Primarie Pd Milazzo: ultimo atto. Pino:"Dal giudice per evitare primarie taroccate"

Primarie Pd Milazzo: ultimo atto. Pino:”Dal giudice per evitare primarie taroccate”

Serena Sframeli

Primarie Pd Milazzo: ultimo atto. Pino:”Dal giudice per evitare primarie taroccate”

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giovedì 12 Marzo 2015 - 14:12

Dopo la decisione ufficiale di Presti, Formica e De Pasquale di annullare le primarie, il sindaco Pino decide di intervenire per ribadire che il suo intervento non ha fatto saltare le primarie. Sui social invece il candidato Presti parla del problema politico che ha portato a tutto ciò.

Queste primarie del Partito Democratico mai svolte continueranno a far parlare.

La lotta tra Pino, tesserato Pd deciso a partecipare alle primarie, e Formica, Presti e De Pasquale, parte del Pd contrario alla partecipazione di Pino alle primarie, ha sicuramente fatto una vittima: la possibilità di scelta per i cittadini. E così tutto annullato, seggi chiusi e tanta, tanta confusione tra gli elettori. Cosa succederà ora? Sarà certo difficile trovare un equilibrio all’interno del Pd; si è provato per mesi ma le due fazioni, i “genovesiani” e i “panarelliani” non sono mai riusciti a trovare un accordo, e sarà sicuramente difficile trovarlo ora.

Ci prepariamo quindi ad assistere ad una campagna elettorale molto interessante, dove non mancheranno certo gli scontri e le liste, destinate ad aumentare.

Proprio sull’annullamento delle Primarie, il Primo Cittadino Pino ha deciso di intervenire, mettendo le sue carte in tavola.

Ho improntato– afferma Pino- da sempre la mia azione nel rispetto della legalità contrastando con ogni mezzo situazioni contrarie. Mi dispiace che la mia presenza sia diventata oggi di disturbo mentre non lo era quando negli anni appena trascorsi il Pd ha chiesto il mio personale supporto in campagna elettorale. In quei casi ero del partito ora, invece, per logiche legate solo all’esercizio del potere, per alcuni sono divenuto inadeguato; per quegli stessi che hanno gioito per il risultato del Pd a Milazzo in occasione delle ultime elezioni regionali e nazionali in cui c’è stato il mio personale contributo. E a dirlo sono i numeri. Non ho portato contrariamente a quanto sostenuto nella conferenza stampa dai tre candidati la politica in tribunale, ma ho voluto tutelare un mio diritto a fronte di decisioni arbitrarie frutto esclusivamente di rancore personale. Sono un iscritto al Pd, sono il sindaco in carica e quindi ho diritto a partecipare alle Primarie”.

Come si è ben capito, “il partito democratico ha diverse anime, ma a nessuno è consentito fare selezioni preventive. Il mio intervento non ha fatto saltare le primarie, ha impedito invece che fossero primarie farsa o taroccate per quegli elettori che si sarebbero recati alle urne ad esprimere il loro voto”.

Ma chiariamo meglio la vicenda che ha portato a tutto ciò: Il ricorso di Pino alla Commissione Regionale di Garanzia del PD, fatto per poter partecipare alle primarie, è stato discusso proprio nei giorni a ridosso delle primarie. I membri della Commissione si sono richiamati all’articolo 18 dello statuto del Pd, votando all’unanimità la riammissione di Pino alle Primarie, nonostante il segretario regionale Raciti era intervenuto ribadendo l’impossibilità di Pino di partecipare, parlando anzi di tentativi di destabilizzazione da parte dello stesso Sindaco. Pino ha poi tentato la strada del ricorso alla magistratura; da qui la scelta di annullare le primarie del PD milazzese.

Anche uno dei candidati alle ex primarie, Salvo Presti, era ieri intervenuto con una lettera indirizzata al Pd, chiedendo maggiore chiarezza sulla situazione.

Siamo in un momento di schizofrenia del partito – ha affermato ieri Presti durante la conferenza stampa – e la decisione della Commissione Regionale di Garanzia, che ha votato all'unanimità per la riammissione di Pino, richiamandosi all'articolo 18 dello statuto del PD, è in contrasto con la linea politica dettata dal segretario regionale Fausto Raciti. C'è bisogno di una voce univoca, altrimenti getteremo nella confusione i nostri elettori”.

Ribadisco– ha scritto oggi Presti sui social- che davanti a regole e criteri, certi e uguali per tutti, sono e sarei sempre disponibile a concorrere. Il problema non sono le Primarie. Il problema è squisitamente politico. Per me, anzi, per tutti noi, non è di poco conto la conflittualità espressa tra la Commissione regionale di Garanzia e la Segreteria Regionale del Pd. Osservazioni chiaramente di poco conto per gli altri due concorrenti: io invece non ci sto. Anzi, mi stupisce che un dirigente del partito come Giovanni Formica, nel contesto della conferenza di ieri incentrata sul tema Primarie, abbia colto l’occasione per annunciare fulmineamente, senza attendere risposte ufficiali alla mia richiesta che avrebbero giovato a tutti, la sua corsa a Sindaco, sempre comunque e in ogni caso, sfilandosi frettolosamente da sotto la bandiera del Partito Democratico”.

Gli altri due candidati Pd hanno linee diverse: De Pasquale si era dichiarato pronto a mettersi a disposizione del partito rispettandone le scelte, mentre Formica ha annunciato la sua volontà di rimanere in corsa per le amministrative, pronto a sfidare l’uscente Pino in queste elezioni.

E così, se per un attimo chiudiamo gli occhi e ci lasciamo andare sognando l’aria di primavera, in un atmosfera di serenità e pacatezza con il sottofondo musicale dei cinguettii degli uccelli, al nostro risveglio sentiamo già i megafoni che annunciano i tanti comizi nelle piazze, le tante promesse urlate, vediamo i manifesti pieni di volti con un sorriso forzato e torniamo alla realtà: Milazzo è pronta a vivere una stagione elettorale molto rovente.

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