L'assessore Bartolotta: "Non condivido la linea del Pd ma sono un uomo di partito"

L’assessore Bartolotta: “Non condivido la linea del Pd ma sono un uomo di partito”

Rosaria Brancato

L’assessore Bartolotta: “Non condivido la linea del Pd ma sono un uomo di partito”

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giovedì 26 Settembre 2013 - 16:59

Dopo il diktat del Pd gli assessori Bartolotta e Bianchi sono pronti alle dimissioni dalla giunta Crocetta. "Sia chiaro, non condivido la posizione del Pd, ma sono un uomo di partito, di tutto il partito- spiega Bartolotta- A Lupo vorrei chiedere se si sia confrontato con la base e se, da reggente del Pd messinese, si sia chiesto se ci sarà un messinese nella prossima giunta. Una crisi così repentina, a chi giova.....?"

L’amarezza c’è tutta. Per la tempistica, per i modi, per il metodo, per le conseguenze per Messina. L’amarezza c’è, ma c’è anche la consapevolezza di essere un uomo di partito e di dover, in quanto tale, fare e accettare delle scelte. Per l’assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture Nino Bartolotta con ogni probabilità quella di oggi potrebbe essere l’ultima seduta di giunta. Per lui e per l’assessore al bilancio Luca Bianchi, con motivazioni diverse, ma con analoghe conclusioni.

Dopo il diktat della direzione regionale del Pd ai 4 assessori della giunta Crocetta, “o vi dimettete o lasciate il partito”, sia Bartolotta che Bianchi hanno deciso di riflettere e di chiedere chiarimenti al partito stesso, ma con il passare delle ore le dimissioni sembrano la scelta più probabile. Bianchi venerdì terrà una conferenza stampa per fare un bilancio di questi mesi in giunta.

L’assessore Bartolotta a caldo aveva ribadito il massimo rispetto sia nei confronti del segretario regionale Lupo che del governatore Crocetta e proprio per questo, nonostante la tempesta in corso, è stato presente in giunta, per confrontarsi con un presidente che, per la verità, a lungo non lo ha “gradito” fino in fondo e sarebbe stato pronto a sacrificarlo per colpire Francantonio Genovese.

Ma non nasconde l’amarezza l’assessore, sia per la tempistica scelta dal partito, sia per i modi adottati nei confronti degli assessori, che per i metodi decisionali, che avrebbero potuto essere diversi e più allargati. Alla fine, al di là delle parole, è di poltrone che il Pd parla nel diktat. Solo di poltrone da cambiare.

“Ieri ho parlato con Lupo- dichiara Bartolotta – Ho confermato le mie valutazioni sulla non condivisione della decisione presa dal PD siciliano. Il partito in cui io mi riconosco e in cui credo non avrebbe aperto mai una crisi di tale portata, senza avere almeno posto la questione in assemblea regionale. Non avrebbe mai aperto una crisi così profonda a soli 10 mesi dall'insediamento del governo e alla vigilia di importanti scadenze per la Sicilia, dichiarando addirittura l’ "inadeguatezza degli assessori che il partito stesso ha designato!”

Quel termine “inadeguatezza” proprio non gli va giù, non a lui che sul fronte infrastrutture e trasporti ha trascorso gli ultimi mesi a cercare e reperire risorse a seguire iter di finanziamenti lentissimi, a sbloccare fondi congelati. Magari non avrà annunciato, alla Crocetta “la realizzazione dell’aeroporto a Messina”, ma per la città ha seguito passo per passo diverse vicende, sbloccando soldi e provvedimenti, portando il Presidente a Messina il 31 dicembre per le somme per il dissesto, a giugno per la via Don Blasco e impegnando la giunta su risanamento, svincoli, autostrade, via del Mare, Ferrovie, continuità territoriale. Per una città che negli ultimi anni dalla Regione ha visto arrivare solo commissari e parole avere un esponente in giunta che segue le istanze è fondamentale. Non avrà il pallino degli annunci ma non ci sta, dopo mesi di concretezza a passare per “l’inadeguato di turno”, soprattutto alla luce del fatto che il vero obiettivo del Pd è semplicemente quello di cambiare le caselle e sacrificare qualcuno sull’altare del rimpasto.

