solo il tibetno scalzo che ha preso 30000 voti. Io, che non ho preso voti perchè non mi sono candidato, non posso parlare, solo inchinarmi di fronte alle scelte di una persona come il tibetano scalzo… mister 30000 voti.
    Quindi, non commentiamo più!

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  9. sturniolo e lo presti per chi hanno votato nel 2013?

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  10. sturniolo e lo presti per chi hanno votato nel 2013?

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  11. Nicolò D'Agostino 8 Gennaio 2015 08:37

    la Loro è semplicemente una posizione personale e non politica. Politica è portare le proprie istanze sul tavolo sociale per averle riconosciute. Loro sapevano che la lista era di un movimento apolitico per sostenere Renato che è “un uomo qualunque” con la Sua storia di lotte. Per cui, tutta questa sceneggiata napoletana sulla Fontana di Trevi è ridicola. la cosa che dissi ad un amico l’indomani dell’elezione di Renato era che le prossime vittime della città sarebbero stati quei consiglieri comunali che non avrebbero avuto capacità di proposta politica. Affari e spartizioni, di carcassa, non ce ne sono più.

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  12. Nicolò D'Agostino 8 Gennaio 2015 08:37

    la Loro è semplicemente una posizione personale e non politica. Politica è portare le proprie istanze sul tavolo sociale per averle riconosciute. Loro sapevano che la lista era di un movimento apolitico per sostenere Renato che è “un uomo qualunque” con la Sua storia di lotte. Per cui, tutta questa sceneggiata napoletana sulla Fontana di Trevi è ridicola. la cosa che dissi ad un amico l’indomani dell’elezione di Renato era che le prossime vittime della città sarebbero stati quei consiglieri comunali che non avrebbero avuto capacità di proposta politica. Affari e spartizioni, di carcassa, non ce ne sono più.

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  13. Il signor D’Agostino ignora evidente emette che in questo paese esiste la libertà di espressione, dovrebbe ricordarselo considerato anche quello che è successo ieri a Parigi. Peraltro il suo ragionamento mi ricorda tanto quello che facevano Berlusconi e i suoi famigli: ho preso i voti decido io. Abbiamo visto dove ha portato l’Italia. I consiglieri Lo Presti e Sturniolo fanno soltanto il loro lavoro, e bene, nel denunciare numeri alla mano le manchevolezze di questa amministrazione. Un ultima cosa prendendo per assurdo per buono il suo ragionamento i due consiglieri da soli hanno preso 1.000 voti circa, al primo turno il candidato del PD non è passato per 90 voti. Taccia lei piuttosto

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  14. Il signor D’Agostino ignora evidente emette che in questo paese esiste la libertà di espressione, dovrebbe ricordarselo considerato anche quello che è successo ieri a Parigi. Peraltro il suo ragionamento mi ricorda tanto quello che facevano Berlusconi e i suoi famigli: ho preso i voti decido io. Abbiamo visto dove ha portato l’Italia. I consiglieri Lo Presti e Sturniolo fanno soltanto il loro lavoro, e bene, nel denunciare numeri alla mano le manchevolezze di questa amministrazione. Un ultima cosa prendendo per assurdo per buono il suo ragionamento i due consiglieri da soli hanno preso 1.000 voti circa, al primo turno il candidato del PD non è passato per 90 voti. Taccia lei piuttosto

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  15. Nicolò D'Agostino 8 Gennaio 2015 12:39

    Sig.Lanza,nelle questioni politiche ci sono metodi e meriti.Io non dico che non possono parlare,metto in discussione metodo e merito.Metodo: hanno accusato Accorinti di truffatore,la vendita della Fontana di Trevi fu una truffa,bella ma sempre truffa.Merito: ma questi di cosa parlano???Sono consiglieri comunali eletti nella lista di Accorinti:si dimettano,se non condividono il Suo operato.Oppure diano giustificazioni politiche sul merito politico della Loro iniziativa.Il ruolo di un consigliere comunale è di proposta e di vigilanza.Facciano le Loro proposte in Consiglio Comunale, se sono valide saranno accettate.Nel loro compito di Vigilanza,se rilevano irregolarità facciano denunce alla magistratura.La Loro è poesia,ci vuole la PROSA.

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  16. Nicolò D'Agostino 8 Gennaio 2015 12:39

    Sig.Lanza,nelle questioni politiche ci sono metodi e meriti.Io non dico che non possono parlare,metto in discussione metodo e merito.Metodo: hanno accusato Accorinti di truffatore,la vendita della Fontana di Trevi fu una truffa,bella ma sempre truffa.Merito: ma questi di cosa parlano???Sono consiglieri comunali eletti nella lista di Accorinti:si dimettano,se non condividono il Suo operato.Oppure diano giustificazioni politiche sul merito politico della Loro iniziativa.Il ruolo di un consigliere comunale è di proposta e di vigilanza.Facciano le Loro proposte in Consiglio Comunale, se sono valide saranno accettate.Nel loro compito di Vigilanza,se rilevano irregolarità facciano denunce alla magistratura.La Loro è poesia,ci vuole la PROSA.

