Milazzo, inizia il countdown: chi sarà il futuro sindaco?

Milazzo, inizia il countdown: chi sarà il futuro sindaco?

Serena Sframeli

Milazzo, inizia il countdown: chi sarà il futuro sindaco?

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venerdì 12 Giugno 2015 - 07:12

Ultime ore di questa lunga campagna elettorale: martedì Milazzo si sveglierà con un nuovo sindaco e con un nuovo consiglio. Oggi gli ultimi comizi.

In principio furono tanti i nomi che echeggiavano su social e giornali: tanti nomi per una sola poltrona.

A maggio i candidati divennero ufficialmente sei, e furono presentate ben 15 liste a supporto. Si va alle votazioni, e sono l’uscente sindaco Pino e l’avvocato Giovanni Formica i nomi venuti fuori per la sfida del ballottaggio, che vedrà i cittadini tornare alle urne domenica 14 e lunedì 15. Dopo mesi sapremo chi guiderà la città per i prossimi cinque anni e chi saranno i consiglieri che animeranno il consiglio spodestato dalla questione dissesto.

L’unica certezza è che sarà il Partito democratico ad avere la meglio: entrambi i candidati sono bandiera Pd, anche se il partito, dopo innumerevoli corsi e ricorsi sulle primarie annullate e sul tesseramento virtuale, ha consegnato il simbolo e riconosciuto il proprio candidato in Formica.

Ma passiamo ai due sfidanti.

Pino si è presentato con il supporto di ben tre liste, confermando nella rosa degli assessori l’attuale giunta. Nel prossimo consiglio Pino ha già tre consiglieri: Franco Russo, eletto nella lista Città attiva, e Lydia Russo e Pippo Midili, della lista Milazzo Futura. Nel suo programma, sintetizzato nel motto “Una città che cresce”, Pino punta ad un’amministrazione efficiente, economica e trasparente, ad un uso dinamico ma sostenibile del territorio, ad una città sicura e solidale, alla valorizzazione delle risorse ed eccellenze, ad una città giovane, colta ed accogliente. Pino ha già ricoperto la carica di sindaco dal 1995 al 2000, ed è tornato sulla poltrona più importante di Milazzo il 16 giugno del 2010, battendo Lorenzo Italiano al ballottaggio: 52,04% contro 47,96%. Giovanni Formica ha avuto il supporto di quattro liste ed ha già ottenuto ben otto consiglieri: Giovanni Di Bella, Stefania Quattrocchi, e Valentina Cocuzza per la lista I democratici, Antonio De Gaetano e Carmen Marina per DEm Onda libera, Piera Trimboli e Damiano Maisano per i Pdr e Nino Italiano per Ora Milazzo. Per quanto riguarda gli assessori, Formica ha nominato Carmelo Torre, Salvatore Presti, Ciccio Italiano e Piera Trimboli, già designati in prima battuta; si aggiungono poi Giovanni Di Bella, appartenente alla lista “I Democratici” e candidato più votato, e Damiano Maisano, lista Pdr. L'equilibrio tra Pd e Dr viene quindi mantenuto, consentendo anche lo slittamento degli eletti in consiglio comunale in caso di vittoria al ballottaggio. Formica si definisce un appassionato di politica anche se non ha mai ricoperto ruoli elettivi; nel suo programma la parola semplice ruota intorno a dei punti fondamentali: prima gli ultimi, rispettare le regole, decidere insieme, salute e ambiente, aiutare le imprese, città pulita, cultura, politiche giovanili, sport e tempo libero, pianificazione urbanistica e tutela del territorio.

I candidati sindaco rimasti fuori, una volta metabolizzato ed analizzato il proprio risultato, hanno deciso che strada precorrere in vista della chiamata alle urne: Marano è contro la politica del Pd, che definisce il partito degli industriali e petrolieri, e per questo motivo ha deciso, unitamente alla sua coalizione, di non recarsi alle urne. Lorenzo Italiano non si riconosce in nessuno dei due schieramenti per una lontananza programmatica, trovando difficoltà quindi nello schierarsi. Pino Ragusi, candidato con il supporto della lista “Noi con Salvini” alla fine ha scelto di appoggiare “il meno peggio”: appoggerà quindi Carmelo Pino, a patto che si impegni a valutare con serietà la realizzazione dell’aeroporto del Mela e a parlare più concretamente di turismo. Carmelo Formica parla di una posizione super partes in quanto non si riconosce nelle scelte strategiche politiche dei due candidati. Delle liste a suo sostegno, il Psi ha scelto di non schierarsi, l'Udc sostiene il sindaco uscente Pino, mentre " Fai partire il cambiamento” mantiene una posizione coerente al progetto del cambiamento, non schierandosi.

Le 37 sezioni sono quindi pronte a tornare ad animarsi: le sezioni della periferia avevano incoronato Formica mentre Pino aveva avuto la meglio in quelle del centro. Non è certo facile fare previsioni, né tantomeno parlare di risultati certi dopo il primo turno: le alleanze, ufficializzate e non, e l’astensionismo sicuramente faranno da padroni visto che già nel primo turno si è registrato un calo di votanti rispetto alle votazioni del 2010.

Ancora un po’ di pazienza, l’attesa sta per finire: lunedì pomeriggio Milazzo avrà il suo sindaco.

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