Verso la Vara, all'Arcivescovado la mostra di Caterina Fogliani

Verso la Vara, all’Arcivescovado la mostra di Caterina Fogliani

Redazione

Verso la Vara, all’Arcivescovado la mostra di Caterina Fogliani

martedì 13 Agosto 2024 - 18:30

In mostra i lavori scultorei ispirati alle figure tanto amate dai messinesi e le celebrazioni del Ferragosto

Salernitana di nascita ma con radici messinesi, l’artista Chiara Fogliani dedica alla Vara e i Giganti la sua ultima mostra, visitabile ai chiostri dell’Arcivescovado fino al 15 agosto.

I chiostri ospitano la prima mostra scultorea a tema della Fogliani già dallo scorso 8 agosto, quando a tagliare il nastro è stato l’assessore comunale alla Cultura, il professore Enzo Caruso.

Mata e Grifone

Chiara Fogliani è nipote del celebre inventore del cinema sonoro, il messinese Giovanni Rappazzo, e propone alla città la collezione delle sue opere realizzate con una tecnica tra realismo e fiaba, genere che ben dialoga con la leggenda dei giganti. Mata e Grifone sono rappresentati da Fogliani nelle principali scene della vita lussuriosa, sanguinaria di Grifone e della pietas religiosa di Mata, antitesi che diventano ideale connubio, secondo la leggenda messinese, grazie al potere dell’amore spirituale, con la conversione di Grifone al cattolicesimo, ed erotico – carnale con l’innamoramento del moro per Mata.

L’Assunta

Al ciclo dei giganti fanno seguito le riproduzioni della macchina votiva della Vara dell’Assunta, miniature realizzate in diverse scale. L’artista ha accentuato l’ascesa al cielo dell’Assunta in un tripudio di angeli coloratissimi e bellissimi attorno a un sole dorato che contraddistingue il carro votivo di cinquecentesca costruzione.

La pittura di Tamburello

Accompagna la collezione il quadro realizzato dal professore Francesco Tamburello, nella cui pittura la Vara viene reinterpretata come una pianta da cui angeli spiccano il volo attorno all’Assunta sorretta dal Cristo, la cui posa richiama quella dei putti dell’Assunzione di Guido Reni, ove un sole dechirichiano illumina la piazza del Duomo in cui la Cattedrale è contrapposta al palazzinare costante della città, ove i Giganti vengono raffigurati come maschere teatrali poggiate sopra i loro rispettivi cavalli che diventano, nella composizione, due sculture a dondolo per il gioco del ferragosto locale, il tutto con un vago richiamo all’arte di Marc Chagall.

La mostra

Ad introdurre la mostra, insieme all’assessore Caruso e il professor Tamburello, c’erano anche l’organizzatrice Nuccia di Gennaro, la presidente di ACISJF Terre Solidali Messina Anna Maria Tarantino, che ha ricordato l’attività dell’associazione nei confronti delle donne in difficoltà del territorio. Ha preso la parola anche il parroco della chiesa di San Camillo, Padre Hubert Goudjinou, seguito dall’intermezzo musicale di Padre Giovanni Lombardo.

La mostra Vara e Giganti di Caterina Fogliani rimane aperta dalle 18.30 alle 20 fino al 14 agosto, mentre il 15, durante la processione della Vara, sarà fruibile dalle 18.30 alle 22.30, sempre con ingresso gratuito.

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