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  17. Nicolò D'Agostino 8 Gennaio 2015 15:49

    La Politica è l’arte del possibile e dell’impossibile… ed è necessaria sensibilità sociale. Ho conosciuto grandi politici con cultura e senza cultura, li accumunava l’Amore, anche se imperfetto, per la gente. Ma la gente non è più la stessa. Una volta la povertà si coniugava con la saggezza, adesso la falsa ricchezza si coniuga con l’arroganza sociale. Machiavelli diceva che “Il benessere porta all’ozio, l’ozio porta al vizio” il vizio consuma le risorse e la gente si imbastardisce… si guardi intorno. Ma fin che c’è vita c’è speranza e nessuna ideologia ha dato risposte serie: rivoluzioni e contro-rivoluzione. La Politica non è roba da “ultrà”, è roba per sportivi. Quando gli ultrà prevalgono sono dolori per tutti.

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  18. Nicolò D'Agostino 8 Gennaio 2015 15:49

    La Politica è l’arte del possibile e dell’impossibile… ed è necessaria sensibilità sociale. Ho conosciuto grandi politici con cultura e senza cultura, li accumunava l’Amore, anche se imperfetto, per la gente. Ma la gente non è più la stessa. Una volta la povertà si coniugava con la saggezza, adesso la falsa ricchezza si coniuga con l’arroganza sociale. Machiavelli diceva che “Il benessere porta all’ozio, l’ozio porta al vizio” il vizio consuma le risorse e la gente si imbastardisce… si guardi intorno. Ma fin che c’è vita c’è speranza e nessuna ideologia ha dato risposte serie: rivoluzioni e contro-rivoluzione. La Politica non è roba da “ultrà”, è roba per sportivi. Quando gli ultrà prevalgono sono dolori per tutti.

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  19. Caro Massimo, concordo con te su tutta la linea. Pensare che solo un voto di protesta, come quello in favore di accorinti è stato, autorizzi qualcuno a togliere o limitare il diritto di critica nei confronti del tibetano, è comportamento da talebano!
    Ma sappiamo benissimo che chi vuole tappare la bocca agli altri, lo fa perché è troppo contento della… poltrona sulla quale siede (o della prebenda alla quale non vuole rinunciare….)

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  20. Caro Massimo, concordo con te su tutta la linea. Pensare che solo un voto di protesta, come quello in favore di accorinti è stato, autorizzi qualcuno a togliere o limitare il diritto di critica nei confronti del tibetano, è comportamento da talebano!
    Ma sappiamo benissimo che chi vuole tappare la bocca agli altri, lo fa perché è troppo contento della… poltrona sulla quale siede (o della prebenda alla quale non vuole rinunciare….)

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  21. Nicolò D'Agostino 8 Gennaio 2015 18:07

    Chi ascolta, deve prendere atto del pulpito e del predicatore.Il pulpito è che se i due fossero stati candidati in altre liste non sarebbero stati eletti per i voti che hanno preso(in due, dicevano, hanno preso quasi 1.000 voti,in altre liste uno con 900 rimaneva fuori).Hanno abbandonato il pulpito(la lista) perché non condividevano le scelte(potevano anche dimettersi se volevano).Il “predicatore” devono esercitarlo nel Loro ruolo di consiglieri, ripeto con proposte e vigilanza. La Sua sig. Lanza è violenza verbale: io non ho detto che non dovevano parlare ma di essere coerenti, non nego il diritto alla parola, il “SILENZIO” è quello del pudore.Lei invece mi ha detto di tacere. Molto probabilmente è un Loro amico,io sono amico dei messinesi

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  22. Nicolò D'Agostino 8 Gennaio 2015 18:07

    Chi ascolta, deve prendere atto del pulpito e del predicatore.Il pulpito è che se i due fossero stati candidati in altre liste non sarebbero stati eletti per i voti che hanno preso(in due, dicevano, hanno preso quasi 1.000 voti,in altre liste uno con 900 rimaneva fuori).Hanno abbandonato il pulpito(la lista) perché non condividevano le scelte(potevano anche dimettersi se volevano).Il “predicatore” devono esercitarlo nel Loro ruolo di consiglieri, ripeto con proposte e vigilanza. La Sua sig. Lanza è violenza verbale: io non ho detto che non dovevano parlare ma di essere coerenti, non nego il diritto alla parola, il “SILENZIO” è quello del pudore.Lei invece mi ha detto di tacere. Molto probabilmente è un Loro amico,io sono amico dei messinesi

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  23. Fu con lei se non sbaglio che ebbi da ridire circa il registro delle unioni civili a Messina, ma forse ricordo male.
    Io favorevole lei decisamente no.
    Esclusa quella circostanza posso dire di trovarmi in perfetta sintonia con il suo modo di pensare.
    Leggo sempre volentieri i suoi interventi, sempre puntuali e dettagliati.
    Finché c’è vita c’è speranza, ed allora speriamo.

    Cordialmente

    Salvatore

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  24. Fu con lei se non sbaglio che ebbi da ridire circa il registro delle unioni civili a Messina, ma forse ricordo male.
    Io favorevole lei decisamente no.
    Esclusa quella circostanza posso dire di trovarmi in perfetta sintonia con il suo modo di pensare.
    Leggo sempre volentieri i suoi interventi, sempre puntuali e dettagliati.
    Finché c’è vita c’è speranza, ed allora speriamo.

    Cordialmente

    Salvatore

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