“Ho invitato Lupo a riaprire il dialogo con Crocetta, penso ci siano i margini per una ricomposizione, ma mi ha confermato che la decisione rimane quella deliberata in Direzione- continua Bartolotta- Oggi saro' pure io in giunta a dare il mio modesto contributo! Certamente mi confronterò con Crocetta ribadendo quanto ho detto martedì sulla mia decisione. Sia chiaro, pero', che pur non condividendo assolutamente la linea che il partito ha dato, pur essendo considerato espressione di una sola corrente, io mi ritengo un uomo del PD e come tale ho rispetto del mio partito, ma di tutto il partito e non solo di una parte di esso!! “

L’assessore quindi parla da “ex” e lo fa da uomo di partito, nonostante le decisioni prese lunedì pomeriggio non lo convincano. Aprire uno scontro così forte con Crocetta alla vigila della stagione congressuale ed alla vigilia del bilancio e delle altre riforme rischia di essere per il Pd un boomerang. C’è poi un altro aspetto, che è quello più “messinese”, perché il segretario regionale Giuseppe Lupo oltre ad essere, nonostante le smentite, in pole position per una poltrona in giunta è anche, da luglio reggente di un Pd messinese in frantumi. E da luglio, nonostante le richieste, non ha mosso foglia in riva allo Stretto, né ha dato seguito a nessuno degli impegni presi, neanche convocare l’Assemblea cittadina.

“Mi chiedo, a prescindere dalla posizione personale, se il nostro segretario Lupo prima di sancire la rottura con Crocetta, si sia consultato con i tanti che pur riconoscendosi e votando per il PD, soprattutto in Provincia di Messina, rappresentano quel popolo delle "formiche" (poco visibili in ordine sparso ma un esercito se omogeneo) che non condivide questa linea e che, se dovesse continuare questo costante scollamento con la base, ben presto spazzerà via dal partito chi rimane arroccato sulle sue posizioni, non apre al confronto, al graduale rinnovamento!!”.

Posizione simile, a livello regionale, la stanno prendendo i renziani invitando le parti ad un diverso modo di affrontare il confronto. A livello locale poi un Pd debole giova, e tanto, ad altre realtà siciliane.

“ Mi chiedo- conclude Bartolotta- se da reggente del PD in Provincia di Messina Lupo si sia chiesto, per quanto possa valere se ci sara' più la possibilità per il partito di esprimere un messinese nella Giunta di Governo e …..infine, a chi realmente serve una crisi cosi' immediata invece di un confronto che possa aprire ad un chiarimento e al rilancio dell'azione di governo. Auspico che Epifani intervenga a mettere ordine in questo difficile momento per il PD siciliano, invitando il segretario Lupo e il governatore Crocetta per un incontro chiarificatore”.

In realtà Epifani ha glissato sull’incontro col Presidente, ma questo fine settimana sarà determinante per comprendere l’esito di una rottura che al momento sembra vedere i vertici nazionali appoggiare la linea del Pd siciliano.

Per Crocetta, qualora i due assessori dovessero decidere per le dimissioni, si porrà un problema ben più serio. O cede al Pd, cambiando i nomi, o cerca nuovi alleati, come ha fatto Lombardo nella seconda parte del mandato. Oppure continuare, “in splendida solitudine” con appoggi esterni di volta in volta. Non sarà facile, con il Congresso alle porte e con la situazione politica nazionale che sembra precipitare.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. che schifo di paese !!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Che lezione a tutti coloro che pur militando nelle file del PD accettano le determinazioni del partito pur criticandole! Lo stesso noi del PD non possiamo dire le stesse cose per QUERO e RUSSO che non condividendo le scelte del PD messinese hanno appoggiato Accorinti Sindaco boicottando l’elezione di Calabrò! Loro si possono chiamare UOMINI DI PARTITO? GIAMMAI!!!!!!!!!!!!

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  3. Ma quanto è DEMOCRATICO questo Partito Democratico!

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